El Condor Pasa, nuova big wall Slovacca nella Valle Cochamó in Cile

Jozef Kristoffy, Martin Krasnansky e Vlado Linek hanno effettuato la prima salita della via d'arrampicata El Condor Pasa (8b, 700m) sul Cerro Trinidad Central nella Valle Cochamo, Patagonia cilena.
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Vlado Linek sul settimo tiro durante la prima salita di El Condor Pasa (8b, 700m), Cerro Trinidad Central, Valle Cochamo, Patagonia, Cile.
Kristoffy, Krasnansky, Linek

I climbers slovacchi Jozef Kristoffy, Martin Krasnansky e Vlado Linek sono da poco rientrati a casa dopo aver aperto El Condor Pasa, una difficile nuova via d'arrampicata sulla parete nord-ovest del Cerro Trinidad Central nella Valle Cochamó in Patagonia.

Il trio è volato in Cile il 28 dicembre per una spedizione di 5 settimane e, dopo il lungo viaggio trasportando 300kg di materiale, hanno finalmente raggiunto La Junta nella valle Cochamo, il campeggio che si trova a circa 3 ore a piedi dal villaggio di Cochamo nella Patagonia settentrionale.

Dopo aver esaminato le pareti e raccoltol le informazioni necessarie hanno deciso di aprire una nuova via sull' impressionante parete nord ovest del Cerro Trinidad Central (1720m). Durante i successivi tre giorni hanno trasportato 300 kg di attrezzatura e viveri alla base della parete, poi il 5 gennaio hanno iniziato a salire seguendo una linea vergine posta circa 50 metri a sinistra di Nunca mas Marisco (Angelo Forcignano, Ismaele Fosti, Christian Gianatti, Lorenzo Lanfranchi, Giovanni Ongaro, Simone Pedeferri, 2005) che condivide la stessa partenza di Tabanos na Cara (5.10c (6a+) A3+, Sergio Tartari, José Luis Hartman, 2000).

Inizialmente la nuova via ha seguito fessure poco profonde e gli slovacchi presto si sono resi conto che lo stile di arrampicata era molto diverso da quello al quale erano abituati. Formate dall'acqua, dal ghiaccio e dalla vegetazione, le fessure erano così piccole che incastrare le dita dentro ed inserire le protezioni era praticamente impossibile, quindi i tre hanno dovuto ricorrere a complesse tecniche di arrampicata in artificiale usando piccoli nuts, micro friends e cliff. Molte fessure erano sporche e dopo mezzogiorno, quando il sole colpiva la parete, l'arrampicata è diventata quasi impossibile, trasformandosi in una lotta contro le temperature insopportabili e contro i tafani (Tabanos).

Nonostante tutto gli slovacchi hanno perseverato e, utilizzando un mix di arrampicata in artificiale e libera, durante le settime successive hanno fissato i tiri più bassi riuscendo a raggiungere la vetta il 14 gennaio 2016. Cinque tiri sono in comune con la via Tabanos na Cara, ma dove questa piega verso sinistra gli slovacchi hanno continuato a destra, parallela a Nunca mas Marisco. Dal 20 - 25 gennaio hanno poi liberato tutti i tiri rimanenti, tra cui spicca il 14° tiro liberato da Kristoffy durante l'ultimo giorno in parete, con difficoltà stimate attorno a UIAA X (8b).

Anche se il tempo era scaduto per provare a salire la via in un'unica soluzione dal basso, con tutti i tiri liberati singolarmente Kristoffy ha raccontato a planetmountain.com: "Sono molto soddisfatto, questo è il più grande successo personale fino ad ora: un tiro di 50m gradato UIAA, a circa 400 metri da terra, al quale io stesso ho contribuito a creare, a migliaia di chilometri da casa, dopo 3 settimane di duro lavoro, con poco cibo a disposizione e fisicamente esausti... "

Dopo aver completato la via i tre hanno portato via tutto il loro materiale primi di iniziare l'eterno viaggio verso casa. Attualmente El Condor Pasa è probabilmente la via più difficile della valle Cochamó.


La spedizione ringrazia: Beal, Bosch, Climbing Technology, Travellunch, Adventura Sport, Hanwag, Primus, Stubai, Suxxezz, adidas Terrex, Autona Industry, Mais-Sk, Elevod, HK Filozof, Mirka Cechova e Sandro Dikaios.


Note:
Expo.Planetmountain
adidas
Climbing Technology



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