Mauro Calibani: 60 sec on Batman
La linea del tempo va, corre inesorabile,
lasciandosi indietro una storia di vita.
Esistere guardando in avanti, vivere avendo coraggio, essere aprendo il proprio orizzonte. Conoscere, nuovi uomini, aprirsi a nuovi spazi aperti, imparare a rispettare.
L’oggi è qui sotto, io entusiasta, stanco e intimorito, felice di condividere questo giorno di sole insieme a chi come me, fa scorrere la linea della vita con le dita gonfie e col collo all’insù.
Poi è di nuovo solitudine e respiro, il mio, mentre incastro le mani lungo la linea immaginaria di Maurizio.
Sono io, ora a interpretarne il segreto nascosto, a tentare di capirne un senso.
Il calore sale dentro, mentre l’occhio corre veloce in soccorso alla fatica.
Un pezzo alla volta e siamo tutti più in alto.
Mi giro da qui a guardare lontano.
Sopra di noi il grande ostacolo è da superare.
Credo d’esser poco pronto, ma è troppo bello per fermarsi, infilo le mani nel sacchetto porta esperienza e tiro fuori la gioia di esser corpo in movimento.
Orizzontale, mentre il vuoto gioca con me, in un senso di vertigine, vado avanti.
Incastro le dita, giocando a proteggermi la vita fin lassù.
Abbracci, dei sorrisi, io, Filippo, Maurizio, Paolo, la linea della vita se ne va, ma il bello resta fermo.
Ringrazio:
Filippo (Manca), amico giovane, scalatore sardo, forte e appassionato primo salitore della via con le regole della rotpunkt, ha saputo strapparmi dal lavoro per catapultarmi in un solo giorno bello e surreale.
Maurizio (Oviglia), uomo esperto, che con immensa passione continua da anni ad interpretare in modo saggio i segreti di una magnifica Sardegna verticale, gioiello d’Italia.
Paolo, pilota d’aerei nella vita, ha osservato le mie emozioni dall’alto, ronzando attorno alle mie paure.
La pietra, che senza nulla in cambio, mi regala da sempre bellezza ed emozione.
di Mauro Calibani
Link: www.enove.it, CAMP