Simone Moro: venerdì a Campitello di Fassa per Scrittura Festival sulle Dolomiti
"Devo perché posso. La mia via per la felicità oltre le montagne". È questo il titolo del libro, scritto da Simone Moro insieme a Marianna Zanatta ed edito da Rizzoli, nel quale l’alpinista bergamasco attraverso una serie di episodi inediti tratti dalle sue 54 spedizioni mette a fuoco quale sono i punti cardini della sua vita e della proprio felicità. E’ proprio di questo, insieme alle innumerevoli sofferenze, dubbi ma anche gioie sconfinate che Moro parlerà il prossimo 20 luglio a Campitello di Fassa, presso la struttura d’arrampicata ADEL che l’anno scorso aveva ospitato il grande Campionato Europeo di Arrampicata Sportiva.
L’incontro è organizzato in occasione del Scrittura Festival delle Dolomiti e conoscendo il 50enne alpinista bergamasco, che ha al suo attivo otto quattordicimila di cui quattro in prima invernale (Shisha Pangma nel 2005, Makalu nel 2009, Gasherbrum II nel 2011 e Nanga Parbat nel 2016), la serata sarà una di quelle da non perdere.
Devo perché posso.
La mia via per la felicità oltre le montagne
"Scalo le montagne perché mi rende felice." Chiunque senta parlare Simone Moro – alle conferenze sulle sue imprese in montagna, nei discorsi ispirazionali che tiene per le aziende, in una qualsiasi chiacchierata spontanea – rimane affascinato e ricava una sensazione di benessere. Perché? Il segreto è la felicità. Eppure, nella sua vita Simone non si è certo sottratto alla fatica con le 54 imprese alpinistiche che ha portato a termine sulle vette più impegnative e insidiose del pianeta. Né si è risparmiato il disagio, esponendosi nelle invernali alle temperature più basse della Terra. Allo stesso tempo ha conosciuto più volte la rinuncia quando è dovuto rientrare al campo base per le avverse condizioni meteo e soprattutto ha provato la sofferenza per la perdita di amici carissimi in incidenti alpinistici.Ma la felicità nasce da un sogno e dalla forza e dalla determinazione con cui tentiamo di realizzarlo giorno dopo giorno, per tutta la nostra vita. Per costruircelo, possiamo cominciare identificando i nostri miti – quelli che per Simone, fra gli altri, sono stati Reinhold Messner, Riccardo Cassin e Walter Bonatti – per poi sceglierci dei maestri – per lui, il Camòs e Anatoli Boukreev – che ci aiutino a farci la nostra cassetta degli attrezzi e a trovare i mezzi. Poi è bene che ci cerchiamo degli alleati, individuandoli tra le nostre stesse risorse personali (le proprie doti, i punti di forza) e nelle persone in carne e ossa che possono sostenerci (fra gli altri, per Simone, Marianna Zanatta, sua collaboratrice da sempre e coautrice di questo libro). Infine, dobbiamo mettere in conto anche l’errore e il tradimento, la paura e il sacrificio.Ma il risultato di tutto questo è la felicità. Ricco di episodi inediti dalle imprese alpinistiche di Simone Moro e trascinante come tutti i suoi racconti di esperienze in alta quota, Devo perché posso è una lettura utilissima e fortificante per chiunque di noi, anche se non muoviamo nemmeno un passo in montagna. Ma, come tutti, cerchiamo la felicità nei nostri sogni quotidiani.