Trento Film Festival day 7: tra boschi e libri, alla scoperta del mondo

Trento Film Festival day 7: giovedì 4 maggio Violante Placido presenterà l’immersivo reading teatrale 'Più nei boschi che nei libri'. Attraverso i libri si riscoprirà la storica figura di Giovanna Zangrandi, donna della Resistenza e autrice, mentre alla SOSAT verrà assegnato il Chiodo d’oro, nella tradizionale premiazione di 'Cordate del futuro'.
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Trento Film Festival 2023
Michele Purin

DAY 7 IN PILLOLE
- Durante la serata evento alla Sala della Filarmonica, Violante Placido presenterà l’immersivo reading teatrale "Più nei boschi che nei libri" mentre, nel pomeriggio, la Fondazione Dolomiti Unesco presenterà un nuovo strumento per conoscere il territorio e comprendere il Pianeta in cui viviamo.
Per il programma cinema, si segnala il film in concorso "Shangri-La. Paradise Under Construction" di Mirka Duyn e Nina Spiering e le proiezioni speciali in collaborazione con Montura "Ripartire da zero" di Marco Busacca e "Il sentiero invisibile" di Pietro Bagnara.
- Nel pomeriggio, spazio ai libri con le presentazioni di "Il duca" di Matteo Melchiorre, "Montagna si scrive in stampatello" di Davide Longo, "Gl’imprudenti" di Silvio Agostini e "Futurismo" di Michil Costa, vincitore della sezione Ricerca e ambiente del Premio ITAS 2023.
- Attraverso i libri si riscoprirà anche la storica figura di Giovanna Zangrandi, donna della Resistenza e autrice, mentre alla SOSAT verrà assegnato il Chiodo d’oro, nella tradizionale premiazione di "Cordate del futuro".


Ad inaugurare la settima giornata del Trento Film Festival, alle 10.30, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, sarà Carlo Mamberto con l’incontro Viaggia con Carlo… viaggia in Etiopia.

Alle 10.30, sempre in Piazza Duomo ma stavolta al Caffè scientifico di Radio Dolomiti, Maria Bertolini dell’Ufficio programmi per il pubblico del MUSE racconterà Immersi nei paesaggi sonori, un approccio al paesaggio che favorisce l’esperienza percettiva e sensoriale: saper ascoltare ed interpretare i suoni dei luoghi permette infatti di educare all’ambiente, al paesaggio e alla sostenibilità, oltre che al concetto di identità, di limite e di cura.

A mezzogiorno, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, il quotidiano appuntamento con la rubrica Cosa vedo oggi? in cui il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant e i registi ospiti guideranno il pubblico alla scoperta delle proiezioni della giornata.

Alle 16, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, la presentazione de Il duca, ultimo libro di Matteo Melchiorre, edito da Einaudi. Un romanzo sulla furia del potere, le leggi della natura e la libertà individuale, a partire dalla storia dell’ultimo erede di una dinastia decaduta.

Alle 16.30, negli spazi T4Future in Piazza Fiera, Davide Longo presenterà invece Montagna si scrive in stampatello, edito da CAI e Salani: la storia di una madre "diversa" e di un figlio curioso, partiti insieme per una gita di cinque giorni in Dolomiti.

Appuntamento poi alle 17 in sala conferenze del MUSE, dove il professore di geologia presso l’università di Ferrara Piero Gianolla, il direttore del MUSE Michele Lanzinger e la geologa del Parco naturale Adamello Brenta Vajolet Masé dialogheranno su Il patrimonio mondiale e la geologia della meraviglia. Un evento a cura di Fondazione Dolomiti Unesco, che intende presentare il Dolomites World Heritage Geotrail, un nuovo strumento digitale per esplorare dal punto di vista storico e scientifico le Dolomiti del passato, al fine di conoscerne meglio il presente.

Sempre alle 17, ma presso la Casa della SAT in via Manci, la presentazione del libro Gl’imprudenti di Silvio Agostini, edito da La Grafica. Si tratta di un affresco della prima metà del Novecento trentino, con particolare attenzione al mondo dell'alpinismo. Al centro, la famiglia Agostini e le sue vicissitudini fra prima e seconda guerra mondiale.

Alle 17, negli spazi del Salotto letterario di MontagnaLibri, la presentazione del libro vincitore della sezione Ricerca e ambiente del Premio ITAS 2023: Futurismo di Michil Costa, edito da Raetia. L’autore, oltre che albergatore, ambientalista e uomo di cultura, invoca fra le sue pagine un nuovo senso del fare turismo, contro l’industrializzazione massiva dell’economia turistica.

Sempre alle 17.30, ma in Piazza Cesare Battisti, l’opportunità di provare un Massaggio con le campane tibetane, pratica antica, armonica e vibrazionale, dai molteplici benefici psicofisici.

Palazzo Roccabruna sarà teatro, alle 18, di Giovanna Zangrandi: una donna da ri-scoprire attraverso i suoi libri. Durante l’evento, la curatrice dell’archivio Zangrandi Roberta Fornasier e la giornalista Camilla Valletti rileggeranno dei brani da "Il campo rosso" e "I giorni veri" dell’autrice bolognese, dallo sguardo sensibile e vivace insieme: due titoli che ci portano alla scoperta di una donna della Resistenza, oltre che protagonista della letteratura di montagna.

Sempre alle 18, nella sede della SOSAT, appuntamento con Cordate del futuro: la tradizionale assegnazione del "Chiodo d’oro" all’alpinista trentino portatore di quei principi che sono stati alla base della nascita della SOSAT.

Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi, alle 19 in Piazza Battisti, Marco Colli della Libreria Alpe Colle/Alpi Lepontine e lo scrittore Matteo Melchiorre dialogheranno sul tema Nuovi abitanti per le terre alte: staccarsi dal caos per ritrovare una dimensione più umana. Al fenomeno dello spopolamento della montagna sembra fare recentemente da contraltare quello dei nuovi abitanti delle terre alte: giovani e meno giovani che per scelta culturale, di vita e filosofica hanno scelto di abbandonare città sempre più calde, trafficate e caotiche per recuperare una dimensione diversa.

Sempre alle 19, ma a Palazzo Roccabruna, il Rifugio Val D’Ambiez "Silvio Agostini" proporrà durante l’evento La cucina di montagna alcuni piatti tipici della tradizione montana.

Al teatro Sanbapolis, dalle 20.30, la replica dello spettacolo The Mountain, a cura della compagnia Agrupación Señor Serrano, per la regia di Alex Serrano, Pau Palacios e Ferran Dordal: una pièce che gioca sull’immagine ampiamente diffusa dello scalare una montagna come simbolo del superamento di ostacoli e difficoltà apparentemente insormontabili.

Infine, la serata evento alla Sala della Filarmonica: Più nei boschi che nei libri, in programma dalle 21: un reading teatrale a cura di Raffaello Fusaro con musiche dal vivo, in cui l’attrice Violante Placido ci accompagnerà fra natura, foreste, l’aria limpida delle montagne e l’ecologia del pensiero prima che delle abitudini.

Highlights | Programma cinema. Una selezione delle proiezioni in programma nella settima giornata di Festival.

In Concorso, segnaliamo Shangri-La, Paradise Under Construction di Mirka Duyn e Nina Spiering (Multisala Modena, Sala 3, ore 21.15). I due registi, indagano la leggenda dell’inaccessibile località himalayana del celebre romanzo Orizzonte perduto (James Hilton, 1933), e dell’omonimo film di Frank Capra del 1937, andando alla scoperta della località cinese che sostiene di esserne l’ispirazione.

Per la sezione Anteprime, sarà invece la volta di Heights and Depths di Sandor Csoma (Supercinema Vittoria, ore 21), il lungometraggio ungherese in anteprima internazionale ispirato alla storia vera del grande alpinista Zsolt Erőss, disperso nel 2013 sul Kangchenjunga, che era riuscito a salire in vetta malgrado la protesi alla gamba destra, persa tre anni prima in un incidente di montagna. L’intera vicenda è narrata dal punto di vista della moglie Hilda Sterczer, anche lei alpinista, costretta a seguire impotente il destino del marito a migliaia di chilometri di distanza.

Per la sezione Terre Alte, è in programma Heimaland di Dorus Masure e Ischa Clissen (Multisala Modena, Sala 2, ore 21.30), film in cui gli abitanti del villaggio islandese di Vík í Myrdal raccontano il proprio rapporto mistico con Katla, il vulcano che incombe sulle loro teste e che fa anche la fortuna turistica della zona. Sempre per Terre alte, verrà presentato anche Mountains and heaven in between di Dmytro Hreshko (Multisala Modena, Sala 2, ore 19.15), secondo film ucraino in selezione dopo Plai. A mountain Path di Eva Dzhyshyashvili, presentato in concorso e in replica oggi (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.30). Il documentario di Hreshko segue i paramedici dell’unica ambulanza disponibile in una desolata vallata dei Carpazi, alle prese con la prima ondata di Covid e la diffidenza degli abitanti.

Per la sezione Orizzonti vicini, verrà proiettato Dodici di noi di Federico Scienza e Manuela Boezio (Multisala Modena, Sala 2, ore 17): un attualissimo e illuminante ritratto del territorio a sud del Brennero, dove da sempre si sono scontrate le identità italiana e tedesca, e che oggi vede una sorprendente corposa presenza di immigrati in cerca di integrazione.

Per la sezione Proiezioni speciali, due documentari presentati in collaborazione con Montura: Ripartire da zero di Marco Busacca con Omar Oprandi e Il sentiero invisibile di Pietro Bagnara (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45). Il primo racconta la sfida della guida alpina Omar Oprandi che, dopo due interventi all’anca, decide di partire da Drena (in Trentino) in bicicletta, raggiungendo poi la cima del Monte Bianco con gli sci d’alpinismo. Il secondo film, invece, racconta di come la frequentazione della montagna possa integrarsi a percorsi di recupero, come quelli contro la tossicodipendenza.

Per la sezione Sestogrado, segnaliamo Esplendor de los días venideros dell’argentino Miguel Zeballos (Multisala Modena, Sala 1, ore 21.15), un affascinante esercizio fra immagine e poesia sullo sfondo dei paesaggi andini.

Infine, per la sezione Destinazione… Etiopia, verrà proiettato Negus (Multisala Modena, Sala 1, ore 18.45), il saggio-performance diretto dal duo artistico italiano Invernomuto, che esplora la convergenza di storia, mito e magia attraverso le complesse e conflittuali eredità dell'ultimo imperatore dell'Etiopia, Haile Selasie, fra Italia, Etiopia e Jamaica.

Programma completo su www.trentofestival.it




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