Patabang, un’opera d’arte in Val di Mello
Cos’è un’opera d’arte? Un’opera d’arte è una creazione artistica che comporta una funzione puramente estetica.
Secondo Plotino, filosofo neo-platonico del 200 a.c., "l’opera d’arte è l’idea…". Per Benedetto Croce "l’immagine interiore dell’artista come espressione pura del genio e oggetto del gusto". Forse la nozione che più comprendiamo di opera d’arte è quella sette-ottocentesca di arte come fonte di conoscenza ma soprattutto di emozione. Lev Tolstoj sostiene che "L’arte è un’attività umana per cui una persona, servendosi di determinati segni esteriori, trasfonde consapevolmente i sentimenti da lei provati in altre persone, che a loro volta ne restano contagiati e li provano."
Per Paolo Masa (Masescu), ormai attempato sassista, "un’opera d’arte è Patabang". Effettivamente dopo aver salito questa via meravigliosa l’autunno scorso con il giovane ed intrepido amico Andrea Bottani, posso affermare con assoluta certezza che quest’opera naturale è la perfezione assoluta. O comunque le si avvicina molto.
Una linea perfetta in Val di Mello che permette con difficoltà relativamente basse di muoversi su una placca che da lontano sembra liscia liscia, ed invece chissà per quale mistero "madre terra" ha solidificato il granito in modo da poter essere un giorno percorsa agevolmente; non c’è grado che possa misurare la propria bravura e la propria soddisfazione meglio del quinto grado di Patabang.
Bisogna riconoscere che i quattro impavidi giovani, Federico Madonna, Giampietro e Paolo Masa e Jacopo Merizzi, ebbero un’intuizione geniale e un coraggio fuori dal comune, andando incontro ad un ignoto con probabilità di fuori controllo elevato; d'altronde queste cose o si fanno da giovani o mai più!
È difficile pensare che sia stata salita senza nessuna protezione eppure è stato proprio così. Come in un labirinto i temerari ebbero fortuna, arrivando sulla sommità di quella immensa placca.
Se c’è un protagonista per quella salita, certamente fu Federico Madonna che con innato istinto, senza indugi e condizionamenti da parte dei perfidi compagni, salì velocissimo fino al termine della estesa placca. Un temporale improvviso smorzò gli entusiasmi e al momento non si gustarono la sensazionale salita.
Come un eroe omerico, libero da qualsiasi vincolo, Federico, un bel ragazzo dai capelli lunghi, compì un inimmaginabile atto di coraggio donando ai suoi amici la possibilità di tornare a casa; non so se fu pienamente consapevole dell’atto straordinario da lui compiuto, so solo che qualche giorno dopo le acque del Mallero lo portarono via, consacrandolo per sempre al mito e alla leggenda.
Durante la salita di Patabang ho avuto anche il tempo di fare delle riprese ma poi montando il video ho pensato che mancava qualcosa; per una via così importante, preziosa e temuta, ho così sentito l’amico Paolo Masa che si è offerto di raccontare la prima salita.
Avendo salito da professionista le vie di roccia più belle del mondo, lui oltre che a scalare è anche molto bravo a raccontare e ora che si è tinto i capelli di bianco è diventato più saggio. E’ sempre pungente e sottile, da disinvolto oratore con piacere lo si ascolta perché di storie belle e brutte da raccontare ne ha tante…
di Eraldo Meraldi