Trento Film Festival day 6: Igor Koller, Margherita Granbassi, Matteo Della Bordella e molti altri ancora

- Dalla parete sud della Marmolada, raccontata da Igor Koller nel proprio libro, alla serata di Margherita Granbassi e Matteo Della Bordella per raccontare il suo alpinismo esplorativo e teso all’ignoto che ancora esiste, passando per “Bite the bullet”, in cui il compianto attore americano affronta un’epopea fra le montagne e i deserti statunitensi.
- Per quanto riguarda il programma cinematografico, verranno proiettati “The wolves always come at night” di Gabrielle Brady in Concorso e il restauro de “La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello” di Luca Comerio fra le Proiezioni speciali.
- Tanti gli appuntamenti e i concerti per l’International Jazz Day, mentre due convegni pomeridiani rifletteranno rispettivamente sul rapporto fra montagna ed infanzia e fra alpinismo e parità di genere. Sarà infine assegnato, nel pomeriggio, il Premio SAT.
Ad aprire il sesto giorno di Festival sarà la quotidiana rubrica mattutina Acclimatarsi alla luce: a partire dalle 7, nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio, avrà luogo questo piccolo breviario laico, fatto di suoni, parole e silenzi e promosso dal progetto diocesano Chieseacolori.
Alle 9, ritrovo invece presso Casa della SAT per lo Story Trekking dal titolo Visita guidata al Palazzo Schrattenberg-Cresser-Pedrotti, oggi Casa della SAT. In tour guidato, il bibliotecario della Società Alpinisti Tridentini accompagnerà i visitatori alla scoperta delle meraviglie e dei segreti di questo palazzo cinquecentesco che posa le sue fondamenta su un sedime medioevale.
A partire dalle 11, anche il Trento Film Festival intende celebrare l’International Jazz Day, con una serie di esibizioni dal vivo che coinvolgono diverse scuole musicali del territorio – Cdm, Il Diapason, C. Eccher, Smag, OperaPrima, Civica Zandonai e ovviamente il dipartimento jazz del Conservatorio Bonporti con le sue formazioni.
Alle 12.30, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, l’incontro quotidiano con il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al Festival – Cosa vedo oggi? – per presentare i film del giorno e guidare il pubblico alla scoperta delle proiezioni.
Appuntamento invece alle 15, negli spazi della SOSAT, per l’incontro Sguardi cinematografici: i luoghi tra immaginario e scoperta, a cura di TSM – Trentino School of Management e in collaborazione con Trentino Film Commission. Il cinema trasforma i territori in luoghi dell’immaginario, caricandoli di significati e aspettative e rendendo iconici paesaggi e ambientazioni: ma è solo rappresentazione o questo può contribuire ad orientare le scelte di viaggiatori e territori? A discuterne saranno Luca Ferrario, direttore di Trentino Film Commission, Manuel Corso, direttore dell’APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi e i rappresentanti del CAI Lagonegro.
Alle 15.30, presso lo stand di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, il dottor Leandro Lorenzelli, capo unità Microsystems Technology alla Fondazione Bruno Kessler, e il professor Paolo Rocca, direttore del laboratorio ELEDIA dell’Università di Trento, dialogheranno in merito allo Smart Electromagnetic Environment: innovazione per città e territori sostenibili, un progetto che mira a migliorare la diffusione dei segnali wireless in ambito urbano.
Alle 16, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, avrà luogo la presentazione di E ti chiameranno strega (Neri Pozza), il lavoro di Katia Tenti che ha vinto il Premio ITAS del libro di montagna 2025 e che narra le vicende di trenta donne innocenti, condannate al rogo perché accusate di stregoneria nel Cinquecento a Fiè allo Sciliar. A dialogare con l’autrice sarà Enrico Cereghini.
Alle 17, alle Gallerie di Piedicastello, appuntamento con il convegno, pensato nel programma di T4Future, Visioni d’infanzia. Bambini, scuola e montagna. Quinto Antonelli, storico della scuola, e Miro Forti, docente di linguaggio audiovisivo, dialogheranno moderati dall’antropologo Angelo Longo in merito al rapporto fra bambini e montagna, nel passato e nel presente, esplorandone le implicazioni attraverso i documentari del Trento Film Festival e la storia della scuola.
Un altro interessante convegno è invece in programma alle 17.30, in Aula Kessler presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. Donne e outdoor: rappresentazione e realtà indagherà – anche grazie agli interventi di Sarah Steele, fra le fondatrici di Well Travelled Colletive, della climber Caroline Ciavaldini e delle Cholitas – la solidità, reale o auspicata, del rapporto fra parità di genere e mondo della montagna.
Sempre alle 17.30, ma negli spazi di Palazzo Roccabruna, un confronto dal titolo Gradi. Il vino italiano ai tempi del cambiamento climatico. Dopo la visione dell’omonimo documentario, infatti, Giulia Bassetto di Will Media, il vignaiolo e ricercatore Silvano Clementi, il vicepresidente FIVI Pietro Monti e il responsabile Unità di fisiologia e miglioramento genetico della vita di Fondazione Mach Marco Stefanini dialogheranno sul tema, tra adattamento e mitigazione. Seguirà alle 19, sempre a Roccabruna, l’Aperitivo con i vignaioli del Trentino, con banchi d’assaggio dei vini di montagna prodotti dai Vignaioli indipendenti.
Ancora alle 17.30, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, Igor Koller e Luca Calvi presenteranno La Marmolada, il pesce e altre storie (Antiga Edizioni), opera che condensa cinquant’anni di amore fra il più grande scalatore slovacco e la Marmolada, nei racconti delle vie da lui aperte sulla leggendaria parete sud.
Alle 18, presso la Sala conferenze del MUSE, l’incontro Chiribiquete, le montagne sacre dell’Amazzonia con Carlos Castaño Uribe e Francesco Sauro sarà il racconto di una spedizione inoltratasi fra le vertiginose pareti e torri del massiccio del Chiribiquete, scoprendo straordinarie pitture rupestri che potrebbero riscrivere la storia del primo arrivo dell’uomo in Sudamerica.
Sempre alle 18, ma nella cornice di Sala della Filarmonica, è previsto per Destinazione… Argentina AstorGato, un tributo a due icone della musica argentina: Astor Piazzolla, bandoneonista ed autore di celebri contaminazioni fra tango e jazz, e Gato Barbieri, sassofonista e compositore di varie colonne sonore fra le quali quella di Ultimo tango a Parigi. A render loro omaggio saranno Gabriele Di Bonaventura al bandoneon, Gavino Murgia al sax tenore, Danilo Mineo alle percussioni, Andrea Ruocco al contrabbasso e Alessandro Ruocco alla batteria, in un evento pensato in collaborazione con il METS – Museo etnografico trentino San Michele.
Ancora alle 18, ma negli spazi di Casa della SAT, avrà luogo l’assegnazione del tradizionale Premio SAT, nato nel 1997 come riconoscimento, diviso in tre sezioni, all’attività alpinistica, alla produzione letteraria e storico-scientifica e all’impegno sociale.
Alle 19.30, Baita Festival in Piazza della Mostra, sarà teatro di Corpi in movimento, voci in ascolto, performance del Gaza Parkour Team, in tour per abbattere muri e costruire rete. Il gruppo di atleti, provenienti da diversi Paesi europei e originari di Gaza, in Palestina, farà tappa a Trento per raccontare il parkour come arte di resistenza e superamento di ogni barriera e ostacolo, attraverso il loro spettacolo negli spazi urbani.
Alle 21, la serata del Trento Film Festival si articolerà in tre differenti proposte.
Al Supercinema Vittoria, per la sezione Proiezioni speciali, La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello è un film, basato sulle riprese realizzate da Luca Comerio e altri operatori, che testimonia gli eventi bellici avvenuti sul Gruppo dell’Adamello durante il mese di aprile 1916, riconducibili alla fase iniziale della “Guerra bianca”. Un reperto di straordinario valore, proposto con l’accompagnamento musicale a cura dei musicisti jazz Michael Lösch alle tastiere e Helga Plankensteiner al sax e al clarinetto. Il restauro della pellicola è stato realizzato sa Serena Bellotti, Gianandrea Sasso e Simone Venturini dell’Università degli Studi di Udine, con la collaborazione di Daniela Pera della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia Autonoma di Trento.
Presso l’auditorium del Conservatorio di Trento, per l’International Jazz Day, avrà luogo il concerto della Bonporti Jazz Band e del Jazz Day Ensemble, una serata a cura del Conservatorio di Trento Bonporti e delle scuole musicali Cdm, Il Diapason, C. Eccher, OperaPrima, Smag e Civica Zandonai.
Infine, al Teatro Sociale, la serata alpinistica “Ai confini del mondo” – L’alpinismo esplorativo fra Patagonia e Groenlandia, con l’ex schermitrice Margherita Granbassi e l’alpinista Matteo Della Bordella, porterà all’attenzione del pubblico la vita verticale di quest’ultimo e il suo percorso di ricerca di nuove linee su alcune delle montagne più belle e remote del mondo, con interventi di Erica Bonalda e Marco Cordin dei CAI Eagle Team, un progetto nato lo scorso anno – e coordinato dallo stesso Della Bordella – con l’idea di aprire ai giovani le porte dell’alpinismo d’alto livello.
Highlights | Programma cinema
Ecco i film da non perdere in questa sesta giornata di Festival.
In Concorso, segnaliamo l’anteprima italiana di The wolves always come at night di Gabrielle Brady (Multisala Modena, Sala 3, ore 19), la storia di Davaasuren e della moglie, Otgonzaya, che pascolano i loro animali nel deserto del Gobi, così come facevano le generazioni che li hanno preceduti. L’instabilità degli sconvolgimenti ambientali sta però mettendo a rischio il loro futuro.
Per la sezione Alp&ism, segnaliamo in anteprima nazionale The Parkinsons Project di Jess James (Multisala Modena, Sala 1, ore 17, alla presenza del regista), che ripercorre la vicenda di Chris Hamper, arrampicatore ed insegnante, che affronta la sua diagnosi di morbo di Parkinson anche grazie all’arrampicata. Un’altra anteprima italiana sarà Big water theory di Emile Dominé (Multisala Modena, Sala 2, ore 20.30. alla presenza del regista), lungometraggio che accompagna invece Nouria Newman, superstar francese del kayak, mentre affronta uno dei tratti di acqua dolce più impegnativi del mondo: la Golda di Rondu del fiume Indo, in Pakistan. The walk of life di Raphaël Fourau (Multisala Modena, Sala1, ore 15, alla presenza del protagonista), in anteprima italiana, narra la vicenda di James Pearson, impegnato a scalare la via più difficile della propria vita per dimostrare di meritare un rispetto che deve, anzitutto, a se stesso. Infine, Odyssea Borealis – L’ignoto esiste ancora di Alessandro Beltrame (Supercinema Vittoria, ore 16.30, alla presenza del regista e di Matteo Della Bordella, uno dei protagonisti) è l’epopea di quattro arrampicatori/esploratori, che sfidano le acque ghiacciate della Groenlandia orientale in un’epica odissea di 300 chilometri a bordo dei loro kayak, con l’obiettivo di scalare l’inviolata parete nord-ovest del Drøneren.
La sezione Destinazione… Argentina propone oggi due film imperdibili. Algo viejo, algo nuevo, algo prestado di Hernán Rosselli (Multisala Modena, Sala 3, 14.45) è il racconto della vicenda che riguarda la famiglia Felpeto, gestrice da decenni di una lotteria clandestina. Ultimamente però alcuni banchi del lotto sono stati oggetto di una retata e da allora l’atmosfera del quartiere è diventata strana. La cordillera di Santiago Mitre (Multisala Modena, Sala 2, ore 16.45) è invece un film incentrato su un vertice di Capi di Stato ospitato in un hotel isolato sulla cordigliera andina e destinato ad influenzare il futuro energetico di tutta l’area.
Per la sezione Orizzonti vicini, verrà proiettato, in anteprima italiana, FONDA.MENTI di Cecilia Bozza Wolf (Multisala Modena, Sala2, ore 15, alla presenza della regista), un punk-doc che racconta il processo di realizzazione dell’opera FONDA.MENTI attraverso lo sguardo visionario, ironico ed energico del suo creatore, Ivan, artista e poeta di strada. Transcardus – A Balkanski story di Elisa Bessega (Multisala Modena, Sala 2, ore 18.45, alla presenza della regista e di Enrico Mosetti, uno dei protagonisti) è invece la storia della prima traversata scialpinistica della catena montuosa dello Sharr: un’avventura autentica, tra le vette meno conosciute dei Balcani. Subito dopo verrà proposto Cincanta di Paolo Vinati, sempre alla presenza del regista, un corto in anteprima nazionale che racconta di come, nelle serate primaverili di maggio, le persone di Pederoa, piccolo borgo fra le Dolomiti della Val Badia, s’incontrino quotidianamente per la recita del rosario mariano.
Fra le Proiezioni speciali, La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello di Luca Comerio (Supercinema Vittoria, ore 21) è un film, basato sulle riprese realizzate da Luca Comerio e altri operatori, che testimonia gli eventi bellici avvenuti sul Gruppo dell’Adamello durante il mese di aprile 1916, riconducibili alla fase iniziale della “Guerra bianca”. Un reperto di straordinario valore, proposto con l’accompagnamento musicale a cura dei musicisti jazz Michael Lösch alle tastiere e Helga Plankensteiner al sax e al clarinetto. Il restauro della pellicola è stato realizzato sa Serena Bellotti, Gianandrea Sasso e Simone Venturini dell’Università degli Studi di Udine, con la collaborazione di Daniela Pera della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia Autonoma di Trento.
Per la sezione Terre Alte, il cortometraggio in anteprima nazionale Treelude di Marco Zingaretti (Supercinema Vittoria, ore 14.30, alla presenza del regista) narra la vicenda di Lukas, un fotografo per cui le montagne sono casa e ufficio, ma che si ritroverà a vivere una giornata complicata scortando per i boschi Costantino, un fonico di città.
Infine, il Western di montagna odierno sarà anche un grande tributo al compianto Gene Hackman, scomparso pochi mesi fa. Bite the bullet – più noto con il titolo italiano di Stringi i denti e vai! – di Richard Brooks (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45) è l’incredibile racconto, ambientato agli inizi del Novecento, della “Western Press”, una gara di resistenza attraverso 700 miglia di paesaggio americano, dalle montagne al deserto.
Programma completo su www.trentofestival.it