Al Monte Arista in Sardegna la nuova via di arrampicata in fessura Black Lives Matter
Il Monte Arista è un bellissimo sperone di granito che sovrasta la lunghissima spiaggia di Marina di Cardedu. Il suo profilo è inconfondibile ed è caratterizzato da un enorme tetto che accende la fantasia di chi lo osserva. Per taluni si tratta di un picchio, per altri di un babbuino o un avvoltoio, mentre localmente il monte è noto anche col nome di “viso di donna”. Tuttavia il Monte Arista, nonostante la sua privilegiata posizione, non è molto noto al di fuori della Sardegna, mentre localmente è molto frequentato da escursionisti e soprattutto da ferratisti, considerata la ferrata che arriva sulla vetta. Generalmente molti usano raggiungere la cima con la ferrata per poi calarsi in doppia lungo lo sperone.
Gennaio 2020. Per molti anni, osservando questa curiosa montagna di granito, mi ero domandato del perché non avesse mai attirato l’attenzione degli scalatori. Considerata, la ferrata, le doppie, e la notevole frequentazione, avevo concluso che le linee di salita, ammesso che ci fossero, dovevano essere sicuramente molto difficili o scoraggianti. Invece, in un sopralluogo a gennaio, poco più di una passeggiata, avevo subito individuato una linea di salita molto logica che raggiungeva un bellissimo diedro sospeso tra terra e aria, proprio a fianco del grande tetto. Praticamente una serie di fessure ininterrotte sino in cima. Lo sviluppo non era elevato, ma il luogo e la linea valevano sicuramente la pena. Tuttavia avevo accantonato l’idea… per il momento avevo in mente altri progetti.
Giugno 2020. Dopo questo tragico inizio di stagione si fa fatica a riprendere in mano la nostra vita. Alla luce della scarsa forma fisica e della difficoltà di programmare dei viaggi, acquistano interesse anche i progetti momentaneamente accantonati. Così mi ritorna in mente il Monte Arista e propongo a Simone di andare a vedere, con appresso tutto l’occorrente per aprire una nuova via. Inizialmente, nel mio sopralluogo di gennaio, avevo pensato ad una via completamente trad, anche se piuttosto impegnativa. Oggi ho cambiato leggermente idea, succede. Ho pensato che qualche spit lungo i tiri potrà favorire la ripetizione per chi non ha la possibilità di portare in valigia (o non li possiede) due serie complete di friend. In altri luoghi avrei fatto una scelta più radicale, ma ogni area ha le sue particolarità ed i suoi frequentatori. Molte vie che ho salito completamente trad in questo angolo di Ogliastra granitica non sono mai state ripetute! Chissà che questa abbia più fortuna?
L’arrampicata si rivela entusiasmante, di fessura, e l’apertura procede più spedita del previsto. In circa quattro ore siamo in vetta con una spiaggia lunghissima e un mare blu sotto ai nostri piedi. Il luogo e il panorama sono splendidi. Come avevo previsto dal mio sopralluogo di gennaio, la via si è rivelata fattibile completamente in trad. Potrà dunque sempre essere salita in green point: chi vorrà mettersi alla prova e non passare i pochi spit piazzati lungo i tiri, sono certo si divertirà senza rischiare troppo, a patto di avere con se due serie complete di friend. Per gli altri, per una ripetizione, sarà sufficiente una serie di friend sino al 3BD.
di Maurizio Oviglia
SCHEDA: Black Lives Matter, Monte Arista, Sardegna