Gasherbrum II storica prima invernale: è vetta per Moro, Urubko e Richards!

Alle 11,28 (ore locale) di oggi Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards hanno raggiunto la vetta del Gasherbrum II. E' la prima salita invernale della 13a montagna più alta della terra. Una salita storica che segna anche la prima invernale su uno dei 5 Ottomila del Pakistan.
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Cory Richards, Simone Moro, Denis Urubko, al CB del Gasherbrum II d'inverno
arch. S. Moro, D. Urubko
La notizia è appena arrivata con una telefonata di Simone Moro alla moglie Barbara. Ed era un Simone giustamente contentissimo e “leggero come una piuma”. Al momento della telefonata i tre alpinisti stavano compiendo a ritroso la traversata sotto la piramide sommitale per raggiungere il Campo 3, a quota 6900m, da dove sono partiti verso le tre della scorsa notte. Nella breve conversazione satellitare Simone Moro ha detto che la salita è stata “durissima”. E, cosa più importante, che stanno tutti bene e sono (ovviamente) felici.

Hanno di che esserlo: la cima (velocissima) è arrivata dopo 22 giorni dal loro arrivo al Campo Base con una spedizione leggerissima: erano in tre alpinisti e in tre sono arrivati in cima! Meglio di così era difficile.

Per Simone Moro questa è la terza prima salita invernale di un Ottomila. E va detto che 3 prime invernali sono un record assoluto che l'alpinista bergamasco condivide con il grandissimo polacco Krzysztof Wielicki (Everest, Kangchenjunga, Lhotse) e l'altro mitico polacco Jerzy Kukuczka (Kanchenjunga, Dhaulagiri e Annapurna a cui si aggiunge la seconda salita invernale del Cho Oyu).

Il terzo successo di Moro, nella terribile stagione fredda degli Ottomila, arriva dopo lo Shisha Pangma (salito nell'inverno 2005 con il polacco Piotr Morawski) e il Makalu del 2009 con il compagno di sempre il fortissimo kazako Denis Urubko che così, oltre ad aver salito tutti i 14 Ottomila, con questo GII vanta anche 2 prime invernali.

Per lo statunitense Cory Richards questo è il primo Ottomila in inverno, mentre il suo solo 8000 nella stagione regolare, il Lhotse, l'ha salito la scorsa primavera (con l'ossigeno). Questa invernale dunque è un grandissimo risultato che alla vigilia poteva sembrare insperato per lui, anche perché non era scontato che avrebbe saputo adattarsi al passo di due veri strong man come Moro e Urubko.

In questo momento Moro, Urubko e Richards stanno affrontando la parte più delicata della loro avventura: la discesa. Perché, come sempre, tutto si concluderà al Campo Base. Li aspettiamo!

AGGIORNAMENTO 3/02/2011: dopo la vetta, Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards sono al Campo 1

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