Direttissima russa sulla parete nord del Thalay Sagar

A settembre 2016 gli alpinisti russi Dmitry Golovchenko, Dmitry Grigoriev e Sergey Nilov hanno aperto ‘Moveable Feast’, una difficile nuova via sulla parete nord del Thalay Sagar (6904m) nell' Himalaya indiano.
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Durante la prima salita di Moveable Feast, parete nord di Thalay Sagar (Dmitry Golovchenko, Dmitry Grigoriev, Sergey Nilov 09/2016)
Dmitry Golovchenko

In dieci giorni a metà settembre scorso Dmitry Golovchenko, Dmitry Grigoriev e Sergey Nilov hanno aperto una splendida direttissima sulla parete nord del Thalay Sagar nel Garwahl Himalaya, India. La nuova via sale una linea sull'enorme contrafforte a sinistra dell'evidente couloir centrale, a destra della via 'One Way Ticket' aperta nel 2003 dai francesi Stéphane Benoist e Patrice Glairon-Rappaz. Nella parte superiore la nuova via incrocia 'Attraverso lo specchio', il bel tentativo sulla cresta NE effettuato nel 1994 dagli italiani Enrico Rosso, Giancarlo Ruffino e Alessandro Vanet e anche la via Polacca - Norvegese salita nel 1983 da Andrez Czok, Hans-Christian Doeseth, Frode Guidal, Havard Nesheim e Janusz Skorek.

Golovchenko, Grigoriev e Nilov hanno iniziato la loro 'Moveable Feast' il 9 settembre e, in una notevole salita senza mai scendere al campo base, hanno raggiunto la vetta il 17 settembre. Sono poi scesi lungo la via originale della montagna, aperta nel 1979 da Roy Kligfield, John Thackray e Pete Thexton, e sono rientrati al campo base il 19 settembre. I russi sono saliti senza portaledge, affermando che così avevano "una sorta di sfida maggiore". Il grado complessivo dei 1400m di via si attesta sul 6B (il più difficile della scala russa), oppure ED2 che si scompone in M7, WI5, 5c in arrampicata libera e A3 in arrampicata artificiale. È interessante notare che la nuova via sia nata quasi per caso: i tre avevano inizialmente progettato una salita in Nepal, ma per problemi burocratici sono stati costretti a cercare una soluzione alternativa.

Su www.mountain.ru Golovchenko ha raccontato: " La nostra via parte da un crepaccio, salendo tra ghiaccio e roccia. I primi 500-600 metri salgono un ripido pendio di ghiaccio e neve. Poi si arriva al primo bastione di roccia verticale, ricoperto di fessure tutte piene di ghiaccio. A questo punto ci sono voluti 2 giorni per salire 200 metri. A causa delle condizioni del vento e del meteo anche le sezioni verticali erano ricoperte di neve e ghiaccio. E se vedevamo roccia, molto probabilmente significava che era erta e liscia. Più in alto, è iniziata la sezione di misto, una barriera di roccia di 70-80° alta 300-400m. Ad un certo punto abbiamo piantato la nostra tenda su una cengia (abbiamo dovuto scavare il ghiaccio per costruirla), sotto uno strapiombo dove abbiamo trovato del materiale: corde e alcuni attrezzi per l’arrampicata in artificiale. Crediamo che il materiale sia stato lasciato dalla spedizione italiana del 1994. Un tiro porta poi all’ultima sezione di roccia: roccia nera, piuttosto friabile e oltre la verticale (circa 110°). Abbiamo cercato di aggirarla, senza successo e alla fine abbiamo deciso di salirla direttamene verso l'alto. Dopo questo bastione inizia la sezione finale con un pendio di neve che porta direttamente in vetta. Qui abbiamo scattato alcune foto e poi abbiamo trovato delle corde fisse indiane che abbiamo utilizzato per la discesa."

Golovchenko, Grigoriev e Nilov formano una cordata fissa dal 2013, lo stesso anno in cui a Golovchenko e Nilov è stato assegnato uno dei sei Piolet d'or per la loro salita del Muztagh Tower (7.284 m) in Pakistan.

DETTAGLI TECNICI DELLA VIA
Thalay Sagar (6904m), "Moveable feast", parete nord
Lunghezza: 1400 m
Dislivello: 1200 m
Inclinazione media: 62°
Inclinazione media della parete: 71°
Misto: fino a M7
Ghiaccio: WI5
In libera: F5c
Artificiale (5 tiri in totale): da A1 a A3
Grado russo: 6b
Grado alpinistico: ED2
Partenza: 09.09.2016
Cima: 17.09.2016
Camp Base: mezzanotte da 18/09/2016 a 19/09/2016
Discesa: via classica salita nel 1979


Note:
www
www.mountain.ru



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