Inizia con molte speranze che s’incrociano nell’aria la seconda giornata del Rock Master. Quelle di Patxi Usobiaga che, dopo la splendida prova a-vista di ieri, vede la possibilità di strappare finalmente la sua prima vittoria ad Arco. E quelle di Johanna Ernst, la 15enne austriaca che nella prima giornata ha stupito il Climbing Stadium con un top da favola. Ma, appunto, per ora sono solo speranze. Perché alle loro spalle premono Ramon Julian Puigblanque, a caccia del suo 4° oro ad Arco, e Maja Vidmar che di quell’oro finora ha solo sentito l’odore. Insomma, anche questa volta nulla è scontato: al Rock Master solo una grande gara ti dà la vittoria. Senza contare poi che per tradizione la finale sulla via lavorata è sempre un terno al lotto.
Anche perché a scontrarsi con i propositi di gloria dei duellanti di questa finale ci sono anche i sogni di tutti gli altri. A partire da quelli di Angela Eiter: la regina di 4 Rock Master è solo al 5° posto della classifica provvisoria, e si può essere certi che farà di tutto per entrare almeno nel podio. Come farà di tutto Tomas Mrazek per far dimenticare quel maledetto moschettonaggio sbagliato di ieri che gli è costato moltissimo, se non la gara intera. E poi tutti, nessuno escluso, lotteranno con tutte le loro forze per salire più in alto possibile. Insomma non mancheranno le emozioni, comprese quelle regalate da un immenso pubblico, caldo e competente, disposto a tutto pur di vedere qualcuno salire fino al top. Perché al Rock Master questa è la regola: per tutti ci sono applausi, perché qui tutti sono dei campioni.
Così vengono applaudite Manuela Valsecchi, Jenny Lavarda, Christine Schranze Barbara Bacher che, in successione e con fortuna crescente, cercano di superare la prima parte della via, senza però trovare lo sprint verso l’alto. Una corsa, invece, trovata splendidamente da Mina Markovic che inarrestabile si appende all’estetico spigolo del tetto e poi va su, e ancora più su, fino alla catena. Beh, se la slovena voleva riscattarsi dalla prova di ieri l’ha fatto alla grandissima! Applausi meritatissimi per lei. Come non bastasse, subito dopo anche Angela Eiter mette in atto un’altra rivincita. Fa fatica, lotta, sbaglia anche, ma non molla mai e va al top. Si merita tutta la gratitudine e anche i baci che qualcuno le manda dal pubblico: Angela sa sempre dare spettacolo!
Dopo i fuochi di artificio ora si prepara il gran finale. Il tempo di vedere Yana Chereshneva conquistare la prima parte di parete, e poi la bella prova Olga Shalagina che sale fino al tetto per difendere il suo terzo posto provvisorio, ed è giunto il momento della verità. Per prima parte la Vidmar. Lei ormai sa cosa è successo: dall’isolamento ha sentito i boati del pubblico che annunciavano i due top di Mina e Angela e sa anche che l’unico risultato per scavalcare la Ernst passa solo per la cima della via. Ed è proprio lì che con estrema sicurezza arriva tra l’esplosione degli applausi del pubblico.
Ora tutto è nelle mani della giovanissima Ernst che non si lascia pregare per mostrare di che pasta è fatta. Una bella pasta tosta e dura a giudicare da come è riuscita a raddrizzare quelle incertezze che già all’inizio potevano costarle la vittoria. Resiste e non si dà per vinta la giovanissima campionessa austriaca neanche all’uscita verso il top dove è in evidente grande difficoltà: lotta e si aggrappa a tutto ma sta su, e finalmente fa sua la catena. Il pubblico le tributa un boato di liberazione, quello destinato ai guerrieri! A 15 anni vincere il Rock Master con il top su entrambe le vie è un impresa da grandissima! Sì, l’arrampicata femminile ha una nuova “padrona”.
Il tempo di scorrere la classifica femminile che, alle spalle della Ernst, vede Vidmar al 2° posto, Eiter e Markovic terze pari merito, e poi Shalagina al 5°, Chereshneva al 6°, Bacher e Schranz al 7°, Lavarda al 9° e Valsecchi al 10°, ed è già tempo della partenza della gara maschile.
Inizia i giochi Klemen Becan che sembra rinfrancato rispetto a ieri e va molto alto, quasi ad affrontare il grande tetto a onda. Poi è la volta di Thomas Tauporn che però proprio non è in giornata e cade molto basso. Intanto s’è capito che anche in questa seconda via occorrerà dosare bene le forze e non sbagliare nulla. Proprio quello che cerca di fare Luca Zardini riuscendoci da par suo: scala bene il Canon finché, proprio nella giravolta per entrare nel tetto, si impiglia nella corda e vola. Peccato! Ma non c’è tempo di pensarci che parte un Jakob Schubert in versione scatenata e, lottando come un leone, va altissimo fino ad affrontare la traversata verso la grande sfera rossa che dà accesso alla zona del top. E’ stata un’incredibile prestazione la sua! Tanto che neanche Mrazek, partito subito dopo, è riuscito ad eguagliarla: si spegne poco prima il campione della Repubblica ceca. Mentre molto più in basso finiscono la benzina anche Magnus Midtboe e Jorg Verhoeven: per loro è un addio al terzo posto.
Quando entra Puigblanque l’atmosfera nello stadio è quella delle grandi occasioni. E lo spagnolo ripaga l’attesa con una bellissima corsa (sì proprio una corsa!) fatta di piccoli lanci e bloccaggi “molleggiati”. La “veronica” di entrata nel tetto è da urlo! Poi il viaggio, come fosse un destino già scritto, continua dritto senza alcuna sbavatura fino al top. Grandissima prestazione! E grandissimo applauso del pubblico. Ma ancora non tutto si è compiuto: adesso tocca ad Usobiaga. Deve arrivare almeno a tre prese dal top per vincere. Serve calma. Invece la sua partenza è contratta, quasi nervosa. Ma oggi Patxi ne ha veramente tanta di forza, e soprattutto vuole fortissimamente vincere. Così, poco a poco, sembra distendersi e la sua arrampicata riprende per incanto respiro e velocità. Già sul tetto comincia a volteggiare da par suo e poi spinge ancora fino al top. E’ suo il 22° Rock Master: se lo merita! E il pubblico gli tributa un applauso da grande stella dell’arrampicata. Bella gara e grandi vie, della serie: la premiata ditta Leonardo Di Marino e Donato Lella colpisce ancora.
Ma la maratona ancora non è finita. Dopo la sospensione della gara boulder femminile per una pioggia che sembrava chiudere i giochi, miracolosamente il cielo grazia il Rock Master e il suo grande pubblico. In un baleno il prato si riempie di nuovo e va in scena il duello del Trofeo Lattisi, riservato ai primi 4 classificati del Rock Master che quest’anno servirà anche per spareggiare il terzo posto tra Eiter e Markovic. Così la Vidmar ha la meglio nel testa a testa con la Eiter, mentre dopo una spettacolare corsa la Ernst batte di un soffio la Markovic. Poi, nella finalina, è la Markovic che brucia la Eiter e conquista così il terzo gradino del podio sia del Rock Master sia del Duello. Dal canto suo la Ernst presenta già la sua faccia da asso pigliatutto battendo nettamente in finale la Vidmar e conquistando così anche il secondo Trofeo della giornata. Il duello maschile vede quindi Usobiaga battere Schubert mentre Puigblanque elimina Mrazek. Poi uno Schubert in versione monster brucia Mrazek centrando il 3° posto, mentre Puigblanque batte un ormai soddisfatto Usobiaga.
Finisce così anche il 22° Rock Master, un evento che quest’anno più che mai ha stupito per un successo di pubblico davvero da tutto esaurito, ma anche per il livello della gara. Ormai è una sicurezza: al Rock Master c’è sempre grande spettacolo e grande arrampicata. Il segreto forse è semplice: una grande storia unita ad una grande passione e professionalità. L’arrampicata ne ha bisogno come ha bisogno di grandi eventi come questo Rock Master.
Classifica Uomini Afterwork+Onsight
Rank |
Name |
Nation |
Sum |
AfterWork |
OnSight |
1. |
USOBIAGA LA. |
Patxi |
ESP |
65.48- |
Top |
32.08- |
2. |
JULIAN PUI. |
Ramón |
ESP |
63.64- |
Top |
30.24- |
3. |
MRAZEK |
Tomás |
CZE |
55.15- |
27.73 |
27.42- |
4. |
SCHUBERT |
Jakob |
AUT |
54.56- |
28.21- |
26.35 |
5. |
MIDTBOE |
Magnus |
NOR |
53.22- |
25.80- |
27.42 |
|
VERHOEVEN |
Jorg |
NED |
53.22- |
25.80- |
27.42 |
7. |
ZARDINI |
Luca |
ITA |
47.42- |
24.15 |
23.27- |
8. |
TAUPORN |
Thomas |
GER |
39.66+ |
16.73 |
22.93+ |
9. |
BECAN |
Klemen |
SLO |
37.13 |
25.42 |
11.7 |
Classifica Donne Afterwork+Onsight
Rank |
Name |
Nation |
Sum |
AfterWork |
OnSight |
1. |
ERNST |
Johanna |
AUT |
52.00 |
Top |
Top |
2. |
VIDMAR |
Maja |
SLO |
51.27- |
Top |
25.27- |
3. |
MARKOVIC |
Mina |
SLO |
44.21- |
Top |
18.21- |
4. |
EITER |
Angela |
AUT |
44.21- |
Top |
18.21- |
5. |
SHALAGINA |
Olga |
UKR |
43.18 |
22.62 |
20.56 |
6. |
CHERESHNEVA |
Yana |
RUS |
32.80- |
14.03 |
18.77- |
7. |
BACHER |
Barbara |
AUT |
31.36= |
13.61- |
17.75- |
|
SCHRANZ |
Christine |
AUT |
31.36= |
13.61- |
17.75- |
9. |
LAVARDA |
Jenny |
ITA |
30.64= |
12.55- |
18.09- |
10. |
VALSECCHI |
Manuela |
ITA |
27.15 |
11.19- |
15.96+ |