Rock Master 2023: la storia si ripete, Janja Garnbret e Adam Ondra i super-climbers!
Sportivi, arrampicatori, cittadini di Arco, persone di ogni età con l’arrampicata sportiva nel cuore, aspettano un anno intero questa giornata con grande entusiasmo. È la magia del Rock Master, la competizione tra climbers di altissimo livello più longeva al mondo che ha festeggiato ieri la Special Edition al Climbing Stadium di Arco.
Adam Ondra (CZE) e Janja Garnbret (SLO) al top ieri sera, in tutti i sensi: il ceco Ondra ha eguagliato le vittorie dello spagnolo Ramòn Julien Puigblanque all’epico Rock Master, ben 7 Trofei, mentre a Janja Garnbret piace vincere ad Arco e lo fa ancora una volta in compagnia della leggenda Ondra, come nel 2016 e nel 2018. Entrambi sono stati i più veloci in qualifica: la voglia di festeggiare di nuovo assieme al colorato pubblico era tanta.
La ‘danza’, estremamente veloce, tra prese e moschettonaggi sulla parete a strapiombo ha entusiasmato oltre quattromila spettatori presenti che per la prima volta hanno varcato i cancelli della casa dello sport gratuitamente. Le qualifiche hanno appassionato e l’atmosfera si è accesa sempre di più con l’avvicinarsi della finale. L’azzurro Michael ‘Misha’ Piccolruaz era a un passo dalla finale. Piccolo revival nella semifinale assieme all’amico di sempre e compagno di allenamenti Jakob Schubert, ma quest’ultimo ha dimostrato di essere imbattibile staccando così il pass per la finale. L’altoatesino ‘Misha’ si è giocato la finalina con l’americano Jesse Grupper, Misha voleva salire a tutti i costi sul podio e quando ha raggiunto il top per primo si è calato mostrando un enorme sorriso. Tricolore dunque sul podio. Finale ad alta tensione: da una parte lo scalatore numero uno al mondo, Adam Ondra, dall’altra la medaglia di bronzo olimpica Jakob Schubert. È partito forte l’austriaco, ma si sa Adam, che raccoglie risultati importanti sia sulle pareti artificiali sia sulla roccia, è un ‘diesel’ e ha incrementato il ritmo nella parte centrale, un po’ come era successo nella semifinale. Entrambi hanno spinto forte, il tifo del pubblico ha esaltato, e alla fine ha vinto l’unico e inimitabile Adam Ondra con un tempo da ‘urlo’ di 1.01.134 sotto gli occhi della moglie e del figlio Hugo. L’altro azzurro, Stefano Ghisolfi, è stato ‘bloccato’ dal combattivo Schubert, finendo poi sesto in classifica.
L’aspetto umano è fondamentale nel mondo del climbing e al Rock Master si percepiscono il grande rispetto e la stima tra atleti. Non si ‘gioca’ l’uno contro l’altro, ma contro la parete e il tempo, perché nel Duello Lead anche pochi centesimi possono fare la differenza.
Quest’anno non è riuscita a staccare il pass per la finale la forte austriaca Jessica Pilz, la quale ha lottato per il terzo e quarto posto con il coltello fra i denti contro l’altrettanto forte e determinata Hanna Meul (GER). Prova potente da parte della Pilz che si aggiudica così un prezioso bronzo. Il momento clou è arrivato con la sorprendente finale tra la figlia d’arte Brooke Raboutou e la pluri campionessa Janja Garnbret, con all’attivo 40 vittorie in Coppa del Mondo. Janja sulla parete è solida, fluida, ma Brooke è un’esplosione di forza e ci ha creduto fino alla fine. Ha rischiato di eguagliare papà Didier, che ha vinto il Rock Master nel 1989, e mamma Robyn Erbesfield che lo ha vinto nel 1994. Però l’oro è finito al collo della ‘one and only’ Janja Garnbret.
La Special Edition è stata resa speciale anche dagli eventi pre-gara, come il racconto in compagnia del giornalista RAI Emilio Casalini, il quale è salito sul palco assieme alle leggende del passato Yuji Hirayama e Angela Eiter, e quelle di oggi Janja Garnbret, Adam Ondra e Stefano Ghisolfi. Poi c’è stato un altro leggendario momento: la consegna dei premi Arco Rock Legends ai giornalisti Emilio Casalini e Gianfranco Benincasa.
Spenti i riflettori sull’imponente parete Lead, si sono accese le luci sul palco per la band locale Jambow Jane. Atleti riuniti con il pubblico, bella musica dal vivo e qualche brindisi. Rock Master ha superato ancora una volta ogni aspettativa. Significative le parole di Stefano Tamburini, presidente del comitato organizzatore: “Questa Special Edition direi che è stata eccezionale, sia dal punto di vista spettacolare con la vittoria dei due più forti atleti del momento, ma soprattutto è stata un’edizione che ha visto nuovamente il pubblico delle grandi occasioni, l’affluenza è stata veramente notevole, siamo intorno alle 4000 persone, un bel numero, ci ha fatto piacere vedere tanta gente assistere a questo evento che ormai ha caratterizzato la storia dell’arrampicata e della città di Arco”.
Lunedì partono ufficialmente i lavori al Climbing Stadium, appuntamento all’anno prossimo con la nuova parete Boulder!
Sabato 2 settembre alle ore 17:20 su RAI Sport il riassunto della gara, domenica 3 settembre ore 07:20 la replica.
Duello Lead – maschile
1 Adam Ondra CZE; 2 Jakob Schubert AUT; 3 Michael Piccolruaz ITA; 4 Jesse Grupper USA; 5 Stefan Scherz AUT; 6 Stefano Ghisolfi ITA; 7 Taisei Homma JPN; 8 Toby Roberts GBR
Duello Lead - femminile
1 Janja Garnbret SLO; 2 Brooke Raboutou USA; 3 Jessica Pilz AUT; 4 Hanna Meul GER; 5 Laura Rogora ITA; 6 Vita Lukan SLO; 7 Camilla Moroni ITA; 8 Natsuki Tanii JPN
ALBO D'ORO
1987 Lynn Hill (USA) – Stefan Glowacz (GER)
1988 Lynn Hill (USA) – Patrick Edlinger (FRA), Stefan Glowacz (GER)
1989 Lynn Hill (USA) – Didier Raboutou (FRA)
1990 Lynn Hill (USA) – François Legrand (FRA)
1991 Isabelle Patissier (FRA) – Yuji Hirayama (JPN)
1992 Lynn Hill (USA) – Stefan Glowacz (GER)
1993 Susi Good (SUI) – Elie Chevieux (SUI)
1994 Robyn Erbesfield (USA) – François Legrand (FRA)
1995 Laurence Guyon (USA) – François Lombard (FRA)
1996 Katie Brown (USA) – François Lombard (FRA)
1997 Katie Brown (USA) – François Legrand (FRA)
1998 Liv Sansoz (FRA) – François Legrand (FRA)
1999 Muriel Sarkany (BEL) – Eugeny Ovtchinnikov (RUS)
2000 Muriel Sarkany (BEL) – Eugeny Ovtchinnikov (RUS)
2001 Muriel Sarkany (BEL), Martina Cufar (SLO) – Christian Bindhammer (GER), Tomas Mrazek (CZ), Yuji Hirayama (JPN)
2002 Sandrine Levet (FRA) – Alexandre Chabot (FRA)
2003 Angela Eiter (AUT) – Alexandre Chabot (FRA)
2004 Angela Eiter (AUT) – Alexandre Chabot (FRA)
2005 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2006 Sandrine Levet (FRA) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2007 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2008 Johanna Ernst (AUT) – Patxi Usobiaga (ESP)
2009 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2010 Kim Jain (JPN) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2011 Chereshneva Yana (RUS) – Adam Ondra (CZE)
2012 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2013 Mina Markovič (SLO) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2014 Magdalena Röck (AUT) – Sachi Amma (JPN)
2015 Hélène Janicot (FRA) – Adam Ondra (CZE)
2016 Janja Garnbret (SLO) – Adam Ondra (CZE)
2017 Julia Chanourdie (FRA) – Adam Ondra (CZE)
2018 Janja Garnbret (SLO) – Adam Ondra (CZE)
2019 Mia Krampl (SLO) – Jakob Schubert (AUT)
2021 Vita Lukan (SLO), Jessica Pilz (AUT) - Adam Ondra (CZE)
2022 Seo Chaehyun (KOR) e Jessica Pilz (AUT) - Jakob Schubert (AUT)
2023 Janja Garnbret (SLO) - Adam Ondra (CZE)
Info: www.rockmasterfestival.com
ATLETI ROCK MASTER 2023
Janja Garnbret - Slovenia
Vita Lukan - Slovenia
Hannah Meul - Germania
Camilla Moroni - Italia
Jessica Pilz - Austria
Brooke Raboutou - USA
Laura Rogora - Italia
Natsuki Tanii - Giappone
Stefano Ghisolfi - Italia
Jesse Grupper - USA
Taisei Homma - Giappone
Adam Ondra - Rep. Ceca
Michael Piccolruaz - Italia
Toby Roberts - Gran Bretagna
Stefan Scherz - Austria
Jakob Schubert - Austria