Con le Grandes Jorasses Simon Gietl e Roger Schäli completano il progetto North6
Si chiude nel migliore dei modi il progetto North6 di Simon Gietl e Roger Schäli, con la salita senza intoppi delle Grandes Jorasses. Con questa cima i due alpinisti hanno salito negli ultimi 18 giorni le sei grandi pareti nord delle Alpi, spostandosi tra una montagna e l'altra in bicicletta e, a volte, anche in parapendio.
Dopo lo start ad inizio settembre sulla Via Comici alla Cima Grande di Lavaredo, sono seguite la Via Cassin al Pizzo Badile, Chant Du Cygne sull’Eiger, la Via Schmid sul Cervino e poi il Couloir Nord del Petit Dru. A questo punto visto che mancavano all’appello solo le vicine Grandes Jorasses il grosso del viaggio era fatto, ma i due sapevano che niente era dato per scontato. Anche perché le previsioni davano nuovamente brutto tempo.
Così dopo una corta notte al Refuge de la Charpoua, raggiunto alle 01:30 direttamente dopo la salita del Petit Dru, i due hanno aperto i loro parapendi e sono volati attraverso il Mer de Glace verso il Refuge de Leschaux. Da qui hanno iniziato i preparativi per l’ultima salita. Osservando le condizioni della montagna sono giunti alla conclusione che lo Sperone Walker e la Macintyre - Colton erano fuori questione, mentre la Via Linceul posta sulla parte orientale della parete nord tra lo Sperone Walker e la Cresta des Hirondelles sembrava offrire la maggior possibilità di successo.
Gietl e Schäli sono partiti dal Refuge de Leschaux verso le 03:00 e all’alba erano alla base della via aperta da Rene Desmaison e Robert Flematti nel 1968. Alle 15:00 erano già in cima, e anche se la gioia era grande, i due non hanno festeggiato troppo.
"Eravamo felici, ma abbiamo anche pensato al povero Matteo Pasquetto" ci ha raccontato Gietl "sapevamo che la discesa per la via normale non era facile e che ci avrebbe richiesto la massima concentrazione." Quattro ore più tardi sono arrivati a valle. Alle loro spalle 1.011 chilometri in bici, un totale di 30.770m di dislivello positivo e 29.470 di dislivello negativo, ed una esperienza che Schäli descrive come "probabilmente la mia migliore esperienza alpinistica di sempre."
Simon Gietl ringrazia: Salewa, Neolit, Grivel, Komperdell, Keaxl-Board, Hotel Schwarzenstein, Lyo-Foot, Südtirol, Lowa, Gloryfy
Roger Schäli ringrazia: La Sportiva, Petzl
Links: www.simongietl.it, FB Simon Gietl, rogerschaeli.ch