Dino Lagni 8c flash ai Piccoli
Chi segue le cronache dell’arrampicata sportiva da una ventina di anni lo sa più che bene: il climber vicentino Bernadino Lagni è una vera forza della natura. Nonostante le sue 48 primavere Dino non dimostra nessun segno di rallentamento e oggi, come due decenni fa, è ancora capace di sorprenderti proprio quando meno te lo aspetti.
Questa abilità del climber vicentino di cogliere l’attimo alla perfezione aveva raggiunto il suo apice agonistico nel 1999, quando Dino ha tenuto 51 piccolissime prese per laurearsi Campione del Mondo della specialità Lead, l’arrampicata con la corda all'epoca battezzata Difficoltà, battendo nella finale di Birmingham Yuji Hirayama, Maksym Petrenko, Arnaud Petit, Cristian Brenna, Alexandre Chabot, Christian Bindhammer e Dai Koyamada. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sottolineano quanto fosse stata grande la prestazione del climber di Schio che, a cavallo del nuovo millennio, aveva vinto la Coppa Italia Lead due volte e anche il Campionato Italiano Lead. In coppia per inciso con Lisa Benetti, la sua fortissima moglie .
Dopo l’addio alle gare Lagni ha iniziato ad allenare con successo il giovane gruppo sportivo El Maneton insieme a Lisa, e ha ovviamente continuato a "macinare" vie d’altissimo livello. Soprattutto nella falesia di casa, il Covolo, dove nel 2012 si era aggiudicato la prima ripetizione di L'Attimo, un 9a liberato pochi mesi prima da un altro fortissimo local, Silvio Reffo.
È di pochi giorni fa invece la notizia di un’altra grandissima prestazione, ovvero la salita in stile flash di un 8c nella falesia I Piccoli, nell’alto vicentino. 8c flash, lo ricordiamo, è un risultato strabiliante, riservato a pochissimi climber al mondo. La salita di Dino è arrivata in un momento di forma smagliante ma anche quasi per caso. "Ho incontrato Omar, che lo stava provando, e mi ha spiegato tutti i movimenti. Sono partito non con l’intento di farlo al primo colpo, ma con un po’ di fortuna ed il tifo di chi mi incitava… sono arrivato in catena!"
Come è solito, Dino per certi versi "sminuisce" la performance. "Lo sapete bene" ci ha raccontato "c’è flash e flash. Puoi sapere un movimento, oppure puoi avere uno che ti telecomanda tutta la via, e io quel giorno sono stato fortunato di avere Omar che mi ha spiegato tutti i passaggi." Senz’altro è vero quello che dice, ma il risultato è sempre quello: 8c flash, tanto di cappello!
"Ah, ultima domanda - lo chiediamo proprio alla fine della telefonata - "per curiosità, come si chiama la via?" "Non mi crederete ma non lo so!" ci risponde Dino. "Ero cosi contento che mi sono dimenticato di chiedere." Grande Dino!
Per la cronaca, la via si chiama Mantieni la calma, era stata chiodata da Walter Forrer e liberata da Marco Savio.
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