Adam Ondra sale a-vista Il Maratoneta, lo storico 8b+ di Manolo a Paklenica

Intervista al climber ceco Adam Ondra che ha realizzato la prima salita a-vista di Il Maratoneta, il primo 8b+ della Croazia liberato da Maurizio 'Manolo' Zanolla nel 1987 e, all’epoca, una delle vie d’arrampicata sportiva più difficili al mondo. Ondra inoltre ha liberato Genius Loci, una variante a Il Maratoneta gradata 9a.
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Adam Ondra a Paklenica in Croazia nel 2018 subito dopo l'a-vista di Spomin (350m, 8c)
Adam Ondra archive

Quelli che hanno seguito Adam Ondra salire le scale del talento generazionale avranno notato come, sin da quando era giovane, si è dedicato a ripetere le vie che in qualche modo hanno segnato la storia dell’arrampicata sportiva. Le sue ripetizioni di Chouca a Buoux (a-vista, a 12 anni), Silbergeier nel Rätikon (la prima salita in giornata, a 14 anni), La Rambla a Siurana, Action Directe in Frankenjura e Open Air allo Schleierwasserfall (tutte a 15 anni) sono soltanto una manciata di esempi di questo desiderio di Ondra di comprendere il passato prima di dare il suo contributo a plasmare il volto dell'arrampicata sportiva moderna. E sebbene abbia chiaramente portato l'arrampicata sportiva ad un livello completamente differente - il primo 9b+ al mondo e il primo 9c mondiale portano la sua firma - la sua sete di ripetere le pietre miliari degli anni '80 e '90 rimane insaziabile.

È in questo contesto che bisogna interpretare la sua recente salita a-vista de Il Maratoneta; liberata nel 1987 dal “mago” Manolo, questa leggendaria via a Paklenica è così importante per l'arrampicata che, quando l'accesso è stato minacciato causa la costruzione di una piccola centrale elettrica, i climbers croati si sono mobilitati in massa per salvaguardarla. Al momento della prima salita Il Maratoneta era una delle vie più difficili al mondo e per 14 lunghi anni è rimasta irrepetuta, fino al 2001 e 2002 quando gli sloveni Uros Perko e Marko Lukic rispettivamente hanno effettuato la seconda e la terza salita, mentre più recentemente altre salite sono state realizzate da Ivan Lisica-Lija (2013), Quentin Castagnier (2014) e Borna Čujić (2015). Con uno stile di arrampicata estremamente tecnico, definito “old school” da molti, finora nessuno aveva mai sognato di ripetere Il Maratoneta a-vista, e Ondra con la sua performance ha alzato l’asticella ancora una volta. Poi ha aggiunto una variante, che si chiama Genius Loci ed ha gradato 9a. Ecco i dettagli.

Adam, tu e Paklenica avete una lunga storia
Si, è così. È un posto molto speciale per me perché è qui che ho iniziato ad arrampicare da primo. La mia famiglia veniva qui durante le vacanze estive ed è qui che ho fatto le mie prime vie da capocordata.

E quindi avevi visto Il Maratoneta già da piccolo?
Sì, avevo sette anni e ricordo di essere stato molto colpito da questo muro. All'epoca non avevo idea che fosse stato Manolo a salire la via, ma a quel tempo sembrava così assurdamente strapiombante, da ragazzino mi sembrava una parete a 45° e semplicemente impossibile.

Da allora però sei tornato a Paklenica
Sì, naturalmente. L'ultima volta che sono stato qui è stato due anni fa, quando ho salito a-vista la via di più tiri Spomin. Sono andato a dare un'occhiata al Maratoneta e devo ammettere di essere rimasto un po’ deluso, perché non era così strapiombante come l’avevo immaginato quando ero un bambino. Ma ero ancora super motivato di provarla, è una via così leggendaria e l'arrampicata sembrava così fantastica.

Ma evidentemente non c’hai provato due anni fa…
No. La mia salita a-vista di Spomin mi ha stancato così tanto che ho deciso di lasciare Il Maratoneta per un altro giorno. Certo, ero già molto contento della mia performance su Spomin.

Spomin, gradata complessivamente 8c, è la via lunga più difficile di Paklenica, aperta con dell’artificiale nel 1984 da Silvo Karo e Janez Jeglič
È una linea così evidente! La via di 350 metri è stata liberata poi nel 2017 da Luka Krajnc e presenta molti tiri difficili, uno dopo l'altro. Direi che Spomin è stata una delle mie performance migliori su una via di più tiri, in assoluto.

Aspetta: meglio di Silbergeier di 14 anni? Meglio della tua prima libera di Wogü in Rätikon? Di Tough Enough in Madagascar? O Dawn Wall su El Capitan in Yosemite?
Quando vai a-vista, hai soltanto una possibilità. È tutto lì. E fare Spomin a-vista è stata dura. Non c’era nessun segno di magnesite, soltanto un enorme diedro aperto ed una grande, enorme battaglia... Penso di aver preso una buona decisione in quel momento di lasciare Il Maratoneta per un altro giorno.

Hai passato gran parte del tuo tempo ad inseguire le storiche vie d’arrampicata sportiva degli anni ’80 e’90
Sì, ho trascorso la mia infanzia ripetendo le vie storiche, ad esempio nel Frankenjura dove ho cercato di ripetere tutte le vie del mio idolo Wolfgang Güllich. Da bambino avevo letto tutto sulle pietre miliari dell’arrampicata sportiva, e sui climber che avevano aperto queste vie, su Rock Stars, il libro di Heinz Zak. Ero motivato non soltanto dalle vie di Wolfgang, ma anche da quelle di Alexander Huber. Devi conoscere quello che è stato fatto in passato per sapere esattamente a che punto ti trovi, e dove puoi andare.

E adesso è arrivata Il Maratoneta
Sapevo che la via viene salita di rado, mi chiedevo quindi se ci sarebbero stati dei segni di magnesite oppure no. C’erano già dei rinvii sulla via, il che mi ha sicuramente aiutato. C'era un po’ di magnesite, ma non molta. A prima vista non riuscivo a vedere le prese ma quando ho iniziato a guardare meglio da vicino, quando fissavo la parete, riuscivo a scorgere qualche presa ed iniziare a visualizzare i movimenti. E durante il mio tentativo a-vista ho fatto quasi esattamente quello che mi ero prefissato di fare. Non era necessariamente la sequenza migliore, ma per me ha funzionato!

Che tipo di via è?
Beh è breve, circa 15 metri, forza resistenza su prese piccole e grandi allunghi. L'intensità inizia praticamente da terra, ma il passo chiave si trova a circa 12 metri quando ti finisce la benzina. Prese piccole, forza resistenza, meglio di così non c’è!

Pensavi che l'avresti salita a-vista?
Lo speravo molto! In generale è più difficile salire a-vista una via aperta tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni ’90, rispetto a una via più recente dello stesso grado, perché lo stile tende ad essere più boulderoso, più di dita. Generalmente le vie di quegli anni lì sono meno ripide e molto tecniche. Alcune sono ovviamente durissime per il grado dichiarato. Direi che Il Maratoneta è piuttosto strapiombante per l’epoca in cui è stata salita, ed il grado di 8b+ è corretto, sicuramente non è più facile. Nel 1987 era sicuramente una delle vie più difficili del mondo.

Per curiosità, hai salito altre vie a-vista di quell'epoca?
L'8b+ di Ravage a Chuenisberg nel Basler Jura in Svizzera, liberato da Antoine Le Menestrel nel 1986, è l'unica altra via di quell'epoca che ho salito a-vista, nel 2009. A Volx non ho fatto Maginot Line, ma invece ho salito a-vista Super Plafond che è molto simile. Nel 2018 a Smith Rocks ho fallito su To Bolt or Not to Be, nonostante io sia molto più bravo adesso rispetto a qualche anno fa.

Ti sono rimaste altre vie da provare?
Ce ne sono ancora alcune. Punks in the Gym onsight è ancora da fare, l'8b+ di Wolfgang Güllich ad Arapiles, che sarebbe interessante. Le Toit d'Auguste a La Turbie liberato da Patrick Berhault nel 1986. Les Spécialistes liberato da Jean-Baptiste Tribout nel 1987. Penso che queste ultime due siano fattibili, perché come Ravage sono molto più strapiombanti. Vedremo.

Altre ancora?
Fammi pensare. Sogni di Gloria a Erto, liberata da Gerhard Hörhager nel 1987, credo sia possibile a-vista, ma l'ho già ripetuta. Non onsight. Poi c'è Bat Route a Malham Cove che ho salito a-vista, un 8b+ liberato da Mark Leach nel 1989 e ora gradato 8c. Ce ne sono sicuramente alcune altre.

È evidente che, sin da quando eri piccolo, avevi chiaro in mente quello che volevi fare
Beh, volete sapere qualcosa? Il primo 8a al mondo, il primo 8a+, il primo 8b e anche il primo 8b+ al mondo non sono ancora stati saliti a-vista!

Veramente?
Grand Illusion 8a a Sugar Loaf negli USA, liberata da Tony Yaniro nel 1979. The Face in Frankenjura liberata da Jerry Moffatt nel 1983. Kanal im Rücken, sempre in Frankenjura, liberata da Wolfgang Güllich nel 1984. E un anno, dopo Punks in the Gym liberata da Güllich in Australia. Tutti sono ancora lì, che aspettano una prima salita onsight...

Ci stai dicendo che non hai ancora provato nessuna di queste vie? Che dopo tutte le vie che hai salito in giro per il mondo, non hai ancora toccato queste pietre miliari dell’arrampicata sportiva?
Corretto. E non ho nemmeno visto i video.

Ce ne sono molti in internet!
Lo so, ma non li guardo. Purtroppo Grand Illusion e Punks in the Gym sono piuttosto lontani, ma gli altri sono più vicini a casa. Un giorno ci proverò. In più, ci sono alcune vie di quell'epoca che non sono ancora state ripetute. Eh ne ho ancora da fare!

Parlando di vie non ripetute: una potrebbe essere un’altra super via di Manolo, Eternit, il 9a liberato nel 2009 al Baule nelle Dolomiti
Esattamente! Eternit è difficile! Io uso una sequenza diversa rispetto a Manolo perché sono più alto, la sua methode funziona bene per lui perché è un po’ più basso. Riesco a fare tutti i singoli, ma questo non significa niente perché mettere tutto insieme è la parte difficile. Spero di riuscire a tornare presto.

A Paklenica sei anche riuscito a liberare un nuovo 9a
C'è un progetto subito a sinistra di Il Maratoneta, non ho idea di chi l'abbia spittata. L'ho provato dopo la mia onsight, e ho subito capito che era troppo difficile da fare velocemente. Ma ho notato che dal terzo spit di questo progetto potevo spostarmi verso destra e collegarmi alla parte superiore di Maratoneta, creando quindi una via di grande forza resistenza. Il giorno successivo ho sostituito alcuni spit e ho fatto due tentativi, ieri sera le condizioni erano leggermente migliori e ho chiuso il tiro. Dopo l'inizio di 8c/8c+ si arriva direttamente al passo chiave di Il Maratoneta, che probabilmente è anche la sezione chiave durante la rotpunkt, perché quando arrivi lì sei piuttosto stanco. Da quello che sono riuscito a vedere, offre l'arrampicata migliore e più continua su questa parete.

L'hai chiamata Genius Loci
Volevo in qualche modo rendere omaggio a Manolo, credo che nonostante tutte le sue vie sia un climber davvero sottovalutato. Il Maratoneta era sicuramente una delle vie più difficili al mondo all’epoca. Inoltre, questa falesia ha qualcosa di molto particolare. La zona è super turistica, con migliaia e migliaia di persone e centinaia e centinaia di arrampicatori che visitano il Parco Nazionale ogni anno. Tuttavia, nonostante la popolarità del parco, questa falesia ha un volto particolare. È appena fuori dal sentiero principale, via da tutto e tutti. Si riesce a percepire che c'è qualcosa di speciale qui. Ecco, insomma, perché ho scelto questo nome.

Info: www.adamondra.comInstagram Adam OndraLa Sportiva




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