Home To Rosa: un trekking attorno al Monte Rosa all’insegna di sostenibilità, slow traveling ed avventura a km0.
Troppo spesso la parola avventura viene associata all’altrove: vediamo i grandi atleti ed esploratori prendere aerei verso gli angoli più remoti della terra, per vivere laggiù delle avventure. Ore di aereo, migliaia di Km, tantissimi aiuti tecnologici, per iniziare l’epica impresa da qualche anonimo aeroporto lontano. Vi è però una nuova tendenza, un ritorno alle origini: la riscoperta dei territori che ci circondano. Tanti atleti in questo periodo di spostamenti limitati si stanno facendo notare per delle avventure più domestiche.
Luca Fontana, fotografo e divulgatore alpino, è uno dei fondatori del progetto Allontanare le Montagne, ovvero l’auto-imporsi delle regole di approccio alla montagna, iniziando l’avventura dalla porta di casa al posto che dal posteggio a fondovalle, senza usare impianti di risalita o altri aiuti esterni, per rispettare al massimo i fragili territori alpini, troppo spesso ridotti ad un parco giochi.
Luca è già balzato agli onori della cronaca lo scorso gennaio per l’iniziativa Your Path Is To Nowhere, l’attraversata alpina in autosufficienza verso Davos, col fine di portare l’emergenza climatica all’attenzione dei potenti riuniti al World Economic Forum. Luca e la sua compagna Anne-Kathrin Melis hanno quindi deciso di applicare questa filosofia per una nuova spedizione in questo agosto 2020, in una meta ben più vicina dei luoghi lontani esplorati negli anni passati: il Tour del Monte Rosa, partendo però a piedi dalla porta di casa.
Il Tour del Monte Rosa (TMR) è uno dei trekking più impegnativi d’Europa: compie un percorso ad anello intorno al più ampio massiccio delle Alpi, per un totale di 170km e 14.000m di dislivello. Il protagonista del giro è senza dubbio il Monte Rosa (4633m), seconda vetta più alta della catena alpina, che Luca descrive in questo modo:
"Fin da bambino ho potuto ammirare il Monte Rosa dalla pianura. E’ da sempre una delle mie montagne guida, ammantato di bianco, colorato all’alba. Le persone attorno a me lo vivono come un altrove, colmando la distanza che ci separa dal suo fondovalle in automobile. Ho sempre sognato di raggiungerlo a piedi, assaporando ogni singolo passo verso le sue cime di ghiaccio."
E’ con questo spirito che venerdì 14 agosto Anne e Luca sono partiti da Colazza (No), colmando a piedi la distanza che li separa dal Tour del Monte Rosa. Un avvicinamento di 70km e 6000m di dislivello, fermandosi a dormire in tenda, prima nelle faggete prealpine, risalendo poi la Val Strona e la Val Antrona fino al Passo di Saas. Dal passo sono scesi nella valle di Saas Fee, ricongiungendosi al percorso classico del Tour del Monte Rosa, che prevedono di compiere in una decina di giorni, senza l'utilizzo di impianti di risalita e dormendo in tenda. L’arrivo è previsto a Macugnaga per il 30 agosto.
Anne descrive così il loro approccio al trekking: "Sarà un’esperienza stupenda, potremo godere di panorami bellissimi, senza alcuna fretta e rispettando al massimo i nostri tempi. La tenda ormai è il mio modo preferito di viaggiare, perché permette di adattarmi al territorio. Non sarà il raggiungimento di un obiettivo o di una meta, non sarà la ricerca di un record, alla fine potremmo addirittura non arrivare mai a Macugnaga. La cosa più importante sarà vivere ogni singolo passo sul percorso."
Sulla loro strada potranno constatare lo stato dei ghiacciai, minacciati dal cambiamento climatico, ed il fortissimo impatto sul territorio dei numerosi resort turistici. Porteranno quindi una proposta: un modo di viaggiare più semplice ma molto avventuroso e divertente, con un impatto praticamente nullo sul fragile ambiente Alpino.
Il Monte Rosa, per la prima volta. Km 114 di 250