XX Rock Master di Arco a Sandrine Levet e Ramon Julian Puigblanque

L’edizione dei record del Rock Master di Arco (Trentino, Lago di Garda) è stata vinta dallo spagnolo Ramón Julián Puigblanque e dalla francese Sandrine Levet. Flavio Crespi, il migliore degli italiani, è 4°.
Rock Master

Perché il Rock Maser di Arco è un mito? La risposta c’è l’ha data la ventesima edizione della più antica e nobile gara dell’arrampica: il Rock Master è nel DNA dello sport della verticale, nel suo stesso cuore. E’ stata davvero uno spettacolo straordinario quello offerto in un Climbing Stadium gremito come non mai: uno spettacolo di vero sport dai contenuti tecnici altissimi e di tante (ma proprio tante) emozioni! Alla fine hanno vinto, dopo una gara eccezionale in cui si sono susseguiti colpi di scena degni della migliore tradizione sportiva, la francese Sandrine Levet, che bissa il successo del 2002, e l’incredibile spagnolo Ramon Julien Puigblanque che conquista il suo 2° Rock Master consecutivo.

Ma l’eroe della giornata dedicata alla “prova lavorata”, quello che l’ha lanciata, diciamolo subito è stato il cortinese Luca “Canon” Zardini che ha fatto rivivere tutta la leggenda del Rock Master. Nella giornata conclusiva “Canon” s’è presentato davvero in formato “speciale”, come forse non gli era mai accaduto nelle sue 13 volte al Master dei campioni. E’ scivolato via con dolcezza dalla prima insidiosa parte della via. Qui è entrato in scena il grande popolo del Climbing Stadium: Zardini l’ha incitato e sulle ali delle notti mondiali del “Po po po” ha continuato la sua corsa sempre più in alto finché s’è trovato nell’aria abbracciato dagli applausi dello stadio. “E’ il mio ultimo Rock Master” ha detto rivolto al pubblico “grazie di avermi portato in alto!”. E l’emozione era davvero palpabile: come nei grandi momenti dello sport.

Sì, è stato il Rock Master delle emozioni, ma anche dalle sorprese infinite. Quella femminile è vissuta prima sulla grande prova (una sorta di riscatto) dell’austriaca Angela Eiter. La campionessa del mondo e tre volte vincitrice ad Arco doveva, e voleva, riscattare la prova opaca della prima giornata. Risalire dal 6° posto della classifica provvisoria sembrava impossibile: lei, di suo, poteva solo salire al top, in cima alla via. E l’ha fatto alla grande completando la via in maniera superba. Da par suo insomma, da vincitrice (è successo proprio qui ad Arco nella prima edizione di Arco Rock Legends) del “La Sportiva Competition Award”.

Ad Angela ha risposto subito da grande campionessa la francese Sandrine Levet che, partendo dal 2° posto provvisorio, caparbiamente, con la classe che solo lei riesce ad esprime fino all’ultima briciola di forza, sale fino al top per il tripudio del pubblico. E, come succede sempre nelle grandi competizioni, c’è la gioia ma c’è anche la delusione. Questa volta è tutta della slovena Maja Vidmar che, per sfortuna sua, è protagonista della più grande sorpresa della gara. La Vidmar, dopo una prima giornata perfetta, comandava con buon margine la classifica provvisoria. Era un’occasione imperdibile per firmare l’Albo d’oro di Arco. Non è andata così, Maja, una delle più forti atlete del circuito, è caduta quasi subito tra lo stupore di tutti. Logico che la sua delusione sia stata grande vedersi precipitare dal probabile 1° posto al 7°, ma è sicuro che con i suoi vent’anni e la sua forza la slovena avrà sicuramente occasione di rifarsi alla grande.

La vittoria del Rock Master 2006 va dunque a Sandrine Levet, atleta che più di tutte ha fatto dell’eclettismo e dell’arrampicata totale, primeggiando sia nel Boulder sia nella specialità con la corda, quella del Rock Master, appunto. Angela Eiter è seconda, mentre la 16enne (!) Charlotte Durif è terza: una prima volta da incorniciare per lei. Seguono nell’ordine: Katharina Saurwein (AUT), Emily Harrington (USA), Barbara Bacher (AUT), Maja Vidmar (SLO), Chloé Graftiaux (BEL), Cufar Martina (SLO), Jenny Lavarda (ITA).

Grandi emozioni e grandissimo livello tecnico hanno fatto da padroni anche nella gara maschile. Dove uno dopo l’altro nell’arena sono scesi nell’ordine inverso della classifica provvisoria tutti i più forti climbers del mondo. La gara, dopo la bellissima prova di Luca Zardini, ha preso quota con le grandi performance del 16enne prodigio austro-nepalese David Lama, primo ad affacciarsi in “zona top”, e per la performance del 21enne spagnolo Eduard Marin Garcia. Ma il clou è arrivato quando sono scesi in pista i bigs della classifica provvisoria. Il primo è il varesino Flavio Crespi, leader del ranking mondiale, vincitore della World Cup 2005 nonché capolista della Coppa del Mondo in corso. La salita di Crespi è decisa e sicura, entra nella zona calda, quella che precede la fine della via. C’è grande suspense: potrebbe essere il primo italiano a vincere il Trofeo. Ma non è così, vola quando ormai le speranze di tutti cominciavano a diventare certezze. Bella gara la sua!

E bella anche la prova del campione del mondo in carica Tomasz Mrazek: l’atleta della Repubblica Ceca va su come un missile ma cade quando poco più in là di Crespi. Chi invece supera tutti è il 21enne olandese Jorg Verhoeven: il primo (dopo Lama) ad annusare la “cima” della via. Grandissima prestazione (e classe) la sua! Ma non tale da fermare l’incredibile verve dello spagnolo Ramón Julián Puigblanque che riconferma la leadership conquistata nella prima giornata salendo con numeri incredibili e sfiorando letteralmente il top in mezzo il tripudio dello stadio. E’ suo il Rock Master 2006!

A chiusura della giornata i 4 vincitori della gara maschile e della gara femminile si sono affrontati nell’ormai classico Trofeo Ennio Lattisi un confronto, uno contro uno, tra difficoltà e velocità che ha visto prevalere ancora la francese Sandrine Levet, vera dominatrice della gara femminile, che ha battuto in finale la connazionale Charlotte Durif (2a), mentre per il 3° posto l’ha spuntata l’austriaca Katharina Saurwein sulla connazionale Angela Eiter. Il duello maschile è andato al ceco Tomasz Mrazek davanti a Ramón Julián Puigblanque. Terzo è l’olandese Jorg Verhoeven davanti al varesino Flavio Crespi.

E’ stato davvero un grande ventesimo anniversario per il Rock Master, uno spettacolo e un successo che si ricorderanno a lungo. Per lo straordinario pubblico (oltre 6000 spettatori) che affollava il Climbing Stadium. Per le bellissime vie tracciate da Leonardo Di Marino e Donato Lella: un lavoro straordinario il loro, che ha consentito agli atleti di esprimersi al meglio ed è stata la premessa per lo spettacolo-arrampicata della gara. E, naturalmente, e non per ultimo, per il lavoro e la passione del Team dell’Associazione Rock Master. A tutto ciò va aggiunto il successo che venerdì 1 settembre ha riscosso il primo Arco Rock Legends con il Salewa Rock Award e il La Sportiva Competition Award. Non resta che dire dando appuntamento per il 2007: mille di questi Rock Master!

di Vinicio Stefanello


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Nelle foto Sandrine Levet, Rock Master di Arco 2006


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