Le Terre di Ecor alla Quota 2480 in Val Masino di Niccolò Bartoli, Nicolò Farina e Giacomo Vivaldi
Il piano era semplice: salire e scendere al sole in una buona giornata di fine estate.
É partita presto e bene, a ritmo di musica. Dopo aver ascoltato tre volte la stessa playlist, arriviamo sotto la parete. Quota 2480.
Aspettiamo che ci scalda il sole ed un pezzo di segale, burro, miele e cipolle del Vivaldi.
Nonostante la parete sia ancora in ombra, Nik decide di partire ed apre subito i primi due tiri. Mentre i raggi lo rincorrono, il vento, sbuffando, inizia a coprire la nostra unica fonte di calore; ci troviamo in sosta con più freddo del previsto, ma fortunatamente la parete ci ripara almeno dalle folate.
Giacomo parte per il diedro che si rivela di soddisfazione: roccia lavorata e fessura pulita! Potevamo chiedere di più?
Dritto sopra di noi, finalmente, c'è la placca di cui si fantasticava già alla base: doveva essere il tiro più bello, volevamo toccarla, spalmarla, danzare su quelle vene ed enormi concrezioni. Nik parte: due protezioni nel diedro e poi entra in placca, comincia a danzare su una bellissima sezione di funghi e cristalli mettendo un paio di spit, posiziona altri due friends e poi sosta. Nel frattempo siamo sempre più in nube, white out totale.
Fiduciosi delle previsioni non azzeccate, decidiamo di continuare sapendo che alla cima mancano un centinaio di metri su terreno "classico". Un tiro io, uno Nik e arriviamo in vetta dentro un mare di nuvole. CUMBREEEE!
di Nicolò Farina e Niccolò Bartoli
Si ringrazia: Wild Country e Sherpa Mountain shop
SCHEDA: Le Terre di Ecor, Quota 2480 , Val di Zocca, Val Masino