Dmitry Golovchenko disperso sul Gasherbrum IV, Sergey Nilov evacuato dal campo base
AGGIORNAMENTO 07/09/2023
La spedizione al Gasherbrum IV si è conclusa nel peggiore dei modi: il fortissimo alpinista russo Dmitry Golovchenko è dato per disperso e si ritiene che sia morto. Stava tentando l'inviolata cresta SE insieme a Sergey Nilov. Mountain.ru ha pubblicato questo breve e doloroso aggiornamento. È una perdita incommensurabile per il mondo dell'alpinismo
Gasherbrum IV. Sono in corso i lavori di ricerca
Amici, grazie a tutti per il vostro supporto e la pazienza.
Faremo sicuramente un report dettagliato, vi racconteremo cosa è successo sul Gasherbrum IV.
Per ora, un breve riassunto:
"Al momento non abbiamo dati precisi.
Non c'è una buona connessione e Sergey è ancora troppo debole per parlare.
C'è la conferma della morte di Dmitry Golovchenko e una posizione approssimativa.
Resta inteso che Sergei è sceso da solo.
La ricerca del corpo è resa complicata dalla quota (7000 m) e dalle condizioni meteorologiche avverse.
Questo è tutto quello che possiamo dire per ora.
I dettagli si avranno dopo il ritorno di Sergey.
Grazie ancora per il vostro sostegno."
Pubblicato il 06/09/2023
Dmitry Golovchenko risulta attualmente disperso sulle pendici del Gasherbrum IV. La splendida montagna di 7825 metri della catena del Baltoro Muztagh nel Karakorum in Pakistan è stata scalata per la prima volta il 6 agosto 1958 da Walter Bonatti e Carlo Mauri con una spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin.
Al momento mancano dettagli precisi, ma si sa che il fortissimo russo stava tentando l'immensa ed ancora inviolata cresta SE con il compagno di cordata abituale Sergey Nilov quando qualcosa è andato storto. Nilov ieri è riuscito a scendere da solo al campo base e poco tempo fa è stato trasportato in elicottero in ospedale a Skardu, dove gli è stato diagnosticato congelamenti di terzo grado.
Come accennato, i due avevano gli occhi puntati sulla formidabile cresta SE della "Montagna Lucente". Dopo aver raggiunto Skardu alla fine di luglio, assieme avevano raggiunto il campo base sul ghiacciaio del Baltoro il 5 agosto. Avevano subito iniziato a individuare una via attraverso la complicata icefall da loro descritta come "un vero labirinto con enormi seracchi". Il 18 agosto avevano iniziato la salita e, a causa del maltempo, erano saliti lentamente. Aggiornamenti flash venivano inviati tramite telefono satellitare e pubblicati quotidianamente dalla giornalista russa Anna Piunova su mountain.ru. Il 29 agosto gli alpinisti sembravano aver raggiunto un punto in cui la cresta finalmente si appiattiva ed erano riusciti a salire in conserva. Ancora più importante, riuscivano finalmente a vedere la headwall. Nonostante le difficoltà e l'altitudine - i due stavano scalando senza ossigeno supplementare - le cose sembravano andare relativamente bene, ma è a questo punto che gli aggiornamenti sono stati interrotti.
Tutto ciò che si sa attualmente è che dopo essere sceso con le proprie forze al campo base ieri, Nilov è stato trasportato in elicottero all'ospedale militare di Skardu, mentre per Golovchenko è in corso una missione di ricerca e salvataggio. Inutile dire che sono ore estremamente tese per tutti.
In passato Golovchenko e Nilov hanno realizzato insieme una serie di salite eccezionali, come la Muztagh Tower in Pakistan nel 2012 che è valsa loro il Piolet d'Or nel 2013, la Direttissima russa sulla parete nord del Thalay Sagar nell'Himalaya indiano in 2016, la parete est dello Jannu nel 2019 e la parete sud del Voennikh Topografov nel Tien Shan nel 2021.