Iris Bielli un fulmine su Prinzip Hoffnung a Bürs in Austria
Sorprende, ma neanche così tanto a dire il vero, la veloce ripetizione di Prinzip Hoffnung da parte di Iris Bielli. La giovane scalatrice italiana aveva infatti già chiuso un 8c di placca a febbraio e diverse vie dure in montagna l'estate scorsa. Domenica 10 marzo, con questa ultima salita, Iris si è portata a casa una delle vie trad di riferimento assoluto.
La sottile fessura che taglia in due la liscia placca sopra l'abitato di Bürs in Austria, era stata salita come via sportiva da Beat Kammerlander attorno al 2000, poi salita senza gli spit nel 2009 dallo stesso Kammerlander. La via offre difficoltà attorno all'8b/8b+, protetta però da piccoli nuts e friends.
Iris si era recata a Bürs a dicembre ma il tempo era orribile e non era riuscita a mettere le mani sulla via. Domenica 3 marzo è tornata insieme a Luca Schiera per un viaggio lampo in giornata, e per ovvi motivi ha scalato poco. Abbastanza però per capire che la via era nelle sue corde e quindi è tornata lo scorso weekend, con suo padre e Schiera. Sabato ha studiato i movimenti e le protezioni con la corda dall'alto, poi domenica ha iniziato a provare dal basso. Durante il primo tentativo faceva caldo ed è caduta in alto, sugli ultimi movimenti della sezione dura, poi, come ci ha raccontato "ho aspettato 3 ore, si è alzato il vento e sono cambiate totalmente le condizioni, sono salita e l'ho fatta."
Sui social ha spiegato "Mi allungo, sistemo il micro-nut che anticipa il runout e lascio che il vento mi trasporti verso l’alto. Sono libera, libera da ogni sentimento o emozione, posso solo percepire il movimento fluido del mio corpo che danza su questi appigli minuscoli. Posiziono il totem giallo con la mano destra e solo ora avverto la voce di mio papà e Luchino che mi incoraggiano. Mi sono appena risvegliata da quella sorta di stato di trance a cui raramente mi capita di accedere e mi rendo conto di aver completato la sezione dura della via. Non mi resta che correre verso la sosta. Le emozioni riprendono a fluire”"
E la via? "Eh la via è pazzesca, una linea di 40 metri, dove bisogna saper sia scalare in placca, sia in fessura, incastrando le dita. Per me è stato interessante, affrontare le difficoltà tecniche ma anche quelle mentali, del trad. Mi sono proprio divertita."
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