Trento Film Festival day 4: un viaggio fra le vette del Sud America (e la dorsale d’Italia)

- Durante la serata evento al Teatro Sociale, Hervé Barmasse e Camila Raznovich racconteranno l’Argentina e le sue contraddizioni, accompagnati da ospiti illustri, mentre nel Cincontri pomeridiano, Giovanni Storti condurrà gli spettatori sulle Alpi Apuane, ripercorrendo la via ferrata più antica d’Italia con ironia e consapevolezza
- Per quanto riguarda la programmazione cinematografica, saranno proiettati in Concorso “Rosa alchemica” di Pietro Floris e “Adra” di Emma Crome e, fra le Anteprime, “Les enfants rouges” di Lotfi Achour. Per Destinazione… Argentina, è invece in programma il Cincontri con “El aroma del pasto recién cortado” di Cecilia Murga
- Due i convegni di giornata, che riguarderanno rispettivamente il mondo dell’editoria di montagna – e il futuro delle traduzioni, con l’avvento dell’intelligenza artificiale – e la geologia delle Dolomiti, da scoprire e raccontare fra scienza e divulgazione
Eventi e incontri
Sarà sempre il piccolo breviario laico di Acclimatarsi alla luce a dare il via alla quarta giornata del Trento Film Festival: quaranta minuti quotidiani tra suoni, silenzi e parole, in programma a partire dalle 7 presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio e pensati in collaborazione con il progetto diocesano Chieseacolori.
Alle 10, nella cornice di Sala Conte di Luna a Palazzo Roccabruna, il convegno La difficile arte del tradurre le montagne. Una guida per orientarsi nella babele delle pagine è pensato per andare oltre i confini dell’editoria delle vette, al netto dell’incontro/scontro fra chi traduce con il dizionario e le sconfinate potenzialità dell’intelligenza artificiale. A dialogare saranno Antonio Bibbò, Luisa Bentivogli, Roberto Capucciati, Alexandra Ercolani, Roberto Keller, Paola Mazzarelli, Silvia Pareschi e Cecilia Perucci, moderati da Leonardo Bizzaro.
Un dibattito che proseguirà poi nel pomeriggio: alle 15.30, presso lo stand di Radio Dolomiti, Luisa Bentivogli racconterà a spettatori e radioascoltatori il difficile compito di Tradurre al tempo dell’intelligenza artificiale, per capire e carpire i pericoli della traduzione automatica nella letteratura di montagna e non solo.
Alle 12.30 il Salotto Letterario di MontagnaLibri sarà teatro dell’incontro quotidiano Cosa vedo oggi? con il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al Festival, per presentare i film del giorno e guidare il pubblico alla scoperta delle proiezioni.
Appuntamento poi alle 15.30, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia per il convegno dal titolo Dolomiti, geologia da scoprire e raccontare, con la partecipazione del direttore del MUSE Massimo Bernardi, del ricercatore Marcello Caggiati, del professore Alberto Carton, della direttrice di Fondazione Dolomiti UNESCO Mara Nemela e del responsabile del Museo geologico di Predazzo Riccardo Tomasoni. Un dialogo fra scienza e divulgazione per conoscere la straordinarietà del patrimonio geologico delle Dolomiti e capire come raccontarlo, in occasione della mostra Dolomiti: in cammino nella geologia della meraviglia.
Alle 16, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, sarà invece presentato il volume Crescere in montagna dal XIX secolo alla contemporaneità a cura di Quinto Antonelli e che affronta il tema della difficile condizione dell’infanzia fra Ottocento e Novecento sull’arco alpino, aprendo una riflessione sul presente, attraverso le testimonianze di alpinisti e volontari che operano nelle zone di Nepal, Mongolia e Tibet.
Alle 16.30, presso il Supercinema Vittoria, appuntamento per la rubrica Cincontri con Celina Murga, regista de El aroma del pasto recién cortado, proiezione in programma nella sezione Destinazione… Argentina.
Alle 17.30, il Salotto letterario di MontagnaLibri presenterà Zortèa. Biografia di una comunità di testimoni di Geova trentini. Valle del Vanoi 1919-1945 (La Grafica), menzione speciale Trentino al Premio ITAS 2025. Il libro, scritto da Diego Leoni, racconta la storia di una piccola comunità di testimoni di Geova, formatasi nella prima metà degli anni Trenta in una valle sperduta del Trentino orientale, al confine con il Veneto. A dialogare con l’autore sarà Enrico Cereghini.
A partire dalle 17, nella cornice di Palazzo Roccabruna, un doppio appuntamento culinario. Tra vette e fornelli: dove va la cucina di montagna? è un seminario dedicato all’enogastronomia d’alta quota e al suo futuro, mentre dalle 19 Rifugio “Altissimo-Damiano Chiesa” sarà l’occasione per scoprire davvero, attraverso un laboratorio, i piatti dello chef di un rifugio alpino, in un connubio estremo con i vini di montagna di cantine che lavorano nelle terre alte.
Alle 18, negli spazi di Baita Festival in Piazza della Mostra, Radio Dolomiti sorprenderà il pubblico con la musica di Baita Beats – Suoni, Sorsi & Sapori. Deep house, disco classic, nu-jazz, chill, funk e molto altro suonato a regola d’arte dai dj dell’emittente radiofonica più amata del Trentino.
Appuntamento alle 19 per due Cincontri. Al Supercinema Vittoria, Giovanni Storti e i registi Giorgia Loranzato e Manuel Zarpellon presenteranno il loro film, in programma per la sezione Anteprime, dal titolo Tra natura e quota – Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane.
Parallelamente, al Multisala Modena, il regista Walid Berrissoul e l’ex campione di snowboard Mathieu Crépel incontreranno il pubblico a margine della proiezione del film Qivitoq, in programma per la sezione Alp&ism.
Sempre alle 19, ma a Spazio Piera, avrà luogo l’incontro Mors. Il limite della montagna ostile, un talk con Sofia Farina, Sara Filippo Plotegher e altri ospiti per riflettere la relazione fra uomini e montagne, intessuta sulla vibrazione estatica che cammina vicino ai propri limiti e talvolta al limite più estremo: la morte.
Infine, alle 21, presso il Teatro Sociale, la serata evento Argentina, il viaggio, con Hervé Barmasse e Camila Raznovich alla conduzione e gli interventi del giornalista Daniele Mastrogiacomo, dell’antropologa Valeria Margherita Mosca, dell’alpinista Elio Orlandi, della scrittrice e avventuriera Valentina Scaglia e del cestista Andrés Paolo “Toto” Forray. Un viaggio dove alpinismo, natura e complesse dinamiche politiche s’intrecciano fra racconti di avventura e libertà.
Highlights | Programma cinema
Ecco i film da non perdere in questa quarta giornata di Festival.
In Concorso, segnaliamo l’anteprima italiana di Rosa alchemica di Pietro Floris (Supercinema Vittoria, ore 17, alla presenza del regista), un cortometraggio che racconta la storia di due giovani uomini, i quali lasciano la città per raggiungere un casolare isolato in campagna e consumare lì la loro prima notte d’amore. A seguire, verrà proiettata un’altra anteprima nazionale: Adra di Emma Crome, film che ci accompagna in un viaggio nostalgico esplorando le modalità attraverso cui Llanberis, in Galles, si sia configurato negli anni come l’epicentro dell’arrampicata sportiva nel Regno Unito.
Per la sezione Alp&ism, verrà proiettato in anteprima italiana Ephemeral di Josiah Jones (Multisala Modena, Sala 2, ore 18.30, alla presenza del regista), un cortometraggio che racconta come la stagione d’arrampicata su ghiaccio di Jeff Mercier, sempre più corta per via dei cambiamenti climatici, si sia trasferita nell’implacabile paesaggio glaciale dell’Islanda. Sempre in anteprima nazionale anche The Devil’s Climb di Renan Ozturk (Multisala Modena, Sala 1, ore 20.45), un documentario sulla straordinaria ascesa di Tommy Caldwell e Alex Honnold sul famigerato Devil’s Thumb, in Alaska, e Qivitoq di Walid Berrissoul (Multisala Modena, Sala 3, ore 19, per la rubrica Cincontri): trent’anni dopo un primo viaggio sulla costa orientale della Groenlandia, che gli ha cambiato la vita quando era bambino, l’ex campione del mondo di snowboard Mathieu Crépel decide di ritornarvi.
Un altro Cincontri, per la sezione Anteprime, sarà quello di Tra natura e quota – Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon (Supercinema Vittoria, ore 19), dove, durante un viaggio virtuale con i propri followers per percorrere la via ferrata più antica d’Italia, Giovanni Storti porterà il proprio pubblico sulle Alpi Apuane, fra biodiversità e sicurezza in montagna. Altra anteprima sarà quella di Les enfants rouges di Lotfi Achour (Supercinema Vittoria, ore 21), film ambientato nel 2015 sulla montagna di Mghila in Turchia, dove un gruppo jihadista attacca due giovanissimi pastori, costringendo il quattordicenne Ashraf a portare un macabro messaggio alla sua famiglia.
Per la sezione Destinazione… Argentina, sarà invece la volta di El aroma del pasto recién cortado di Cecilia Murga (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.30, per la rubrica Cincontri), lungometraggio, che vanta la produzione di Martin Scorsese, in cui Pablo, un professore sposato, inizia una relazione segreta con una studentessa, mentre Natalia, anche lei professoressa e sposata, si lancia in una parallela storia d’amore con un altro studente.
Per la sezione Orizzonti vicini, il cortometraggio in anteprima italiana Mountain Roots di Carrie Mccarthy e Mark Pedri (Supercinema Vittoria, ore 15, alla presenza del regista e della giovanissima protagonista), racconta la vicenda di Bennett, promettente scalatrice di 9 anni residente nel Wyoming, che intraprende un viaggio in Trentino, terra dei suoi antenati, capace di cambiarle la vita.
Per la sezione Terre Alte, è prevista la proiezione in anteprima italiana di Misión Kipi di Sonaly Tuesta (Multisala Modena, Sala 1, ore 17), il cui protagonista è sempre un insegnante, Walter Velásquez, che da anni si dedica alla scienza e alla tecnologia, sviluppando un robot da scarti di computer e battezzandolo Kipi, e Islandia di Leonardo Cerro (Multisala Modena, Sala 3, ore 21, alla presenza del regista), che racconta la storia di un giovane il quale, devastato dalla morte del padre, decide di lasciarsi tutto alle spalle e d’intraprendere un viaggio verso l’Islanda.
Infine, per Western di montagna, Jeremiah Johnson di Sydney Pollack (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.30) racconta la guerra personale del protagonista contro la propria tribù ostile, in seguito all’uccisione, perpetrata per vendetta da alcuni nativi, di sua moglie, figlia di un capo indiano, e del loro figlio, un orfano adottato.
Programma completo su www.trentofestival.it