Arrampicare a Tenerife, Isole Canarie

Maurizio Oviglia presenta una panoramica dell’arrampicata su Teneriffa, la più grande delle sette isole Canarie.
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Arrampicare a Tenerife: Canada del Capricho
archivio Maurizio Oviglia

Di ritorno da una settimana di vacanza in questa bellissima isola atlantica, ho estratto dal mio diario di viaggio alcuni consigli utili per chi vuole visitare questo luogo non così famoso come altri per quanto riguarda l’arrampicata, ma così diverso da una comune vacanza nelle falesie di calcare della Penisola Iberica o della Grecia. Spero possano tornare utili a quanti desiderino conoscere Tenerife al di là delle sue coste e le sue onde.

Tenerife e l’arrampicata
Come le altre isole dell’arcipelago, Tenerife è un’isola vulcanica, ma lo è forse in modo più visibile considerata la presenza del Teide, un grande vulcano (il terzo del mondo, dalla base sino alla cima) alto 3718 metri. Nonostante l’isola non sia molto estesa, la montagna ne occupa buona parte e ne condiziona l’ambiente. La roccia è ovunque di origine effusiva (quella che noi chiamiamo genericamente basalto), roccia altrove non così comune nei siti di arrampicata. Le prime pareti ad essere attrezzate per l’arrampicata sportiva furono le Cañadas, a più di 2000 metri di quota, in un’ambiente lunare di grande bellezza in mezzo a fiumi di lava pietrificata (qui furono girate le scene iniziali di 2001, Odissea nello spazio di Kubrick). L’arrampicata sportiva conserva qui quel sapore romantico degli anni ottanta e forse per questo le vie non sono state portate agli standard di sicurezza attuali. Successivamente furono attrezzate le altre pareti sfruttando per lo più i Barrancos, ovvero dei canyon di basalto posti sul fianco del vulcano, specialmente nei dintorni di Arico, sul lato orientale dell’isola. Oggi l’isola presenta più di 1000 vie sportive suddivise in una ventina di settori ed anche la possibilità di arrampicare su vie lunghe.

Stile di arrampicata
Nonostante, Cañadas del Teide a parte, si arrampichi esclusivamente su basalto, questo è lavorato differentemente a seconda dei settori. La presenza di molte fessure nette, a differenza di altrove, ha permesso al clean climbing degli anni ottanta di sopravvivere senza essere fagocitato dall’arrampicata sportiva. Gli arrampicatori locali hanno voluto mantenere anche nelle falesie un considerevole numero di vie fattibili con i friend, vie che nella guida locale sono segnate in giallo (in rosso invece quelle attrezzate). Essendoci una grande tradizione di scalata in fessura, non pensiate quindi di andare a Tenerife a testa alta forti della vostra esperienza sul granito delle Alpi. Preparatevi a valutazioni severe anche sui tiri in questo stile, più generose ma non troppo rispetto a quelle di Yosemite. Diversamente si passa dai settori con scalata a tacche nette di stile granitico a settori a buchi, quasi come le falesie del Frankenjura! A volte la roccia è solida come il granito, ma vi sono vie in cui le tacche suonano e non è raro che si rompano (diversi appigli sono segnati con una X in magnesite, in questo caso fate attenzione a tirarli!)

Chiodatura
La chiodatura a spit è quasi sempre buona a zincati o fix inox, più raramente a resinati. Attenzione sulle falesie vicino al mare agli spit inox, anche qui si può incorrere nel problema della corrosione interna dell’acciaio inox. La chiodatura è spesso distanziata a 3-4 metri ed il primo è abbastanza alto, anche a 5 metri da terra. Preparatevi dunque a farvi parare o a portare con voi un bastone per passare il primo.

Materiale occorrente
Quasi ovunque è sufficiente una corda da 70 m e una quindicina di rinvii. Due serie di friend sino al 4 se volete fare anche trad. NdA per le vie alpinistiche.

Livello delle vie
Le vie vanno dal 4 all’8c, ma quelle di arrampicata sportiva sotto il 6a sono rare e sovente non attrezzate (anche se provviste di sosta). Le valutazioni, secondo il mio parere, non sono mai generose e in alcuni casi piuttosto strette.

Trad climbing e terreno di avventura
Nonostante l’apparenza anche a Tenerife è possibile fare vie lunghe sulle Cañadas o a Taganana, nel nord dell’isola, entrambi siti selvaggi e di grande bellezza. L’arrampicata su queste strutture si è sviluppata fin dagli anni settanta. Potete richiedere informazioni su queste vie, sullo stato di chiodatura o richiedere una guida di alta montagna che vi accompagni su questa pagina facebook

Clima
Come noto il clima delle isole Canarie è uno dei più invidiati del mondo. L’escursione termica dal giorno alla notte è minima e anche la differenza stagionale è meno apprezzabile che altrove. Il tempo quasi sempre bello, con sovente un mare di nuvole sino a quota 1000/1500 metri. Questo è dovuto agli effetti dei venti Alisei che mantengono fresca la temperatura in estate. Ciò si traduce in una minima di 15 gradi e massima di 22 in inverno e mediamente 5 gradi in più in estate. Ovviamente salendo di quota l’aria diviene più fredda e secca, a 2000 metri in inverno la temperatura può essere vicino allo 0 gradi. Per contro il sole è caldo anche a gennaio, quindi a sud si sta bene. Più a bassa quota, contate di scegliere falesie all’ombra anche in inverno, a meno di non trovare giornate di vento forte. Tuttavia arrampicando nei canyon, si è sovente riparati. In estate, nei rari giorni di Calima, il vento che soffia dall’Africa (il nostro Scirocco), è meglio rimanere in spiaggia.

Punti di appoggio e guide
Arico è divenuto negli anni la capitale dell’arrampicata a Tenerife, sebbene si tratti di un piccolo paesino. Qui è stata aperta una Climbing House e un negozio di arrampicata dove è possibile acquistare la guida locale “Tenerife, Escalada deportiva, spagnolo e inglese) e trovare gli aggiornamenti.

Luoghi di interesse e da visitare
Nelle nostre giornate a Tenerife l’arrampicata non ha occupato più di tre o quattro ore a giornata. Per il resto abbiamo girato l’isola usufruendo appieno dell’auto noleggiata all’aereoporto e della benzina a buon prezzo (0,80 al litro!!). In generale la costa sud è la più turisticizzata e vi sembrerà di stare in un enorme villaggio vacanze. Se non amate questo genere di luoghi e la movida, c’è comunque modo di trovare sull’isola altri siti più caratteristici o selvaggi. A noi son piaciuti molto i paesini di Masca, Icod de los Vinos (ed il suo bellissimo albero millenario, il Drago) e Orotava. Bello anche il centro storico di La Laguna e quello di Puerto de La Cruz. Santa Cruz, la capitale, è una città ampia e tranquilla, con bei locali dove mangiare il pesce o gustare la tradizionale cucina delle Canarie o Spagnola. Sul lato naturalistico bello e interessante il nord dell’isola, con le spiagge di Teresitas e dal lato opposto quelle battute dalle onde di Taganana. E naturalmente il Teide, con i suoi ambienti quasi surreali. Ricordate che se volete salire sino in vetta al vulcano è necessario chiedere il permesso via internet. Diversamente i rangers vi fermeranno a 3550 metri. Essendo tutta la zona del Teide Parco Nazionale non è possibile uscire dai sentieri tracciati.

Voli e altre informazioni utili
Tenerife è ben collegata all’Europa (anche se essendo annessa alla Spagna fa parte dell’Europa) da molte compagnie low cost. Vi sono due aereoporti, uno nel nord e uno nel sud dell’isola, che tuttavia misura un’ottantina di km di lunghezza. I trasporti pubblici (pulmann verdi) sono più che ottimi. La benzina è molto conveniente ed affittare un’auto è praticamente indispensabile se si vuole fare un minimo di turismo e raggiungere le falesie. I collegamenti con le altre isole sono assicurati normalmente da traghetti e compagnie aeree.

Falesie consigliate
Ecco una scelta di falesie consigliate, tra quelle da noi visitate

- Planeta Zarza (Arico)
Falesia recente non presente nella guida (topos alla Climbing House), molto interessante e ben chiodata. Una quarantina di vie dal 6a all’8a, arrampicata fisica su tacche o fessure esigenti. Accesso in 5 minuti, possibilità di arrampicare all’ombra o al sole a seconda della temperatura, dato che si tratta di un canyon.

- Arico Abayo (Arico)
Vie esigenti e difficili (sino all’8c) sul lato sud, chiodatura impegnativa e non sempre negli standard sportivi. Accesso in due minuti scendendo nel canyon

- Arico Arriba (Arico)
Lato superiore del canyon, più facile e con vie più brevi. Stile tecnico o fisico su buchi, basalto di ottima qualità ma già un po’ unto. Molto frequentato. Possibilità di far boudering.

- El Rio (dintorni di Arico)
Basalto di grande qualità a tacche o fessure. Stile granitico, chiodatura ottima ma passaggi obbligatori. Possibilità di scegliere l’ombra o il sole ma le vie più belle sono a sud, quindi andarci la mattina presto se si cerca l’ombra.

- Guaria
Accreditata come la più bella falesia dell’isola, Guaria è forse solo quella che piace di più agli europei, in quanto si avvicina di più all’arrampicata calcarea. Si trova sulla costa sud ed è una falesia piuttosto calda con esposizione meridionale. Più di 100 tiri sino a 35 metri o, nei tratti più alti, anche due tiri su buchi e tacche, spesso in strapiombo. Qualche presa fragile. Possibilità di salire bellissime fessure, anche difficili, in clean climbing. Accesso in 15 minuti dal paesino del Choro.

- Cañada del Capricho
Questo sito si trova a più di 2000 metri alla base del Teide. Si arrampica in ambiente stupendo su strana roccia piroclastica gialla e rossa. L’arrampicata è inusuale e la chiodatura non rispecchia sempre gli standard sportivi. Valutazioni spesso severe. Vale sicuramente la visita, anche se più di uno scalatore abituato al calcare rimarrà perplesso.

di Maurizio Oviglia




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