Presentato il programma del 73° Trento Film Festival

Dal 25 aprile al 4 maggio andrà in scena la 73° edizione del Trento Film Festival, il primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’avventura e all’esplorazione. 126 film e 165 eventi in programma per un’edizione all’insegna del dialogo, del confronto e delle contaminazioni. Tra gli ospiti: Hervè Barmasse, Alex Bellini, Matteo Della Bordella, François Cazzanelli, Mauro Corona, Matteo De Zaiacomo, Margherita Granbassi, Alessandro Gogna, Maurizio Giordani, Mirco Grasso, Igor Koller, Federica Mingolla, Sean Villanueva O’Driscoll, Marco Paolini, Camila Raznovich, Giovanni Storti, Maurizio 'Manolo' Zanolla.
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La conferenza stampa del Trento Film Festival 2025
Loredana Berguecio Bertolini

Dal 25 aprile al 4 maggio il capoluogo trentino è pronto ad ospitare una nuova edizione del Trento Film Festival, con i suoi 126 film e i 165 appuntamenti in programma, ai quali si aggiungono oltre 100 appuntamenti del T4Future, la sezione dedicata alle nuove generazioni. È stata annunciata per intero ieri, durante la conferenza stampa organizzata presso Anteo Palazzo del Cinema di Milano, la programmazione di questa 73a edizione, alla presenza del presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, di Angelo Schena, delegato alla cultura del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, della direttrice della rassegna Luana Bisesti e di Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico. In rappresentanza del Comune di Trento, socio del Festival, è intervenuta anche l’Assessora alla cultura e Vicesindaca.

«Anche in questa 73a edizione il pubblico del Trento Film Festival troverà tantissime occasioni per alzare lo sguardo e, attraverso le immagini che saranno proiettate nei cinema cittadini, avventurarsi in un’impresa che è al contempo tra le più ardite e le più necessarie: guardare, analizzare e capire il nostro presente e quello delle "terre alte" del Pianeta, individuandone sofferenze e potenzialità, elementi di crisi e possibili soluzioni, provando collettivamente a immaginarne il futuro» ha dichiarato il presidente Mauro Leveghi. «E nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, voluto dall’ONU, lo sguardo non poteva non essere posto su questi giganti fragili. I ghiacciai saranno protagonisti al Festival non solo grazie alla potentissima immagine del manifesto, firmata da Sebastião Salgado, ma anche attraverso alcuni film selezionati per questa edizione. Parole di speranza e di tenace resistenza ne L’unico superstite di Stefano Floreanini, con protagonista l’ultimo ghiacciaio del Friuli Venezia Giulia, l’unico a non ritirarsi negli ultimi vent’anni. Una musica sussurrata ne Il canto del ghiaccio di Stefano Collizzolli e Paolo Ghisu, due registi trentini che hanno deciso di mettersi all’ascolto della Vedretta del Làres, nel gruppo dell’Adamello, che ospita il più grande ghiacciaio italiano. Immagini, suoni e riflessioni che ci spingono a una presa di coscienza e a modificare profondamente comportamenti singoli e collettivi, assumendo la cultura del limite come orizzonte necessario di ogni nostra azione».

«Il Trento Film Festival è l’evento cinematografico legato alla montagna più importante e più atteso al mondo, che ogni anno riunisce ai massimi livelli i protagonisti non solo del cinema, ma anche dell’alpinismo, dell’editoria e del teatro, per discutere i temi più stringenti e attuali che riguardano i territori montani», ha affermato Angelo Schena, delegato alla cultura del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani. «Per il Cai cinema e letteratura sono strumenti fondamentali per diffondere la conoscenza e il rispetto della montagna. Quest’anno a Trento proietteremo in anteprima il documentario Tra natura e quota. Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, con la presenza in sala di Giovanni Storti: è un film girato sulle Alpi Apuane che, con leggerezza e profondità, immerge lo spettatore nella straordinaria biodiversità di questi luoghi promuovendone la tutela. Altra chicca sarà il libro Fotogrammi in quota di Antonio Massena dedicato a tutte le Genziane d’Oro del Trento Film Festival».

C’è già grandissima attesa per i tanti ospiti di una 73a edizione che si preannuncia esaltante, capace di raccontare i diversi approcci di chi frequenta la montagna nella maniera più eterogenea possibile. Spazio dunque ad alpinisti quali Matteo Della Bordella, Hervè Barmasse e Sean Villanueva O’Driscoll, a climbers del calibro di Maurizio "Manolo" Zanolla e Federica Mingolla, oltre che ad esploratori come Alex Bellini e a conduttrici d’eccezione quali l’ex campionessa di scherma Margherita Granbassi e Camila Raznovich. Ospite alla serata di premiazione del Premio ITAS del Libro di Montagna sarà il giornalista e scrittore Mario Calabresi, mentre durante la cerimonia di apertura interverrà l’imprenditore e attivista Michil Costa. Lo scrittore Mauro Corona e il musicista Davide Van De Sfroos saliranno sul palco dell’auditorium Santa Chiara per uno degli appuntamenti di Cincontri – rubrica ideata lo scorso anno al fine di far dialogare direttamente con il pubblico alcuni fra i principali protagonisti della rassegna cinematografica –, così come il comico Giovanni Storti e il drammaturgo Marco Paolini.

Come anticipato a febbraio, la seguitissima sezione Destinazione… condurrà il pubblico alla scoperta dell’Argentina, territorio che ha consolidato con il Trentino un rapporto fatto di migrazioni e scambi culturali, sociali, economici ed alpinistici. Sarà l’occasione per riscoprire un Paese dalla storia affascinante, attraverso seminari ed eventi, laboratori e concerti, come quello dell’Istituto italiano di cumbia previsto per il 25 aprile al Parco Santa Chiara, pensato nel contesto delle celebrazioni per gli ottant’anni della Festa della Liberazione.

I protagonisti della 73a edizione
«Come il manifesto di quest’anno, mi piace pensare che anche il Trento Film Festival sia una sorta di bianco e nero» spiega la direttrice del Festival Luana Bisesti. «Da sempre infatti, scomodando il taoismo e il concetto di yin e yang, il Festival si muove nella la consapevolezza che ogni cosa ha in sé il seme della propria alterità: il grido di dolore del ghiacciaio di Salgado non suona quindi solo come un requiem, ma come monito e invito all’azione, che ci sprona a trovare le soluzioni ai problemi che un modello di sviluppo ormai evidentemente insostenibile ha contribuito a creare. Il bianco e il nero, la speranza e la sfiducia, la proposta e la denuncia, le storie virtuose e quelle incresciose: anche quest’anno vogliamo fornire al nostro pubblico non risposte prestabilite, ma tutti gli elementi utili ad analizzare il nostro tempo e a immaginare il futuro».

Tanti i protagonisti chiamati a raccontare al pubblico del Trento Film Festival l’Argentina, Paese ospite di quest’edizione. Hervé Barmasse e Camila Raznovich ci condurranno alla scoperta di una terra in cui alpinismo, natura e complesse dinamiche politiche si intrecciano saldamente: Argentina, il viaggio sarà una serata caratterizzata dal dipanarsi di racconti d’avventura e libertà, in compagnia di altri ospiti speciali. Ai confini del mondo – L’alpinismo esplorativo fra Patagonia e Groenlandia è invece l’appuntamento che vedrà dialogare l’ex schermitrice azzurra Margherita Granbassi con Matteo Della Bordella. Della Bordella racconterà la sua vita in verticale e il suo percorso di ricerca di nuove linee su alcune delle montagne più belle e remote del mondo: dalle vette inviolate della Groenlandia, raggiunte con avvicinamento in kayak in totale autonomia, a quelle della Patagonia argentina, sulle quali ha seguito la grande tradizione dei Ragni di Lecco, con uno stile moderno e pulito. Lo stesso stile che caratterizza anche l’approccio alla montagna e all’avventura di Sean Villanueva O’Driscoll, membro della Giuria internazionale di quest’anno e insignito nel 2021 del Piolet d’Or – il "premio Oscar" dell’alpinismo – per la sua traversata in solitaria del Fitz Roy, sempre nella Patagonia argentina. Sarà lui stesso a raccontare la propria impresa in un incontro con il pubblico dal titolo The Moonwalk.

La sicurezza e il rischio, oltre che il senso del limite e il suo rispetto, saranno al centro di altri stimolanti incontri. Come Marmolada parete sud: la regina, le grandi vie e i protagonisti, serata alpinistica che andrà ad indagare gli oltre 120 anni di storia della leggendaria "parete d’argento", raccontata attraverso le ascensioni più significative e le voci dei loro protagonisti, fra cui Alessandro Gogna, Maurizio Giordani, Igor Koller, Maurizio "Manolo" Zanolla e Federica Mingolla. Ma anche Enigma VI grado, un evento che vedrà tre fra i più giovani e promettenti alpinisti della nuova generazione – Mirco Grasso, Matteo De Zaiacomo e François Cazzanelli – dialogare e discutere in merito alla ricerca del limite nelle loro rispettive imprese.

La partecipazione speciale di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, arricchirà la presentazione del libro dedicato ai Sentieri Frassati: una narrazione ricca di umanità, che parte dalla vita di Pier Giorgio Frassati e da riflessioni sul suo intenso vivere, anche la montagna, verso le vette della carità gioiosa.

Un momento speciale sarà quello dedicato alla scoperta dei vincitori della 51a edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna. Mario Calabresi, ospite della serata, accompagnerà il pubblico in un dialogo sull’evoluzione della cultura e della letteratura nella società odierna, anche a fronte delle ultime notizie di attualità. Il ragno e il cowboy si preannuncia invece come una straordinaria e commovente serata di racconti, testimonianze e musica, per ripercorrere, alla presenza di diversi ospiti illustri, le vite degli indimenticabili Cesare Maestri, il "Ragno delle Dolomiti" e Rolly Marchi, eclettico giornalista ideatore del Trofeo Topolino, dedicato ai giovani sciatori.

Proprio ai più giovani sono infine destinate le proposte del T4Future: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realtà del territorio. Più di 100 gli appuntamenti in programma, molti dei quali realizzati nell’ambito del Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il programma completo è disponibile su trentofestival.it/edizione-2025/




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