Due nuove vie d’arrampicata per Luca Giupponi e Markus Aufderklamm
Continua senza sosta l’esplorazione verticale di Luca Giupponi, fortissimo climber, direttore tecnico della nazionale italiana di arrampicata ed istruttore al Centro Addestramento alpino Polizia di Moena, che insieme a Markus Aufderklamm ha aperto due interessante vie di più tiri. La prima si trova a Cima Uomo nelle Dolomiti di Brenta Settentrionale e si chiama Via Dittatura Digitale, mentre Io Penso Positivo si trova alla Rupe di Santa Massenza in Valle del Sarca.
DITTATURA DIGITALE E IO PENSO POSITIVO di Luca Giupponi
Per parlare di questa via devo tornare molto indietro all’estate 2017. Nei mesi luglio e agosto avevamo aperto con Rolando Larcher Silverado, sempre qui in Brenta settentrionale in Valle della Roccia. Liberata la via in settembre, mi rimane ancora voglia di scoprire una nuova linea.
In una splendida giornata autunnale cammino in Val Madris osservando con il binocolo le varie torri, che costeggiano la ripida valle. Incuriosito dalla grande grotta alla base di una di queste torri, risalgo il prato ed entro nella grotta. Osservando a destra vedo una serie di placche lisce che salgono dritte sulla punta della torre che fa parte di Cima Uomo. Osservo con il binocolo, non vedo nessuna traccia e la roccia è super; la linea sembra interessante e l’ambiente è fantastico.
Con grande soddisfazione ho un nuovo progetto da inseguire. Poco dopo con l’amico Markus Aufderklamm, forte arrampicatore di San Felice, iniziamo il nuovo progetto dal basso. Parto con la curiosità a mille e dopo i primi metri in un diedro canale mi butto sulla placca, che risulta subito impegnativa. Dopo diversi tentativi e qualche volo risolvo un bel passaggio obbligatorio, che sarà il più impegnativo della via. La roccia è molto slavata, non ci sono appoggi netti ma tutti svasi e lisci, il che rende il tutto molto precario e impegnativo.
Markus parte a bomba sul secondo tiro strapiombante con liste e verticali da tirare e con un traverso a buchi e una placca in uscita. Bellissimo tiro, anche questo impegnativo. Lo stile di apertura è sempre il solito: progressione sempre in libera. I cliff vengono usati solamente a chiodare; ove possibile usiamo protezioni veloci, che verranno segnate nelle relazioni. Finisce così la prima giornata. Soddisfatti ci caliamo in una fredda aria autunnale, salutiamo la parete che ormai l’inverno è alle porte.
Nel 2018 tra gli impegni con la squadra e per le gare non riusciamo a continuare il progetto. Nel 2019 in due bellissime giornate finiamo la via e il 26 settembre sbuchiamo in cima alla torre. Restiamo ad osservare la bellezza del luogo e della via, guardiamo montagne e paesaggi che già conosciamo ma che non ci stuferemo mai di osservare, anzi andando avanti con l’età apprezzo ogni volta di più il privilegio di poter vivere momenti così. Il nome deriva dal fatto, che ci preoccupa non poco lo sviluppo di un controllo tecnologico delle nostre vite sempre più insistente.
Nel 2020 il nostro nome della via purtroppo trova sempre più conferma. Dopo le intense giornate in Paganella, finalmente l’11 settembre avvolti nella nebbia liberiamo al via. In cima compare il sole fra le nuvole. Un grande senso di felicità e soddisfazione per la nostra libertà ci circonda. Poco dopo la via è stata ripetuta da Rolando Larcher e Stefano Salvaterra, che è riuscito a salire la via a vista.
Per quanto riguarda Io Penso Positivo, in settembre 2020 ripetendo Figli del vento, la bella via di Alessandro Beber e Peter Moser alla Rupe di Santa Massenza, avevo visto a destra una possibile linea che superava il grande tetto. Breve ma estetica e spettacolare. Io Penso Positivo è stata aperta dal basso con Markus, in due giornate nell’ottobre 2020 e liberata il 30 ottobre.
Luca ringrazia: La Sportiva e Mammut
SCHEDA: Dittatura Digitale, Cima Uomo, Dolomiti di Brenta
SCHEDA: Io Penso Positivo, Rupe di Santa Massenza, Valle del Sarca