Aquasolo: Mauro Calibani in deep water solo a Finale. Di Andrea Gallo

AQUASOLO di Andrea Gallo

Rinunciare per una volta alla linea più bella della falesia, la più evidente, la più difficile, non era proprio da me, sarebbero bastati pochi chiodi e comunque sarebbe stata mia. Sono andato via.
Avevo lasciato la roccia come l’avevo trovata, convinto che avrei dovuto salirla nel modo più crudo, senza rete.

Avevo già chiodato alcune linee vicino a Dancing Dalle e proprio su una di queste mi ero provato senza corda, ma i chiodi messi e alcune ricognizioni con la corda avevano levato troppa della paura che chiedevo.

Negli anni parlavo con qualcuno di questa linea, sperando non suscitasse abbastanza entusiasmo, ogni volta che andavo a Capo Noli guardavo in giù per vedere che fosse rimasta come l’avevo lasciata, ed era sempre così.

Nel pieno di un progetto video, la scorsa estate descrivevo a Mauro questa via mancante e lui a parlarmi della linea che lo aveva colpito, sempre a Capo Noli. Parlavamo eccitati degli stessi appigli, ancora una volta condividendo una visione della roccia che non è supporto da consumare e ci siamo ritrovati appesi ai nostri dubbi su questa roccia, in una serata estiva appena rinfrescata: troppa acqua per una solitaria, troppo poca per un deep water solo, la risposta stava solo alla fine del tuffo. Meglio di no.

Si gira live, una chance. Nella calata la fettuccia sega le spalle e leva i pensieri, piccolo prezzo obbligatorio per un’ etica che esiste solo qui, il resto del prezzo è un’ opzione di Mauro. In bilico sullo spuntone di ferro a pelo d'acqua c’è di nuovo tempo ancora per pensare, non farlo. Al primo movimento ritrova l'espressione che ho già vissuto altre volte con lui da dietro l’obiettivo: diverso è lo sguardo di chi vuol salire da quello di chi non vuole cadere, ed è su, una chance, quella giusta.

"Di buono c’è che con l’innalzamento della temperatura terrestre prima o poi il livello del mare si alzerà anche qui" sembra un titolo della Wertmüller ma è il nome di questa nuova via, o meglio "non via" in quanto non è stata chiodata. E’ stata salita nell’agosto 2014 nel settore da Dancing Dalle a Capo Noli, Finale Ligure da Mauro Calibani: alta circa 18 metri e difficoltà di 8a. Si trova sulla parete a destra di Dancing Dalle, guardando il mare. Inutile dirlo, questa via merita di rimanere così come è stata salita, senza chiodi, in cima è presente un comodo guard rail per chi volesse salirla con la corda dall’ alto... preserve rock...

DANCING DALLE
Accesso: Da Finale Ligure con l’Aurelia in direzione Savona, sino al paese di Varigotti che si supera. Subito dopo la galleria del Malpasso (1 km dopo Varigotti) si trova un primo parcheggio sulla sinistra, il settore Dancing Dalle si trova al disotto del tracciato della vecchia Aurelia che contorna la galleria.

Le vie del settore:
1 - Mister Fish
12 m L1: 5c, S. Baglietto - Aprile 2000
2 - Captain Findus
15 m L1: 6a, S. Baglietto - Aprile 2000
3 - Sabry
15 m L1: 6a+, S. Baglietto - Aprile 2000
4 - Aquafan
15 m L1: 7a+, A. Gallo, L. Cavanna - Febbraio 2000. RP Andrea Gallo
5 – Di buono c’è che con l’innalzamento...
18 m L1: 8a, Mauro Calibani – Agosto 2014. RP M. Calibani solo
6 - Dancing Fool
15 m L1: 7b, Bernhard Thum, Thomas Fickert- 1988. RP B. Thum.
7 - Aquaplanning
15 m L1: 7c, L. Cavanna, Andrea Gallo - Febbraio 2000. RP A. Gallo solo
8 - Only Locals
12 m L1: 5c, S. Baglietto - Aprile 2000
9 - Ruggiu de Ma
15 m L1: 5c, S. Baglietto - Aprile 2000
10 - Dancing Dalle
15 m L1: 7a, Alessandro Grillo - 1982. RP Patrick Berhault. Via storica, il primo 7a sportivo di Finale

Info tratte dalla guida Finale 8.0 edita da Ideeverticali Edizioni, www.Ideeverticali.it