Seb Berthe grande salita di El Niño su El Capitan in Yosemite
Dopo aver investito più di due mesi sulla Dawn Wall su El Capitan e poi aver finalmente abbandonato il tentativo a metà aprile, il belga Sébastien Berthe sta facendo di tutto per sfruttare al massimo il tempo che gli rimane nella Yosemite Valley, effettuando una serie di ripetizioni degne di nota.
Come riportato, il 28enne ha ripetuto Golden Gate in nove giorni con Soline Kentzel e adesso, assicurato sempre da Kentzel, ha ripetuto in grande velocità un altro pezzo da novanta firmato Huber, El Niño. Situata sulla parete sud-est. questa via di 30 tiri affronta la sezione più ripida di El Capitan e segue gran parte della famosa North America Wall di Yvon Chouinard, Tom Frost, Chuck Pratt, Royal Robbins 1964.
Nel 1998 i fratelli tedeschi Alexander Huber e Thomas Huber avevano trovato alcune varianti, portando le difficoltà fino a 5.13c. All'epoca era stata necessaria una breve doppia sul 13° tiro per raggirare una sezione di granito di otto metri completamente liscia, e questo tratto di A0 è stato evitato all'inizio del 2017 da Sonnie Trotter e Alex Honnold che hanno individuato una variante in libera di 3 tiri. Chiamata Pineapple Express, questa variante finalemente completamente in libera di El Niño è stata scalata in giornata da Trotter nell'autunno 2018, assicurato da Tommy Caldwell.
Al momento della salita del canadese avevamo scritto "Il tempo dirà quale variante diventerà lo standard futuro" e a giudicare dalle recenti ripetizioni, inclusa quella attuale di Berthe, sembra proprio che la variante Pineapple Express stia diventando la scelta prediletta.
Berthe e Kentzel sono partiti alle 6:00 e hanno raggiunto la cima, dopo circa 17 ore di arrampicata non-stop, alle 22:50. L'ambizioso obiettivo del 28enne era quello di salire a-vista o in stile flash l'intera via e ci è quasi riuscito, realizzando quella che per certi versi può essere inquadrata come uno dei migliori tentativi a-vista finora su El Capitan.
Scalando senza problemi, Berthe ha salito a-vista tutti i tiri, compresi i primi cinque difficili 5.13, fino al boulderoso tiro 23, chiamato Eismeer. S tratta dell'ultimo tiro difficile della via e offre due varianti: l'Eismeer originale o, salendo verso sinistra, la Lucy is a Labrador variante che, sebbene più facile, è spesso bagnata. Berthe ha scelto la linea originale ed è caduto sul boulder, poi dopo alcuni tentativi l'ha salito in libera. Per un soffio quindi non è riuscito nella salita senza mai cadere e, ancora con del tempo a disposizione, ha deciso di provare la variante Lucy is a Labrador ma anche qui è caduto, causa prese bagnate. A questo punto è tornato sulla linea originale ed è salito fino in cima. Come al solito, la salita in libera e dal basso di Berthe deve essere vista nel suo contesto più ampio: aveva raggiunto l'America all'inizio di quest'anno in barca a vela e tornerà in Europa a giugno, nuovamente in barca a vela.
Questa ovviamente non è la prima volta che El Niño viene tentata a-vista. L'australiano Lee Cossey aveva salito onsight o in stile flash tutto tranne tre tiri durante un periodo di sei giorni nel 2007, l'austriaco Hansjörg Auer nel 2008 aveva salito a-vista tutti i tiri tranne quattro, mentre già nel lontano 2003 Yuji Hirayama era caduto soltanto due volte durante una salita durata 4 giorni. Il tentativo del giapponese era arrivato subito dopo il tentativo a-vista su Golden Gate, fallito per un soffio, e dopo una performance forse ancora più impressionante, ovvero il suo tentativo di salire a-vista la Salathé Wall nel 1997, portata a termine dopo 38 ore di arrampicata in libera e con soltanto tre cadute su tutta la via.
Link: Petzl, SCARPA