Oltre 99.000 firme per proteggere la Valle Cochamó in Cile
Come riportato quasi un mese fa, il futuro della famosa valle cilena di Cochamó è incerto a causa della vendita di una hacienda privata di 131.000 ettari. Ciò equivale a circa 1/3 del terreno che, nonostante la sua bellezza, unicità e importanza, potrebbe essere venduto a privati in quanto attualmente privo di tutela legale; la valle non è né un Parco Nazionale, né una Riserva Naturale, né è protetta dal governo cileno in qualsiasi altra forma.
Questa mancanza di protezione potrebbe cambiare però. Negli ultimi dieci anni diverse associazioni locali come Puelo Patagonia, Organización Valle Cochamó, Agrupación de Arrieros Valle Cochamó e Friends of Cochamó hanno lottato duramente per salvaguardare il futuro dell'area, mentre la petizione online promossa da Fundación Parque Cochamó ha raccolto oltre 99.000 firme da tutto il mondo.
Ora sembra che il governo cileno stia seriamente considerando di assegnare lo status di Santuarios de la Naturaleza, o Santuario della Natura, ad una piccola parte della valle, pari a circa 11.000 ettari di suolo pubblico. Anche se questo non include i suddetti 131.000 ettari di proprietà privata, questa notizia è certamente un passo incoraggiante nella giusta direzione.
Secondo Tatiana Sandoval, presidente dell'Organización Valle Cochamó, una volta che ad un'area è stato assegnato lo status di Santuario, diventa possibile annetterne altre proprietà vicine. Una decisione definitiva verrà presa dai vari ministeri nei prossimi mesi. Nel frattempo, tutti sono invitati a firmare la petizione.
Per firmare l'appello cliccare qui www.change.org
Info: dfmas.df.cl