Simon Lorenzi e Soudain seul, il suo boulder di 9A a Fontainebleau in Francia
La settimana scorsa il climber belga Simon Lorenzi ha salito per primo la tanto attesa partenza da seduto del boulder The Big Island a Fontainebleau in Francia, completando uno dei progetti più famosi della foresta. La linea ora prende il nome di Soudain seul ed è stata gradata 9A, dopo Burden of Dreams di Nalle Hukkataival del 2016, è solo il secondo boulder al mondo con questa enorme difficoltà. Ovviamente, in attesa di conferme per il grado, il tutto è molto, molto bello.
Simon complimenti! Hai chiuso uno dei più famosi progetti della foresta!
Grazie. Si sa di questo blocco da anni. È stato scalato per la prima volta da Dave Graham nel 2008 come The Island 8C. Due anni più tardi Vincent Pochon ha liberato The Big Island 8C che ha aggiunto due piccoli movimenti ed una partenza a mio parere da una posizione più logica. A causa della incredibile bellezza della linea e del fatto che si trova nella splendida foresta di Fontainebleau, questo masso è diventato rapidamente uno dei più famosi al mondo.
Hai ripetuto Big Island in ottobre, in soli due giorni!
Onestamente quelli sono stati forse i migliori due giorni di arrampicata della mia vita. Il masso è perfetto e si adatta perfettamente al mio stile. Quando sono arrivato lì per la prima volta ero così eccitato e felice di poter finalmente provare quella linea da sogno che non mi sono riposato per più di 1 minuto fino a quando non ho capito tutti i movimenti, il che in realtà era piuttosto difficile perché dovevo trovare una nuova "methode" per il passo chiave. Dopodiché l'ho quasi fatto al secondo tentativo, ma ho iniziato a stancarmi sempre di più dopo averlo provato tutto il giorno, tra me e me speravo infatti di farlo in giornata. Purtroppo quel giorno ero troppo stanco. Quando sono tornato il giorno successivo i miei muscoli erano ancora doloranti ma fortunatamente l'ho fatto al quarto tentativo.
E quella nuova sequenza allora?
Invece di fare il grande allungo con la mano destra, metto il tallone sinistro molto alto e poi incrocio con la mano sinistra alla presa che di solito viene usata con la destra. Quindi accoppio per andare alla tacca. Con questa nuova sequenza l'ho chiuso molto più velocemente del previsto. Un mio sogno assoluto si è avverato quel giorno e, allo stesso tempo, ne è nato improvvisamente uno ancora più grande.
Ma fino a quel momento quali erano i tuoi blocchi più difficili?
Il boulder più difficile che avevo fatto prima era stato Dreamtime a Cresciano nel 2018. Mi ci sono volute due veloci giornate. La mia migliore performance a Fontainebleau invece, prima di Soudain seul (Big island assis), è stata salire in stile flash l'8B L'Insoutenable Légèreté de l'être. Devo aggiungere che tentare di salire al primo colpo un boulder è uno dei miei giochi preferiti, perché è difficile ma davvero di grande soddisfazione!
Non fai soltanto boulder però. Sappiamo che avevi scelto una bella via sportiva come tuo primo 9a…
Sì certo! Il Frankenjura è forse la zona dove amo di più arrampicare con la corda e sicuramente il luogo in cui ho scalato di più in assoluto. Lì ho fatto il mio primo 8b e anche il mio primo 8b+, Stone love, che fino a pochi giorni fa è stata la mia salita più memorabile. Nell'autunno 2015 ho ripetuto l’8c di Wallstreet di Wolfgang Güllich dopo pochi giorni di tentativi, ed è così che ho deciso di dare un'occhiata ad Action Directe, conosciuta come primo 9a al mondo. Volevo davvero che questo fosse il mio primo 9a, per tutto quello che rappresenta. E mi ci sono voluti 11 giorni di lavoro in totale. Il Frankenjura è sicuramente una delle migliori zone al mondo per vie sportive brevi su un calcare incredibile!
E le gare? Qualche anno fa eri campione del mondo della tua categoria
Le competizioni sono ciò per cui mi alleno da anni ormai. Ma sembra che il mio allenamento stia dando più frutti all'aperto che sulla plastica! Sì, il mio miglior risultato è stato nel 2016, quando ho vinto il Campionato Mondiale Giovanile Lead. Nel 2017 invece mi sono piazzato 10° alla tappa della Coppa del Mondo di Kranj e da allora non sono riuscito a fare di meglio. Ma non vedo l'ora che ritornino le competizioni e quest'anno mi piacerebbe qualificarmi ad una finale della Coppa del Mondo. E mi allenerò anche duramente per qualificarmi per le Olimpiadi del 2024.
Allora ritornando al presente e alla partenza da seduto di Soudain seul: cosa lo rende così difficile?
La prima parte è già stata fatta in precedenza da alcune persone. È difficile perché è complicata e dipende dalle condizioni, molto di più della seconda parte. Ci sono alcuni rovesci molto fisici ed alcuni movimenti che impegnano molto la tensione del corpo. Questo ovviamente ti stanca prima. Il problema era che stavo spendendo troppe energie sulla sit start ma anche che non riuscivo ad ogni tentativo a fare quella prima parte. A volte mi sono avvicinato al top ma ero assolutamente esausto, senza alcuna chance di fare gli ultimi 3 movimenti. La chiave del successo è stata scoprire piccolissimi micro aggiustamenti per risparmiare energia e diventare più fluido sui movimenti iniziali.
Hai anche usato un libro sotto una ginocchiera
Sì, la mia gamba è troppo corta per l’incastro di ginocchio più importante, quindi ho messo un piccolo libro sotto la ginocchiera. E ho dovuto indossare scarpette da arrampicata "rigide" perché le scarpe morbide si piegavano troppo, il che significava che tutta la pressione sul ginocchio andava persa. Per una persona della mia altezza, ogni centimetro era importante su questo incastro!
Infine hai suggerito 9A... Questo è un numero molto, molto grande Simon!
Sì, dare il grado non è stato facile per me perché non ho esperienza a questo livello. Volevo proporre la difficoltà più giusta ma è difficile sapere realmente quando non si hanno confronti. Era importante per me suggerire un grado in cui credo onestamente, non uno che avrebbe magari posto avere un impatto maggiore con i media per esempio. Non vedo l'ora di vedere qualcun altro chiuderlo e sentire il suo punto di vista!
Adesso come ti senti? A prescindere dal grado, chiudere un blocco così bello nella culla del bouldering dev’essere qualcosa di speciale!
Sono così felice di aver raggiunto un obiettivo che non avrei mai creduto possibile pochi anni fa. E di sicuro ora mi è venuta fame per fare di più! Chiudere un blocco così storico il giorno prima del mio compleanno è il regalo più bello che abbia mai ricevuto!
Lorenzi ringrazia: SCARPA, Petzl, Adeps, Patagonia, gillescharlier.com