Goulotte del Pioda, Gruppo Masino-Disgrazia
Il 19/05/2001 Giacomo Casiraghi e Mario Vannuccini hanno realizzato la probabile prima salita della "Goulotte del Pioda" (III/WI2R, 75° 580m) alla remota parete ovest del Monte Pioda 3431m, Gruppo Masino-Disgrazia.
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Goulotte del Pioda, Gruppo Masino-Disgrazia
archivio Mario Vannuccini
Segnaliamo la probabile prima salita della "Goulotte del Pioda" sul Monte Pioda 3431m, nel gruppo Masino-Disgrazia, avvenuta il 19 maggio scorso dalla guida alpina Mario Vannuccini assieme a Giacomo Casiraghi. La via è valutata III/WI2R (pendenze fino a 75°), con uno sviluppo di 580m per 430m di dislivello e viene descritta come una salita "divertente e dalle difficoltà contenute, è ben visibile dalla Val di Mello e si presenta generalmente in buone condizioni nel periodo primaverile La sezione più significativa dellascensione è quella iniziale, formatasi una ventina danni fa quando il ritirarsi del sottostante Ghiacciaio di Pioda ha scoperto una fascia granitica compatta isolando gli scivoli superiori. Non è una via da Piolet d'Or, ma senz'altro da ripetere!"
Monte Pioda: un po' di storia
Il Monte Pioda 3431 m, definito nella Guida Monti dItalia "Masino-Bregaglia-Disgrazia" semplicemente come la poderosa spalla ONO del Monte Disgrazia: "offre però parecchie vie interessanti sui lati di più bellaspetto, che sono loccidentale e il settentrionale" come recita la guida stessa.
I primi a raggiungere la vetta del Monte Pioda furono Stephen e Anderegg il 20 agosto 1862, percorrendo la cresta nord-ovest della montagna durante il loro tentativo di salita al Disgrazia direttamente da Chiareggio. E allora che i due alpinisti intuiscono la possibilità di tentare la salita alla vetta più alta dal versante di Val Masino, e battezzano il Monte Pioda Picco della Speranza. Litinerario lungo la Val di Mello e poi attraverso il Passo Cecilia, infatti, dischiuderà loro la via al Monte Disgrazia, raggiunto insieme a Kennedy e a Cox il successivo 24 agosto.
Il primo alpinista ad affrontare il versante ovest del Monte Pioda fu, nel 1894, il fortissimo Christian Klucker che in condizioni probabilmente molto diverse dalle attuali accedette alla parete destreggiandosi tra i crepi del ghiacciaio e la superò affrontando inizialmente alcune impegnative placche levigate.
La parete settentrionale, un tempo perennemente ricoperta di ghiaccio e di vetrato, fu invece il terreno ideale della guida alpina Oreste Lenatti, che vi tracciò due difficili itinerari nelle estati del 36 e del 37. Questo repulsivo versante, che si salda al Monte Disgrazia formando una scura bastionata uniforme e appena rigata da innumerevoli canalini, è stato salito per la prima volta con la tecnica della piolet-traction da Benigno Balatti e dalla moglie Giovanna Cavalli il 22 maggio 1998: il Couloir dei Sogni, con pendenze fino a 80° e impegnativi passaggi di misto, raggiunge la cresta nord ovest del Disgrazia non lontano dalla Sella di Pioda.
Mario Vannuccini
Guida alpina Sondrio
>> SCHEDA Goulotte del Pioda
Monte Pioda: un po' di storia
Il Monte Pioda 3431 m, definito nella Guida Monti dItalia "Masino-Bregaglia-Disgrazia" semplicemente come la poderosa spalla ONO del Monte Disgrazia: "offre però parecchie vie interessanti sui lati di più bellaspetto, che sono loccidentale e il settentrionale" come recita la guida stessa.
I primi a raggiungere la vetta del Monte Pioda furono Stephen e Anderegg il 20 agosto 1862, percorrendo la cresta nord-ovest della montagna durante il loro tentativo di salita al Disgrazia direttamente da Chiareggio. E allora che i due alpinisti intuiscono la possibilità di tentare la salita alla vetta più alta dal versante di Val Masino, e battezzano il Monte Pioda Picco della Speranza. Litinerario lungo la Val di Mello e poi attraverso il Passo Cecilia, infatti, dischiuderà loro la via al Monte Disgrazia, raggiunto insieme a Kennedy e a Cox il successivo 24 agosto.
Il primo alpinista ad affrontare il versante ovest del Monte Pioda fu, nel 1894, il fortissimo Christian Klucker che in condizioni probabilmente molto diverse dalle attuali accedette alla parete destreggiandosi tra i crepi del ghiacciaio e la superò affrontando inizialmente alcune impegnative placche levigate.
La parete settentrionale, un tempo perennemente ricoperta di ghiaccio e di vetrato, fu invece il terreno ideale della guida alpina Oreste Lenatti, che vi tracciò due difficili itinerari nelle estati del 36 e del 37. Questo repulsivo versante, che si salda al Monte Disgrazia formando una scura bastionata uniforme e appena rigata da innumerevoli canalini, è stato salito per la prima volta con la tecnica della piolet-traction da Benigno Balatti e dalla moglie Giovanna Cavalli il 22 maggio 1998: il Couloir dei Sogni, con pendenze fino a 80° e impegnativi passaggi di misto, raggiunge la cresta nord ovest del Disgrazia non lontano dalla Sella di Pioda.
Mario Vannuccini
Guida alpina Sondrio
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Note:
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