Eiger, Mönch & Jungfrau pareti nord speed per Philipp Brugger & Nicolas Hojac

L'alpinista austriaco Philipp Brugger e lo svizzero Nicolas Hojac hanno scalato le pareti nord dell'Eiger, Mönch e Jungfrau in un tempo incredibile di 15 ore e 30 minuti, superando nettamente il precedente "record" di 25 ore stabilito da Ueli Steck e Stephan Siegrist nel 2004.
Brugger e Hojac sono partiti ai piedi dell’Eiger all’1:00 di notte di sabato 5 aprile e, salendo i 1800 metri della classica via Heckmair ad una media di 294 metri all’ora, hanno raggiunto la vetta alle 6:43 del mattino. Hojac ha spiegato: "Quassù all’alba, ero molto emozionato, perché sapevo che avevamo appena scalato la più difficile delle tre pareti". Lì i due sono stati raggiunti da Adrian Zurbrügg, che aveva scalato autonomamente la parete ovest durante la notte per portare cibo e bevande.
Dopo una pausa di soli cinque minuti, Brugger e Hojac sono scesi rapidamente per affrontare la via Lauper del 1932 sulla parete nord del Mönch, percorsa a un ritmo forsennato di 329 metri all’ora. In un tratto noto come Schulterstand – il termine tedesco che significa «sosta sulle spalle», riferito all’antica tecnica in cui un alpinista si mette sulle spalle di un altro – la cordata ha dovuto improvvisare dopo aver scoperto che mancava il cordino solitamente lasciato in parete. Questo però non li ha rallentati, e i due hanno raggiunto la vetta alle 10:55. Hojac ha commentato: "In quel momento, ho capito: ci stiamo muovendo a una velocità pazzesca."
Si sono poi diretti di corsa verso lo Jungfraujoch dove, invece di consumare gel energetici, alle 11:53 si sono fermati al ristorante per delle velocissime patatine fritte in quota: "In questo ambiente surreale di turisti, tra campanacci, orologi e cioccolato, abbiamo fatto una pausa di 25 minuti".
Da lì, gli alpinisti hanno proseguito la lunga discesa verso la Jungfrau, che intendevano scalare lungo la classica via Lauper. Hanno iniziato la salita della parete nord alle 14:07 e, con a una media di 261 metri di dislivello all’ora, hanno raggiunto la vetta più alta della trilogia alle 16:30. Il loro tempo totale – 15 ore e 30 minuti – è quasi dieci ore inferiore al precedente fastest known time.
Il successo di Brugger e Hojac sulla Trilogia delle pareti nord delle Alpi Bernesi è arrivato dopo diversi tentativi precedenti. "Questo record mi sembra del tutto surreale", ha osservato Hojac. "Saremmo stati molto soddisfatti con 19-21 ore. Il fatto che siamo riusciti a farlo in ancora meno tempo dimostra che spesso possiamo fare più di quanto crediamo", ha aggiunto.
Il momento aveva un significato particolare. Il detentore del record originale, Ueli Steck, era un caro amico, compagno di arrampicata e mentore di Hojac, con cui aveva scalato l’Eiger nel 2015. Steck, soprannominato "Swiss Machine" per la sua proverbiale resistenza e precisione, era uno dei più forti e veloci alpinisti della storia prima della sua morte durante una spedizione nel 2017. "Ueli e Stephan furono pionieri all’epoca", ha concluso Hojac. "È sempre più difficile per chi fa le cose per primo, e soprattutto, l’idea è stata loro".
Nel 2022, Hojac e Adrian Zurbrügg fecero notizia per il concatenamento delle stesse tre montagne. Non per le pareti nord, ma lungo la classica skyline, in 13 ore, 8 minuti e 49 secondi.