Adam Ondra e la libera di Tough Enough sul Tsaranoro in Madagascar
"Bisogna dire che concatenare tutti i tiri in giornata è una delle più belle sfide dell'arrampicata sportiva del momento, la qualità della roccia è eccezionale e la varietà dei tiri è senza dubbio all'altezza delle difficoltà." Non l'abbiamo detto noi, ma il fuoriclasse francese Arnaud Petit che, nel 2008, così ci aveva commentato il suo fantastico viaggio in Madagascar per tentare, assieme a Stéphanie Bodet, Sylvain Millet e Laurent Triay, di liberare la via Tough Enough sulla parete est del Karambony nel massiccio del Tsaranoro.
La via era stata aperta inizialmente nel 2005 da un team tedesco composto da Daniel Gebel, Ari Steinel, Uschi Birra e Joachim Seitz. Il nome - Sufficientemente difficile - era una provocazione per il mondo verticale e la sfida era stata lanciata. L'interesse internazionale non si è fatto attendere e due anni più tardi François Legrand, Giovanni Quirici, Greg Sobzack ed Evrard Wendenbaum si sono recati sull'isola per liberare metà dei tiri e completare la linea fino in vetta. Nel 2008 il team dei francesi guidato da Arnaud Petit ha colto la sfida, e questi straordinari climber sono riusciti a liberare tutti i tiri rimanenti, in giorni diversi. Nonostante il forte interesse britannico espresso solo pochi mesi dopo da climbers del calibro di David Pickford e James McHaffie, la libera in giornata mancava ancora. Così uno dei trofei più interessanti dell'arrampicata sportiva era ancora tutta da conquistare.
Lo era, finché non è arrivato Adam Ondra e l'ultimo giorno dello scorso settembre. Dopo aver riscritto i parametri con i quali erano state finora giudicate le salite sulle vie di più tiri - leggi la prima salita in giornata di Silbergeier e la prima libera di Wogü in Rätikon, e anche la prima a-vista di Hotel Supramonte in Sardegna - il 17enne climber della Repubblica Ceca si è recato in Madagascar assieme ad uno degli alpinisti italiani più bravi, Pietro dal Prà. Ondra ha salito i durissimi 380m di Tough Enough con stile eccezionale, riuscendo su tutti i tiri al primo colpo tranne due - il 7° e 9° - dichiarando poi, in modo succinto ma sentito: "un pezzo di roccia straordinaria!" Non appagato, quattro giorni dopo è tornato sulla stessa via e l'ha risalita, questa volta però con nella versione originale dell'ottavo tiro, che da solo vale 8c. Quindi, i tiri individuali di una delle vie sportive più difficili e sostenute del mondo sono i seguenti: L1 7b+, L2 7c+, L3 8a+, L4 7c, L5 8a+, L6 8a+, L7 8b+, L8 8b+ (8c originale), L9 8b+, L10 8b. Si, si puà proprio dire “Sufficientemente difficile...”
Siccome aveva ancora tempo da impiegare, Ondra ha poi rivolto la sua attenzione verso alcune altre "classiche. Prima ha ripetuto Bravo les Filles sul Tsaranoro Nord, via aperta nel 1999 da team tutto al femminile composto da Lynn Hill, Beth Rodden, Nancy Faegan e Kath Pike e poi liberata dai fratelli Pou nel 2004 con un bel 8b per i suoi 600m. Poi, il 10 ottobre, Ondra ha effettuato la prima libera della vicina Mora Mora, aperta dagli spagnoli Francisco Blanco e Toti Vales nel settembre 1999. La linea di 700m è ora stata liberata con un bel 8c, forse qualcosina in meno, e Ondra stima i singoli tiri come segue: L1 6a+, L2 6b, L3 7b, L4 7b+, L5 7b+, L6 7c+/8a, L7 8b+/8c, L8 6c+, L9 7a+, L10 7c+, L11 7b+, L12 4.
Ancora una volta è la velocità con cui Ondra ha chiuso queste vie che è impareggiabile. Siccome aveva già visto il video di Tough Enough - vedi il trailer qui sotto - ci ha scritto dicendo: "Ad essere onesti, avevo una piccola speranza che avrei potuto salire la via in stile flash, ma pensavo comunque che sarei dovuto rimanere in parete per due giorni per provare tutti i passaggi prima della rotpunkt. In ogni caso, non mi aspettavo di fare tutto nel primo giorno, comprese le cadute. Per mia fortuna sono caduto soltanto due volte". E com'è stata questa prima esperienza seria all'estera, sulla grandi pareti del mondo? "Il Madagascar è un paese bellissimo" ci ha risposto Adam "e con Pietro Dal Prà ci siamo divertiti un sacco. E' difficile immaginare un muro più perfetto del Karambony e sono felicissimo di aver potuto salire non soltanto una via estremamente difficile, ma anche una delle vie più belle di tutti i tempi. Grazie a tutti coloro che hanno avuto la visione di realizzare questa via, e un ringraziamento speciale a Pietro.
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