Seb Berthe abbandona il tentativo sulla Dawn Wall di El Capitan

Il climber belga Sébastien Berthe ha abbandonato il suo tentativo di salire in libera Dawn Wall su El Capitan in Yosemite, USA. Liberata da Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson e ripetuta soltanto da Adam Ondra, è conosciuta come la big wall più difficile del mondo.
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Seb Berthe tenta la Dawn Wall su El Capitan, Yosemite, primavera 2022
Sébastien Berthe archive

La scorsa settimana l’esperto climber belga Sébastien Berthe ha abbandonato il suo tentativo di salire in libera la Dawn Wall, la big wall più difficile al mondo situata sulla parete sud-est di El Capitan in Yosemite, USA. Liberata da Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson in 19 giorni dal 27 dicembre 2014 al 14 gennaio 2015, questa linea di 1000 metri era stata ripetuta in maniera alquanto impressionante un anno dopo da Adam Ondra, dal 14 al 21 novembre 2016. La via di 32 tiri non è stata ripetuto da allora nonostante i tentativi di alcuni dei migliori climber del mondo, tra cui Nalle Hukkataival nel 2020 e, adesso, da Berthe.

Seb Berthe ha iniziato a provare la linea all'inizio di gennaio con l’amico belga Siebe Vanhee e la cordata si è subito resa conto che la via era di uno spessore del tutto diverso rispetto a tutte le loro precedenti esperienze. Per avere un’ìdea dell’impegno globale, il team è sbucato in cima il 28 gennaio e ha lavorato a lungo i tiri chiave. Vanhee è dovuto tornare in Europa prima che fossero pronti per il tentativo serio, quindi Berthe ha continuato a lavorare i tiri, investendo un totale di due mesi per mettere a punto e ottimizzare la sequenze. È poi partito su quello che sarebbe diventato un tentativo tenace di 23 giorni, 16 dei quali spesi a tentare il traverso, altamente tecnico e gradato 9a, del 14° tiro. Questo protegge la sezione chiave della via, ben tre tiri di 9a, 9a e 8c+ una dopo l’altro.

Nonostante fosse fiduciosi per la libera, Berthe ha dovuto lottare fin dall'inizio. Ha rotto una presa sulla sequenza chiave del terzo tiro e ha impiegato 4 tentativi per superarla, poi si è riposato il giorno successivo a causa della pioggia. Nella settimana successiva è lentamente salito fino al 14° tiro che ha raggiunto il nono giorno e, dopo aver riposato un altro giorno nel suo portaledge, il giorno 11 ha finalmente trovato la sequenza giusta per il boulder proprio alla fine del 14° tiro. Ha subito fatto un paio di tentativi infruttuosi, e a questo punto le cose sembravano girare bene; ha riposato per due giorni per riposare affinché la sua pelle e il suo corpo si riprendessero. Durante il 14° giorno in parete ha quasi chiuso il tiro, cadendo dall'ultima presa, proprio davanti alla sosta. Poi il difficile boulder in partenza lo ha fermato cinque volte di seguito e Berthe, scrivendo nel suo diario, ha annotato "Delusione per le condizioni che dovevano essere incredibili. Mal di testa e stanchezza a causa dell’insonnia dovuta all'eccitazione".

Si è riposato un altro giorno, poi non è riuscito a superare la partenza bouldersa del famigerato 14° tiro. Un taglio profondo nel dito ha richiesto un altro giorno di riposo e il giorno 18, nonostante il buon feeling, ha fallito ancora una volta sul secondo passaggio chiave, quello davanti alla sosta. Ha deciso a quel punto di riposare per tre giorni interi per dare alla sua pelle la possibilità di guarire adeguatamente e, considerando il 22° giorno la sua ultima possibilità, ha dato di nuovo tutto ciò che aveva, ma non è bastato. Il suo diario di quel giorno recita "Mentalmente è difficile, non voglio più essere lì, sono stufo. Il piacere non c'è più e resto per essere sicuro di aver provato di tutto e per non avere rimpianti". Il giorno dopo, prima che il sole raggiungesse la parete, ha sparato due tentativi, in serata altri due ma alla fine, con un'unghia spaccata, ha ufficialmente accettato il fallimento ed è sceso a terra.

Il tentativo di Berthe è arrivato dopo una preparazione intensa negli ultimi anni. In Europa aveva ripetuto in fretta e furia molte delle vie di più tiri più difficili delle Alpi, mentre su El Cap aveva effettuato la seconda libera della Heart Route con Simon Castagne nel 2016, ha salito Freerider in giornata con Vanhee nel 2017 e ha effettuato una rara salita in libera di The Nose nel 2019. Avendo anche salito vie sportive fino al 9a+ , il suo fallimento di adesso sottolinea non solo la complessità della via, ma anche la visione e la bravura di Caldwell e Jorgeson, e la brillante prima ripetizione di Ondra durante la sua prima visita in assoluto nello Yosemite.

Gli sforzi di Berthe sulla Dawn Wall sono lodevoli, tanto più che sono arrivati dopo aver trascorso 25 giorni attraversando l’Oceano Atlantico con un gruppo di amici. Tornerà in Europa a giugno esattamente come durante il viaggio di andata, in barca a vela.

Link: Petzl, SCARPA




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