Camilla Bendazzoli chiude Nagay (8c) al Covolo
Ciascuna falesia, come ciascuna zona, ha la sua via mitica. E per il Covolo, e quindi per l'alto vicentino, Nagay è sicuramente una di quelle vie leggendarie. Liberata da niente meno che Dino Lagni, il campione del mondo 1999 per intenderci, su questa via diverse generazioni si sono fatte le ossa, cadendo spesso e poco volentieri sull'ostico boulder in alto. È un banco di prova imprescindibile, e chi nel Veneto vuole entrare nel regno dell'alto livello, prima o poi deve fare i conti con Nagay.
Nel 1998 Cristian Brenna - all'epoca senza discussioni uno dei migliori in assoluto - aveva fatto furore chiudendo il tiro al secondo tentativo, mentre la prestazione migliore è per conto di Adam Ondra che nel 2009 si era aggiudicato lo storico primo 8c a-vista sul territorio italiano, all'età di soli 16 anni... In forma devastante quel giorno, Ondra aveva bissato il suo successo salendo a-vista anche l'8c Una Vida Nomada. Roba da marziani ancora oggi.
In forma devastante è invece adesso la local Camilla Bendazzoli che pur non prediligendo questa falesia di casa, ha chiuso la via due settimane fa. Interpellata dopo la salita, ci ha raccontato "a luglio era l'unica falesia vicino casa in cui poter scalare in settimana. Così ci sono andata un paio di volte, non avevo ancora un progetto e siccome Davide (Picco ndr) conosceva Nagay molto bene, ho provato a farci un giro. I movimenti mi sono venuti subito, ma era troppo caldo per metterla insieme. A metà ottobre sono tornata per farci qualche giro e in poche giornate sono riuscita a mettere tutto insieme ;-). Non me l'aspettavo, data la nomea del tiro."
La salita di Bendazzoli è la prima femminile di questo storico test e arriva dopo gli 8c di Cinque Uve (2019), Reini Murata (2020) e Mr Teroldego (2022) in zona Arco.
Camilla ringrazia SCARPA, Wild Country e Davide Picco
Nagay, Covolo - prima salita e prime ripetizioni
Dino Lagni, Davide Zavagnin, Cristian Brenna, Luca Zardini, Luca Gelmetti, Luigi Billoro