La Giupponi-Larcher alla Punta Emma del Catinaccio, Dolomiti
Da molti anni passando sotto la parete nord di Punta Emma rimanevo colpito dalle bellissime placche grigie a destra della via Eisenstecken. Ogni volta pensavo che ci sarebbe stato lo spazio sufficiente per aprire qualcosa di nuovo. Mi spaventava però lo strapiombo giallo finale, apparentemente liscio e poco appigliato, pertanto rinviavo sempre di approfondire questo progetto.
L’anno scorso, in una fredda giornata primaverile, salendo da solo col binocolo ho osservato bene la parete e ho capito che valeva la pena provarci. Spedisco qualche foto a Rolly, la cosa incuriosisce anche lui e rimaniamo d’accordo di affrontare il progetto alla prima occasione utile.
La stagione però la iniziamo provando un'altra parete dolomitica. Un tentativo concluso in breve, dopo solo tre tiri: roccia troppo friabile e un mio ginocchio dolorante… Lasciamo passare qualche giorno e, un po’ timorosi, ripartiamo diretti all’attacco del progetto di Punta Emma.
Solitamente ci cimentiamo su pareti poco conosciute, dove spesso la nostra linea è la prima ad essere tracciata. Questa volta invece saremo forse gli ultimi, dopo personaggi storici del calibro di Piaz, Steger, Eisenstecken, Pederiva. Sentiamo il peso della responsabilità e tenteremo di agire con grande rispetto. Questi sono i nostri pensieri prima di iniziare, ma il nostro collaudato stile di apertura ci dà tranquillità e partiamo sereni.
La bellezza della roccia è unica. Ci concentriamo sul piacere di sentire la nascita e la scoperta della linea. La creazione di qualcosa di nuovo è per noi la massima espressione e soddisfazione dell’arrampicata. Dopo due ventose giornate di giugno, ci ritroviamo soddisfatti in cima, al cospetto delle Torri del Vajolet. Sotto di noi un segno della nostra passione ed amicizia. Un filo di Arianna lungo sei piacevoli tiri. Roccia sempre bella, con un mix di difficoltà tradizionali e moderne.
Questa volta, per onorare la tradizione alpinistica che ci circonda, ricordare 40 anni di amicizia e dopo 20 anni dalla prima apertura assieme (la Starsky & Hutch alla Punta Serrauta in Marmolada), decidiamo di chiamare la via con i nostri nomi: la Giupponi-Larcher. Grazie Rolly e grazie montagne!
di Luca Giupponi
Giupponi ringrazia: La Sportiva - Mammut
Larcher ringrazia: La Sportiva - Montura - Petzl - Totem Cam