Sasha DiGiulian e lo stato dell’arte dell’arrampicata femminile

La top climber statunitense Sasha DiGiulian conversa con planetmountain.com sullo stato attuale dell’arrampicata sportiva femminile, prendendo spunto dalle ultime grandi realizzazioni realizzate in falesia da Margo Hayes e Anak Verhoeven.
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Sasha DiGiulian durante il Campionato del Mondo di arrampicata 2011 ad Arco.
Giulio Malfer

Gli ultimi tempi saranno ricordati come momenti importanti per l’arrampicata femminile, con una crescendo di salite a livelli sempre più alti in tutti gli ambiti del mondo verticale, dal boulder alle big wall, passando per le vie in montagna, l’arrampicata sportiva e l’arrampicata trad. Quest’anno nell’arrampicata sportiva in particolare spicca la prima femminile di una via di 9a+, effettuata dalla statunitense Margo Hayes che a febbraio con la sua salita di La Rambla a Siurana è finalmente riuscita ad alzare l’asticella fissata dalla basca Josune Bereziartu con il 9a/9a+ di Bimbaluna a Saint Loup in Svizzera nel 2005. Con questa via di riferimento per il 9a+ la Hayes è diventata la prima donna al mondo a salire una linea di arrampicata sportiva di queste difficoltà (come segno di riconoscimento internazionale, a fine agosto le è stato assegnato il prestigioso premio Wild Country Rock Award agli Arco Rock Legends), mentre a settembre ha confermato la sua classe e anche il 9a+ aggiudicandosi la prima femminile di una delle vie sportive più famose del mondo, Biographie a Céüse. Nel frattempo, c’è stata anche un’altra salita completamente fuori dal normale, ovvero la prima libera di Sweet Neuf a Pierrot Beach in Francia per mano della belga Anak Verhoeven che - se il grado viene confermato - è diventata la seconda donna a salire il 9a+ e la prima a liberare una via così difficile. Per mettere queste straordinarie performance nel loro giusto contesto abbiamo chiesto delucidazioni alla top climber statunitense Sasha DiGiulian. Dopo anni di competizioni, diverse vie sportive fino al 9a e vie di più tiri fino al 8c, è indubbio che la DiGiulian è in grado di offrire un punto di vista assolutamente unico sullo stato attuale dell’arrampicata femminile. Anche perché è testimonial del Women's Sports Foundation, l’associazione no-profit per promuovere lo sport femminile, fondata nel 1974 da Billie Jean King, considerata una delle più grandi giocatrici di tennis e atlete di tutti i tempi.

Sasha, innanzitutto: l’arrampicata è una questione di sessi? Ovvero, c’è bisogno di fare distinzione tra una salita maschile ed una salita e femminile?
Credo che in arrampicata gli uomini e le donne siano altrettanto capaci. Fisiologicamente, ci sono delle differenze. Ma c’è da dire che l'arrampicata offre una così vasta moltitudine di stili e potenzialità da consentire alle donne di salire vie che sono difficili quanto quelle degli uomini, e forse anche di più.

Dopo aver salito Bain de Sang, il primo 9a femminile, la basca Josune Bereziartu ci aveva detto "Non ho mai voluto competere con i ragazzi. A volte, quando faccio qualcosa di difficile mi piace dire che ispiro alcuni uomini ad arrampicare più forte." Che ne pensi di questo?
Sono assolutamente d'accordo con questa affermazione. L'arrampicata significa cose diverse per persone diverse. Ciascuno di noi può creare il proprio percorso, seguendo la propria passione. Ciò che è importante è: seguire il proprio cuore, spingersi oltre ed essere grati per le opportunità che ognuno di noi vive giorno per giorno.

Si parla molto negli ultimi anni di prime salite femminili. Quanto sono importanti e cosa dimostrano?
Credo, e l’ho sempre creduto, che una prima femminile sia significativa quando la via è significativa. Una prima salita ed una prima salita al femminile sono punti di riferimento storici nel nostro sport ed entrambi devono essere evidenziati. Chiaramente, se le donne riuscissero a fare più prime libere assolute sarebbe l'ideale.

All'inizio di quest'anno Margo Hayes è diventata la prima donna al mondo a salire una via di 9a+. Cos’hai pensato?
Che era una fonte di ispirazione incredibile. Come il nostro sport si evolve, ogni generazione continuerà a spingere in avanti l’asticella, e ad ampliare la nostra conoscenza di ciò che è possibile. Sia Margo Hayes che Ashima Shiraishi, per nominare soltanto due, hanno fatto questo. Conosco Margo ormai da molti anni. Da subito ho capito che era una ragazza che aveva dentro il fuoco di passione per l’arrampicata, e che sarebbe stata eccelsa. È stato bello vedere la sua carriera sbocciare e sono stata ispirata da quello che ha realizzato. E mi eccita vedere quanto sarà capace di realizzare ancora!

Cosa hai pensato quando hai sentito la notizia della prima libera del 9a+ di Sweet Neuf in Francia da parte della Anak Verhoeven?
Il fatto che Anak sia arrivata al livello di 9a+ dice moltissimo su quanto le donne abbiano continuato a crescere nell’arrampicata. Da quello che capisco, questo era un grado giusto da assegnare alla via. Il fatto che abbia avuto la visione e la fiducia di definire come possibile qualcosa che non era mai stato fatto prima è notevole!

A settembre Margo ha confermato il 9a+ salendo una delle vie più ambite in assoluto. Cosa hai pensato quando hai sentito la grande notizia di Biographie a Ceuse ?
Ho pensato: GO MARGO! Spero che noi tutti, inteso non solo come noi donne ma come l'insieme della nostra comunità, possiamo sostenere i successi reciproci. L’autostima è il requisito indispensabile per l'uguaglianza e il successo.

Chi ti ha ispirato nella tua arrampicata?
Lynn Hill.

In questo periodo c’è stato anche il primo 9c al mondo, Silence a Flatanger per mano di Adam Ondra
A mio parere Adam Ondra è il miglior climber del mondo. Ci sono poche persone nel nostro sport che possono dominare così tante categorie al livello più alto assoluto. Il raggiungimento del 9c è un’altra emblematica pietra miliare con cui lui ha contribuito all’evoluzione del nostro sport.

Da poco sei tornata da una multi-pitch in Madagascar. Prima hai liberato una big wall in Yosemite, prima ancora sei stata in Dolomiti, sull’Eiger, in Sardegna, per non parlare delle vie sportive che hai fatto ed anche i tuoi studi. Quali sono allora i tuoi obiettivi adesso?
La mia passione è esplorare posti nuovi, utilizzando la mia arrampicata per rendere il mondo un posto più positivo, sano e rispettoso, e per spingere i miei limiti atletici su nuove avventure. Seguendo il mio cuore e riconoscendo la gratitudine che ho, per dove il mio viaggio mi ha portato e tutto ciò che devi ancora venire in futuro, è eccitante. ;-)

Link: FB Sasha DiGiulian, www.sasha-digiulian.com, PetzlLa Sportiva, www.womenssportsfoundation.org




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