Luca Bertacco da 8c flash a Mula in Spagna
Sono passati esattamente 20 anni da quando l'austriaco Kilian Fischhuber è diventato il primo climber al mondo a salire un 8c flash, Tai chi a Lorünser Steinwand in Austria. Due decenni durante i quali l'asticella è stata alzata fino al 9a+ flash grazie ad un ispirato Adam Ondra su Super Crackinette a Saint Léger du Ventoux in Francia nel 2018, tuttavia l'8c in questo stile rimane una performance per pochi. In Italia la lista include Silvio Reffo (2013), Dino Lagni (2016), Stefano Ghisolfi (2018) e Giorgio Tomatis (2021), e di recente il giovane climber veronese Luca Bertacco ha aggiunto il suo nome a questo elenco salendo "La Charca y La Rana" a Mula in Spagna. Ecco il suo report.
8C FLASH di Luca Bertacco
L'idea di organizzare un viaggio a Murcìa, in Spagna, era presente già da un pò di tempo, quindi quando Alex Ventajas ha proposto di andare per inizio gennaio, tutti abbiamo accettato subito senza pensarci troppo. Alex è nato e cresciuto là, perciò, gentilmente ospitati dalla sua famiglia, abbiamo potuto goderci i giorni di vacanza senza preoccupazioni. Nei quattro giorni in cui siamo rimasti lì, abbiamo deciso di dedicare i primi due alla scalata, i restanti a divertirci e a visitare un po' la zona.
Per questo viaggio sono partito con zero aspettative, senza niente in mente se non divertirmi, e nonostante mi sentissi bene in quel periodo, non avevo fatto piani su cosa voler scalare. Il primo giorno Alex ci ha portato alla falesia "Mula"; il luogo sembra uscito da un episodio di Breaking Bad, è il classico posto sperduto in cui portano ad ammazzare le persone. Da un deserto secco finisci per seguire una strada sterrata che ti porta su per l'unica collina presente in zona, fino ad arrivare in un canyon senza anima viva.
La falesia, nonostante tutto, dà subito delle buone impressioni, è piccola ma il settore principale presenta un bel fungo strapiombante con tiri fino all'8c. Dopo un veloce riscaldamento mi compiace scoprire che lo stile mi è molto congeniale. I tiri sono corti e boulderosi su tacche, non potrei chiedere di meglio.
Come ultimo tiro di riscaldamento prima di provare qualcosa di duro mi è stato suggerito di provare "Amigo gecko" 8a, un tiro classico della falesia. Sorprendentemente mi viene onsight senza tanti problemi, quindi mi sento carico per provare qualcosa di più impegnativo.
Conoscendomi bene Alex mi convince a provare l'8c di La charca y la rana, il tiro più duro della falesia. Dopo un suo giro di perlustrazione per spiegarmi i movimenti, sono carico per fare il mio tentativo, e perché no, giocarmi il flash.
Il tiro è divisibile in tre parti, ognuna composta da un boulder separato dall'altro da un buon riposo. Il primo boulder è al secondo rinvio e consiste in un tallonaggio tecnico e una pinzata un po' svasa, dove bisogna andare veloci senza pensare. Il secondo boulder, il chiave della via, presenta una chiusura di destro ad una tacca lontana e una pinza piatta difficile da tenere. Infine il terzo boulder, per fortuna più semplice, è composto da delle tacche non brutte ma che, a fine via, ti aprono gli avambracci.
Durante il mio tentativo tutto è come mi è stato descritto. Solo sul boulder centrale non mi sento sicuro nel tenere la pinza piatta quindi devo improvvisare con una beta diversa che incredibilmente è risultata efficace. Chiudere una via di questa difficoltà flash è stato qualcosa del tutto inaspettato. Tant'è che in quel momento, non sono nemmeno riuscito a festeggiare più di tanto.
Iniziare l'anno in questo modo mi ha dato davvero la botta di motivazione che mi serviva. È da settembre 2023 che ho riniziato ad allenarmi in modo più sistematico con l'obiettivo di riprendere questa stagione a gareggiare; cambiando un po' l'approccio e le metodologie di allenamento, ho visto subito degli ottimi miglioramenti che, con mio grande piacere, ho riscontrato non solo su plastica, ma anche in falesia. Nonostante le poche volte in cui sono uscito, devo dire che sono riuscito a prendermi delle grandi soddisfazioni.