La linea invisibile, 35 anni di scalate di Maurizio Oviglia

La linea invisibile, il nuovo libro di Maurizio Oviglia, un'autobiografia attraverso i racconti di 35 anni di scalate. La recensione del libro, che verrà presentato il 19 dicembre a Cagliari, di Tatjana Göx.
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La copertina del libro La linea invisibile; autobiografia in racconti, 35 anni di scalate di Maurizio Oviglia
Maurizio Oviglia

Und jedem Anfang wohnt ein Zauber inne, der uns beschützt und der uns hilft, zu leben – Ogni inizio contiene una magia, che ci protegge e ci aiuta a vivere (da Stufen, Hermann Hesse, 1930).

Maurizio Oviglia
cita questi versi nel suo libro, i quali diventano quasi un mantra nella sua vita di alpinista, scalatore, chiodatore, scrittore: "Sento continuamente il bisogno di continuare a regalarmi quella magia che caratterizza gli inizi e che purtroppo il tempo comincia a sgretolare." Hesse voleva dirci che la magia di ogni inizio è il motore della vita, ciò che ci fa andare avanti e ci fa vivere la vita appieno. Desideriamo provare più e più volte l'emozione di un principio, così ci poniamo degli obiettivi.

Sessantasei racconti per sessantasei vie alpinistiche o di arrampicata sportiva che hanno in qualche modo segnato la vita dell'autore, nel bene e nel male, regalandogli la magia di un inizio indimenticabile, di un'impresa memorabile o semplicemente di uno squarcio di vita nel passato, dove si alternano personaggi geniali, folli, famosi arrampicatori, amici di una vita, perfetti sconosciuti e persone che non ci sono più.

Apritore di più di 2.000 vie in tutto il mondo racconta 35 anni di esperienze, incontri e avventure dedicando un posto speciale alla Sardegna, dove vive da più di 30 anni. Il lettore è portato a immergersi nei suoi racconti con l'emozione di chi affronta qualcosa di nuovo, di chi trova una strada che porta al contatto con la realtà, in un mondo in cui questo legame sembra irrimediabilmente spezzato. In molti si vive come dentro a un aquilone in balia dei venti con un solo filo ancorati a terra, paghi dei colori delle nostre ali e di vedere tutto dall'alto della nostra presunzione. la linea invisibile è uno scrigno pieno di momenti di vita, non solo dell'autore, ma di tutti noi, perchè prende in considerazione le lotte, le paure e le gioie di tutti gli esseri umani. E la montagna diventa simbolo dell'esistenza, in cui emerge a tratti il bisogno di solitudine, la fragilità della vita e la paura della morte.

Prepotente è anche il tema del tempo che scorre inesorabile, intervallato dalla danza ineluttabile fra la vita e la morte. Maurizio Oviglia interpreta la bellezza del mondo come un artista e rende visibili al mondo quelle linee invisibili che corrono su pareti maestose, granitiche, apparentemente invincibili. Ma creare qualcosa non distende l'animo, bensì lo agita, perchè l'arte è un turbinio di emozioni che lo scrittore cerca instancabilmente in ogni nuova apertura. E la via Ogni inizio contiene una magia se ne sta là fra i selvaggi tacchi di Jerzu dal 1989, ripetuta raramente, muta narratrice del forte legame dello scrittore con la roccia, con la vita.

di Tatjana Göx

Presentazione 19 dicembre ore 19.00
presso la Sede dell'Università Ecampus,
Viale Regina Margherita 30 – Cagliari




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