Trento Film Festival day 5: Sean Villanueva e la traversata del Fitz Roy, ed un omaggio a Cesare Maestri e Rolly Marchi

- Durante la serata alpinistica al Teatro Sociale, un evento di racconti, testimonianze e musica per rendere omaggio a due grandi amici della kermesse trentina.
- Nel programma cinematografico, verrà proiettato in Concorso “Il canto del respiro” di Simona Canonica e fra i Western di montagna la straordinaria riproposizione di un classico datato 1920, “The Last of the Mohicans”, che sarà sonorizzato dal vivo.
- Fra gli incontri di giornata, l’alpinista Seán Villanueva O’Driscoll racconterà la sua traversata solitaria del Fitz Roy, lo scrittore Antonio Massena presenterà il suo ultimo libro, autentico tributo alle Genziane d’Oro del Festival, mentre a Palazzo Benvenuti si rifletterà sul rapporto plurisecolare che lega il Trentino all’Argentina.
La quinta giornata del 73. Trento Film Festival inizierà con Acclimatarsi alla luce, piccolo breviario laico quotidiano ospitato ogni mattina a partire dalle 7 negli spazi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Quarantacinque minuti fra suoni, silenzi e parole promossi nell’ambito del progetto Chieseacolori.
Alle 10.30, presso la sede della SOSAT, avrà luogo l’incontro dal titolo I nuovi frequentatori della montagna. Un dialogo sull’evoluzione dei valori che caratterizzano l’approccio alle terre alte da parte dei nuovi frequentatori, attraverso il confronto con alcuni rappresentanti istituzionali, professionisti del territorio ed esperti del settore, quali il vicepresidente del Collegio Guide Alpine del Trentino Simone Banal, il dirigente del Servizio Turismo e Sport della Provincia Autonoma di Trento Alessio Bertò, il giornalista Luca Calzolari, il direttore di Step – Scuola per il governo del territorio e del paesaggio Gianluca Cepollaro, l’Accompagnatore di Media Montagna Alessandro Obrelli, il presidente del Collegio provinciale Maestri di Sci Mario Panizza, la presidente dell’Associazione Rifugi del Trentino Roberta Silva, il presidente dell’Associazione Maestri di Sci del Trentino Andrea Sini e il direttore della Scuola del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Piergiorgio Vidi.
Alle 12.30, nel Salotto Letterario di MontagnaLibri, il quotidiano appuntamento con Cosa vedo oggi?: il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al Festival presenteranno i film del giorno, per guidare il pubblico alla scoperta delle proiezioni.
A partire dalle 15:30, allo stand di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, segnaliamo l’incontro con Jenny Capuano, responsabile dell’Area Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione Trentina della Cooperazione e parte della ricerca Cooperazione Trentino: sguardo sul futuro.
Alle 16, negli spazi del Salotto Letterario di MontagnaLibri, verrà presentato Canoe in Patagonia. Dalle Ande all’Atlantico – Mille chilometri sul Rìo Chebut (Nutrimenti Mare) di Valentina Scaglia (Edizioni Laterza e CAI), vincitore della sezione “Alpinismo e sport di montagna” al Premio ITAS 2025. L’autrice, in dialogo con Enrico Cereghini, racconterà cosa succede ad un gruppo di amici che decide di attraversare via fiume una delle regioni più disabitate del pianeta, pagaiando nel misterioso deserto patagonico.
Alle 17, in Sala Nones a Palazzo Benvenuti, appuntamento con Il Trentino in Argentina, un dialogo fra Renzo Maria Grosselli, storico dell’emigrazione, Francisco Fabian Nardelli, consultore della Provincia Autonoma di Trento e Marzo Laezza, expat. Moderati da Chiara San Giuseppe, analizzeranno il rapporto che lega questi due luoghi, a partire dalle grandi migrazioni dell’Ottocento fino alle comunità discendenti di oggi e alle nuove mobilità transnazionali. Ad aprire l’evento, pensato per la sezione Destinazione… Argentina, sarà la performance dal vivo Compartimos, un sogno chiamato Argentina della compagnia Pequod.
Alle 17.30, presso la Casa della SAT, è prevista la presentazione del libro Ghiacciai del Trentino (Cierre Edizioni e SAT – Società degli Alpinisti Tridentini) di Cristian Ferrari e Alberto Carton, che esplora il mondo dei ghiacciai sul territorio provinciale, analizzandone l’evoluzione nel tempo.
Sempre alle 17.30, ma nel Salotto letterario di MontagnaLibri, Antonio Massena dialogherà con Nicoletta Favaron e Mauro Gervasini sul suo lavoro dal titolo Fotogrammi in quota. Le Genziane d’Oro del Trento Film Festival (1952-2024) (CAI Edizioni e Trento Film Festival). Un libro che traccia la storia dell’evoluzione del linguaggio cinematografico del cinema di montagna dalla pura documentazione ai nuovi canoni estetici.
Alle 18, in Sala della Filarmonica, Seán Villanueva O’Driscoll, fra i membri della Giuria internazionale in questa 73. edizione del Trento Film Festival, illustrerà al pubblico la sua recente traversata in solitaria del Fitz Roy, nota come The Moonwalk, impresa capace di fargli ottenere nel 2021 il prestigioso Piolet d’Or, “premio Oscar” dell’alpinismo.
Sempre alle 18, ma al METS – Museo etnografico trentino San Michele, è in programma la masterclass, per Destinazione… Argentina, Bandoneon vs armonium trentino con la partecipazione di Gabriele Di Bonaventura e Renato Morelli. Un confronto fra due strumenti che presentano singolari analogie.
Parallelamente, nella Sala Conte di Luna a Palazzo Roccabruna, appuntamento con Impariamo a gustare la grappa del Trentino mentre invece Baita Beats – Suoni, Sorsi & Sapori allieterà la serata degli avventori di Baita Festivlal, in Piazza della Mostra, fra deep house, disco classic, nu-jazz, chill e funk direttamente dal repertorio dei dj di Radio Dolomiti.
Infine, alle 21, presso il Teatro Sociale, l’attesa serata alpinista in ricordo de Il ragno e il cowboy, alias Cesare Maestri e Rolly Marchi. Amici fra loro e con il Trento Film Festival, saranno omaggiati dall’alpinista Elio Orlandi, dallo scrittore Marco Albino Ferrari, dal giornalista Alessandro Filippini, dagli attori e registi Andrea Castelli e Maura Pettorusso, oltre che dai rispettivi figli, Gian Maestri e Paolo Marchi. Un evento di racconti e musica, condotto da Rosario Fichera e Francesca Mazzalai.
Highlights | Programma cinema
Tra i film da non perdere in questa quinta giornata di Festival segnaliamo, in Concorso, Il canto del respiro di Simona Canonica (Multisala Modena, Sala 3, ore 18.45). Un viaggio, in anteprima italiana, attraverso tre culture lontane, ripercorrendo i passi che danno origine al soffio della vita e verso una nuova consapevolezza del modo in cui il nostro respiro si manifesta.
La sezione Alp&ism propone in anteprima nazionale Ashima di Kenji Tsukamoto (Supercinema Vittoria, ore 16.45, alla presenza del regista), documentario che racconta del viaggio di Ashima Shiraishi, fuoriclasse mondiale dell’arrampicata, che si reca in Sudafrica per tentare di diventare la più giovane scalatrice a conquistare una delle vie più impegnative del mondo. Anteprima internazionale invece per On the blunt end di Joseph Walker (Supercinema Vittoria, ore 18.45, alla presenza del regista), un cortometraggio la cui trama si dipana durante un’arrampicata serale, contesto in cui due sorelle riescono ad affrontare un cambiamento all’interno del loro rapporto: un film intimo sulla forza del legame fraterni e sul modo in cui ci leghiamo ai luoghi e ai paesaggi. Sempre incentrato su un legame profondo, stavolta d’amicizia e parallelamente con la roccia, Hocheti Pocheti di Andrea Pecora, che sarà proiettato in anteprima italiana subito dopo On the blunt end e alla presenza del regista. Il cortometraggio è ambientato tra le bellezze selvagge della Val di Mello, dove Luca e Niccolò affrontano una parete di granito inesplorata. In anteprima italiana anche Climbing blind II di Alastair Lee (Multisala Modena, Sala 2, ore 21) racconta la vicenda di Jesse, arrampicatore nato con una rara malattia genetica, la rinite pigmentosa, che gli impedisce di ricevere informazioni utili dai suoi occhi ma non di arrampicare.
Per la sezione Destinazione… Argentina, Soberanos di Nano Garay Santalò e Federico Suárez (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45) narra la storia, basata su eventi reali, di un gruppo di giovani idealisti che nel 1966 dirottò un aereo commerciale e, per la prima volta dopo più di cento anni, issò la bandiera argentina sulle isole Malvinas, oggi note come Falkland, in un’azione passata alla storia come “Operazione Condor”.
Sono tre le imperdibili Proiezioni speciali di oggi. Interno museo di Elena Goatelli e Ángel Esteban Vega (Multisala Modena, Sala 2, ore 15, alla presenza dei registi) racconta la storia, in anteprima italiana, di quello che nel 1923 nasce come Museo del Risorgimento a Trento: un ente che ha mantenuto nel tempo la sua caratteristica dialettica con la contemporaneità. Straordinarie di Giorgia Lazzarini (Multisala Modena, Sala 2, ore 17, alla presenza della regista) è un altro documentario, sempre in anteprima italiana, ma basato invece sulle vicende di sei donne che hanno scelto di intraprendere un percorso di vita significativo, lavorando in quota come rifugiste. Infine, Rituals – The mountain of advanced dreams del collettivo Mali Weil (Multisala Modena, Sala 2, ore 19, alla presenza dei registi) mette a tema un futuro prossimo, periodo di crisi e trasformazione, dove gli esseri umani hanno cambiato i propri modi di vivere, oltre che mitologie e ritualità condivise.
Per la sezione Terre Alte, in anteprima italiana, Gigi a Naspello di Alberto Valtellina (Multisala Modena, Sala 1, ore 18.15, alla presenza del regista e del protagonista) narra la vicenda di Gigi Brozzoni, ossessionato da una storia antica quanto sinistra: a Nespello, nelle montagne bergamasche, il dodicenne Giancarlo venne trovato impiccato ad un albero, nel dicembre del 1957.
Due, infine, le proiezioni per la sezione Western di montagna. The far country di Anthony Mann (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.45) è la storia di Jeff Webster, un passato violento alle spalle, che sceglie di cambiare vita raggiungendo l’Alaska, dove la cittadina di Skagway è però tiranneggiata dallo sceriffo Gannon. The last of the mohicans di Clarence Brown e Maurice Tourneur è invece un classico americano del 1920, ambientato nel 1757, quando un bianco allevato dai mohicani, Occhio di Falco, insieme Uncas e Chingachgook, cercando di salvare le figlie del colonnello Munro dalle mire dell’urone Magua, in cerca di vendetta. La proiezione sarà arricchita da una sonorizzazione eseguita dal vivo a cura del Bonporti Jazz 4tet, con Luca Aquino alla tromba, Francesco Dall’Ago al basso, Leonardo Carta al pianoforte, Giacomo Merlin alla chitarra e Alberto Fiore alla batteria.
Programma completo su www.trentofestival.it