La Cresta Albertini al Colle delle Grandes Murailles, Valtournenche
Nella Valtournenche, quando si parla di arrampicata in alta montagna diventa generalmente naturale associarla a roccia marcia e poco sicura, comportando negli alpinisti una certa allergia nei confronti della nostra valle e delle sue cime. Tutto ciò è in gran parte vero: i nostri massicci non sono fatti di solido granito come quelli del Monte Bianco, ma anche la Valtournenche ha i suoi piccoli tesori di roccia sana. Uno di questi è la cresta Albertini che parte dalle morene tra il ghiacciaio dello Cherillon e quello del Montabel e spunta al colle delle Grandes Murailles a 3957 mt. Questa cresta, a nostro parere, è rimasta nell’ombra per anni ed è stata a torto poco considerata dagli alpinisti che si sono diretti in massa su salite ben più blasonate.
La causa può essere attribuita alla cattiva e imprecisa relazione pubblicata sulla guida alpinistica Buscaini e da alcuni incidenti accaduti purtroppo su questa via.
L’Albertini, come viene chiamata da noi valligiani, è stata percorsa per la prima volta da Luigi Carrel, Jean Pellissier assieme a Gianni Albertini il 15 luglio 1937 che passando per il Ghiacciaio del Montabel, si calarono attraverso un diedro sulla famosa "Cengia d’Oro" dove bivaccarono e il giorno seguente percorsero l’intera salita nello straordinario tempo di 13 ore! La Cengia D’Oro è il primo passaggio della via e attualmente la si raggiunge comodamente con una calata di pochi metri da una cengia superiore che parte direttamente dai pendii a base parete.
Dalla Cengia D’Oro, vi sono due possibilità di proseguire: la prima è il diedro Carrel protetto a fix ma con roccia pessima e la seconda è la variante di Jean Bich che con una lunghezza in traverso su roccia solida permette di raggiungere il filo dello sperone (anche questa variante è protetta a spit).
Jean Bich è stato autore anche di un’importante variante nella parte finale dove ha drizzato la via mantenendola su roccia sana restando su difficoltà contenute (1 tiro di 4+). Durante la prima salita Carrel, Pellissier e Albertini trovarono dei pioli di legno conficcati nella roccia, resti di un vecchio tentativo di fine ‘800 dei fratelli Maquignaz.
La via attualmente rimane poco ripetuta nonostante negli anni siano stati posti due comodi bivacchi per addolcirla. Il primo il Camilotto Pellissier 3200 mt si trova a metà via e permette di spezzare la salita. Il secondo, il Perelli 3900 mt, si trova all’uscita al colle delle Grandes Murailles ed è utile per coloro che intendono raggiungere la vetta della Dent D’Herens.
Negli anni per promuovere di più la via e sono state attrezzate anche una serie di calate che permettevano di ridiscendere a valle dal Camillotto. Questo è stato fatto per proporre agli alpinisti una bella ascensione in giornata. In seguito però si capì che queste calate erano scomode e poco pratiche e quindi caddero in disuso. L’itinerario non va assolutamente sottovalutato e per affrontarlo bisogna avere molto esperienza su terreno d’avventura in alta montagna.
Speriamo che con questa relazione anche questo itinerario, a noi molto caro, venga apprezzato e ripetuto più sovente. Ricordiamo a tutti i futuri ripetitori che questa via non va assolutamente sottovalutata, per poterla percorrere ci va una grande esperienza su tutti i terreni di alta montagna. Non è mai facile descrivere questo tipo di salite, speriamo che la nostra traccia vi possa aiutare il più possibile. Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla Società Guide del Cervino :
Via Circonvallazione 2
11021 Breuil Cervinia Valtournenche (Ao)
Telefono : + 39 0166 948169
Email : info@guidedelcervino.com
Valter e François Cazzanelli
SCHEDA: Cresta Albertini al Colle delle Grandes Murailles