Picikum, la più bella fessura mordente ad arco della Val di Mello

Picikum alle Placche del Mongoloide in Val di Mello (Val Masino - Alpi Retiche) offre un'arrampicata fantastica su una fessura mordente ad arco ed incredibili placche rugose. È stata aperta nel 1983 da Antonello Moioli, Andrea Savonitto ed Ennio Spiranelli, e poi completata da Savonitto insieme a Jacopo Merizzi e Cristina Zecca. La presentazione della guida alpina Eraldo Meraldi ed il suo compagno di cordata Isacco Sala.
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Isacco Sala sul terzo tiro della via Picikum in Val di Mello
Eraldo Meraldi

La Val di Mello o la ami, o la lodi… Il mio giovane amico Andrea Bottani è sempre alla ricerca in questo luogo stupendo di vecchi itinerari d’arrampicata dimenticati e magari da riscoprire.

Picikum è arrivata così improvvisamente che non c’è stato il tempo di riflettere; è bastato ripeterla con Isacco per poter dire a tutti i meritevoli di "ingaggi mellici" di andarci sicuramente perché è una meraviglia.

Non si capisce perché questa linea sia stata dimenticata per così tanto tempo ma del resto le cose buone invecchiando migliorano; come dice saggiamente Andrea Savonitto (il gigante apritore) "ora c’è tanta gente interessata a cose così."

A caratterizzare la via, nella parte bassa una stupenda fessura ad arco rovescio che infonde timore, ma che poi si rivelerà di una bellezza straordinaria sia per il tipo d’arrampicata che per la qualità granitica della roccia; nella parte intermedia una placca liscia interminabile ma intrigante e la parte alta da un muro placca labirintico senza possibilità di ritorno, dove ogni movimento deve essere ponderato e valutato alla perfezione per non finire in qualche meandro incerto. Il finale da lento cardiopalma metterà tutto in chiaro che la via appena salita non è stata una passeggiata; i lunghi tratti expo vissuti sono stati viaggi indimenticabili come quelli in luoghi lontani…

Anche l'avvicinamento è bellissimo, il breve tratto fuori dal sentiero della val Qualido è incantevole. Una piccola grotta, per chi la sa trovare, è un invito ad entrare in una piccola dimensione ricca di quel silenzio di cui ci siamo dimenticati. Il rientro dalla val Qualido è sempre uno spettacolo con l’impressionante parete simile ad un imponente fortezza inespugnabile.

Quindi ecco a voi questo "vecchio", ma più che attuale itinerario che diventerà sicuramente una classica da fare in questa valle meravigliosa. La val di Mello è per sempre

di Eraldo Meraldi

PICIKUM IN VAL DI MELLO, UNA GIORNATA DA RICORDARE di Isacco Sala
Una giornata d’autunno sulle bellissime placche della Val di Mello: all'inizio in tutta sincerità c'è un po' di titubanza: non ho molta consuetudine con questa valle e di certo l’arrampicata in placca non mi da' tutta questa sicurezza!

Già all'attacco, si comincia a intravedere la linea di salita lungo una placca solare e adagiata che più in alto si interseca sulla destra con un grosso sperone, a formare prima una sorta di diedro aperto e poi eccolo lì, un magnifico arco strapiombante!

Parto io. La sensazione all’inizio non è delle migliori, pensando tra me e me che se già dal primo tiro di corda sono così teso e legato, di certo non si parte bene! A poco a poco, però, riesco a prendere un po’ confidenza con questo movimento alla continua ricerca dell’equilibrio e si comincia a procedere più veloci.

Si arriva sotto l'arco e con un passo delicato si riesce a raggiungere la fessura: qui l'arrampicata è abbastanza fisica se paragonata a tutto il resto della via, ma si procede tutto sommato tranquilli: infatti nonostante i piedi siano costantemente spalmati sulla placca, questa fessura regala sempre buoni appigli per le mani, permettendo di accedere abbastanza sereni alle lunghezze successive.

Ora l'arrampicata si sviluppa lungo una serie di vaste placche aperte: la sensazione che percepisco è quella di essere messo di fronte ad una lastra completamente liscia e repulsiva! – Beh, dai, qualche appiglio decente o piede buono su cui spalmare deve esserci per forza! – penso. In effetti i piedi ci sono ma non è che sia proprio a mio agio! Una salita con protezioni così lontane è la prima volta che la affronto. Continuando a salire guardo sotto e vedo che, a mano a mano, il chiodo si allontana inesorabilmente… – mmh… forse qui è meglio non cadere – Per fortuna arriva la sosta e si tira un lungo sospiro di sollievo.

A questo punto penso (sbagliandomi di grosso) che il peggio sia passato. Ecco invece che arriva il penultimo tiro di corda. Si sale la prima parte della placca abbastanza abbattuta e tutto sembra procedere bene. Sento che quasi ogni mio movimento inizia e finisce con una certa scioltezza… mi piace tanto questa sensazione! La placca comincia ad impennarsi, in un primo momento non ci do troppo peso e continuo a salire. Piedi in spalmo, movimenti lenti e controllati fino a che… sono completamente bloccato in mezzo alla placca! Adesso, nell’agitazione crescente, giurerei che una lastra di plexiglass offra più appigli rispetto a quello che ho di fronte! In qualche modo, comunque, cercando di placare il respiro affannoso, alla fine quel tratto si lascia superare arrivando a sostare su un albero. Più che di albero parlerei piuttosto di "manna dal cielo".

Finalmente l’ultima lunghezza! Ultimo sforzo per concludere questo bellissimo itinerario. Si procede quindi senza fretta in direzione della parte sommitale della placca e qui termina Picikum! Un’arrampicata che sicuramente ricorderò, vissuta con grande gioia in questa magnifica valle.

di Isacco Sala

SCHEDA: Picikum, Val di Mello, Val Masino




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