Federica Mingolla nel massiccio del Monte Bianco trova L'isola che non c’è

Il report di Federica Mingolla che insieme a Gabriele Carrara ha aperto L'isola che non c’è, una nuova via d’arrampicata sull’Aiguille Croux sopra la Val Veny nel massiccio del Monte Bianco.
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Federica Mingolla apre L'isola che non c’è, Aiguille Croux (massiccio del Monte Bianco). Foto di Gabriele Carrara
Gabriele Carrara

Conosco Gabriele Carrara da solo qualche mese eppure mi sembra di sapere tutto di lui. So che cosa lo fa arrabbiare e cosa invece lo rende felice, è un ragazzo straordinariamente talentuoso e pieno di energie. È questo il motivo che ci ha fatti incontrare, due palline impazzite che rimbalzando da una parte all'altra ad un certo punto si sono scontrate.

L'idea di aprire una via è nata comunque da lui, in un giorno di pioggia. Io sono salita al Rifugio Monzino a fare un allenamento e per fare un saluto a lui e al rifugista Mauro e poi dal nulla, dopo un bel pranzo, è nata l'idea di andare a vedere questa linea sulla Est della Croux che Gabriele aveva intravisto scalando sulla ovest della Noire.

Subito mi emoziono, la parete nella parte bassa sembra seguire una linea logica di diedri con una roccia di qualità super, mentre nella parte più in alto non capiamo bene dove arrampicare per non prendere la linea di Vuoto a perdere, la via che corre a sinistra. Ma la parete sembra offrire veramente un numero considerevole di opzioni per sfuggire all'unica via presente su questo versante, perciò ecco che l'idea inizia a prendere forma.

Dopo pochi giorni iniziano le scammellate con gli zaini stracarichi di materiale, le giornate appesi in parete e le serate al rifugio Monzino a rigenerarci con le lasagne di Mauro. Una notte decidiamo di trascorrerla in parete, quando riusciamo ad entrare nella seconda parte di via, quella che non ti permette più una ritirata su ghiacciaio.

L'ultimo tiro è una rivelazione, la fessura in strapiombo che solca l'ultimo muro che porta in cima alla via strega entrambi. È stato emozionante e credo sia anche il sogno di tutti gli apritori, riuscire a salire questa lunghezza aprendola dal basso in arrampicata libera arrivando in cima stremata. Non ho mai provato niente di simile!

Devo veramente ringraziare il mio compagno Gabriele per questa esperienza perché senza il suo entusiasmo, e aggiungerei anche la sua schiena (grande forza fisica!), tutto questo non sarebbe stato possibile.

Aprire una via così bella e obbligata era il mio sogno da tanto tempo, riuscirci sul massiccio del Monte Bianco e con un compagno d'eccezione è stato un bellissimo regalo. Un altro aspetto che dà valore aggiunto alla via è la posizione: vista sul Freney, il ghiacciaio più bucherellato del massiccio del Monte Bianco! Un vero spettacolo!

Spero che chi la ripeterà non ci maledirà per la chiodatura lontana; tengo a precisare che l'abbiamo aperta scalando il più possibile in libera e quindi fermandoci a proteggere solo dove possibile e veramente necessario.

Non mi resta che augurare a tutti una bella avventura.

Federica Mingolla

L'isola che non c’è visto da Gabriele Carrara

L'isola che non c é: come a dire che non esiste un singolo obbiettivo, non esiste un'unica isola dove fermarsi, ma di isole ce ne sono molte da esplorare, conoscere, perché ognuna di queste ha qualcosa di diverso da esplorare. Fermarsi vorrebbe dire rischiare di finire inglobati nelle monotonia, com'è un po' adesso il vivere nella societá moderna. Ora non é tempo di vivere di ricordi, ma è tempo di seguire quella seconda stella a destra, che in quei cieli stellati brilla sempre di piú...


SCHEDA: L'isola che non c’è, Aiguille Croux, Monte Bianco




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