Monte Bianco, arrampicare sul più bel granito d'Europa

Roberto Rossi presenta 20 vie lunghe nel massiccio del Monte Bianco, sul Grand Capucin, Trident du Aiguille du Midi, Pyramide du Tacul...
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Bettembourg - Thivierge, Pic Adolphe Rey
Roberto Rossi

Arrampicare sul granito del Monte Bianco è un’esperienza eccezionale, unica nel suo genere; lo splendore dei ghiacciai, il panorama mozzafiato e lo scintillio della luce sulla neve inebriano la mente, l’aria fresca e leggera rende libero lo spirito, mentre la quota stanca inesorabilmente il fisico. Sono queste le sensazioni che provo ogni volta che mi reco ad arrampicare sui Satelliti, pilastri di roccia verticali, levigati per millenni dai ghiacci e dalle intemperie.

Poter salire su di essi, contorcere le mani dentro le fessure, stringere le dita attorno alle minuscole tacche, gemere ad ogni faticoso passo per salire su, sempre più su, centimetro dopo centimetro, verso l’ambita vetta, fondendosi con questa meravigliosa roccia dalle linee sinuose, che appare quasi morbida al tatto. Chi ha provato ad arrampicare su questa incredibile roccia almeno una volta nella propria vita è entrato in un “tunnel” ed è diventato a tutti gli effetti un “satellite-dipendente”; tutte le altre salite che farete saranno solo più considerate degli ottimi allenamenti per poter tornare ad arrampicare sul granito più bello d’Europa! Fabrizio De Andrè diceva: “è bello pensare che dove finiscono le mie dita inizi una chitarra…”. Beh, a me fa piacere pensare che dove finiscono le mie dita inizi il granito del Monte Bianco!

Arrampicare su queste splendide cime mi ha consentito di soddisfare il mio innato bisogno di confrontarmi e misurarmi, di conoscermi, di “cercare di capire”. Spezzare il rapporto che ho con queste montagne impedirebbe di affermare la mia identità, il mio modo di essere, il mio entusiasmo, l’impeto gioioso con cui affronto quotidianamente la vita. Spero che anche voi, visitando questi magici luoghi, possiate provare le medesime sensazioni e riceverne un tale appagamento.

Ma attenzione perché qui si è in alta montagna! L’avvicinamento si effettua lungo un ghiacciaio che muta conformazione di anno in anno, ed inoltre il tempo può cambiare molto rapidamente, causando una brusca diminuzione della temperatura in un breve lasso di tempo. E’ quindi indispensabile essere muniti di materiale da ghicciaio, di un equipaggiamento adeguato all’ambiente, di aver sentito delle previsioni meteo attendibili e di possedere soprattutto molto ”sale in zucca”. Inoltre tutti gli itinerari qui descritti sono da proteggere con nuts e friends in maniera quasi integrale, è necessario l’utilizzo di due mezze corde da 50 metri e del casco!

Un grazie alla Ferrino, la Kayland e alla Montura per il materiale fornito, e buone arrampicate a tutti!

1. A’ l’orée du bois ED-, 7a+ max
2. Bettembourg - Thivierge TD+, 6b max
3. Bonne Ethique ED, 6c+ max
4. Contamine TD+, 6a+ max.
5. Eau et gaz à toutes les étages ED+, 7c max.
6. Elixier d’Astaroth ED+, 7a+ max, A2
7. Empire State Building ED+, 7c max
8. Gervasutti TD+, 6a+ max
9. Indurain tiene dos huevos ED, 7a max
10. La Paix Roquet ED+, 7c max
11. Le Fou de l’Aiguille ABO-, 7b max
12. Le jour et la nuit ED, 6c+ max
13. Les Intouchables ABO-, 7c+ max
14. Ligne Blanche ED, 7a+ max
15. O sole mio ED-, 6b+ max
16. Rébuffat TD+, 6A max.
17. Rébuffat D+, 6a max
18. Salluard TD-, 5+ max
19. Super Dupont ED, 7b max
20. Via degli Svizzeri ED-, 7b max.
21. Voyage selon Gulliver ED, 7a+ max



Accesso

Courmayeur ed il Monte Bianco sono facilmente raggiungibili dall'Italia tramite l'autostrada A5 Torino-Aosta-Morgex. Giunti a Morgex si prosegue per la statale SS 26 fino a Courmayeur, da qui si prende in direzione La Palud, dovei parte la funivia che porta in quota. Alla seconda fermata (Colle del Gigante) si trova il Rifugio Torino 3375m, punto di partenza ideale per le salite qui descritte.
L’accesso agli itinerari è possibile anche dal versante francese utilizzando la funivia che da Chamonix porta all’Aiguile du Midi e facendo base al Rifugio Cormiques. In questo caso i tempi d’avvicinamento si allungano di circa un’ora.

Pic Adolphe Rey
Questa struttura è percorsa da un numero elevatissimo di itinerari fra cui 3 grandi classiche molto famose e molto frequentate: la “Salluard”, la “Gervasutti” e la “Bettembourg-Thivierge”. Presenta un accesso relativamente facile ed un’esposizione favorevole (sud per la prima, sud-est per le altre due); arrampicare su di essa è sicuramente il miglior modo per ”prendere confidenza” con i satelliti, in vista di scalate più difficili e complesse.

Grand Capucin
“E’ l’obelisco per eccellenza, il re dei satelliti. Ogni suo spigolo, ogni suo diedro ha una proporzione elegante; tutte le sue linee tendono al cielo...”
Cosa aggiungere alle parole di Giovanni Bassanini, se non di andarci di corsa? Le due vie proposte sono “Voyages selon Gulliver” e “Elixir d’Astaroth”, entrambe esposte a sud.

Trident du Tacul
Questo bellissimo “tridente” di roccia è sicuramente il satellite che, più di ogni altro, richiede un’ottima conoscenza di tutti i tipi di incastri; l’arrampicata sarà quindi atletica, ma anche eccezionalmente tecnica.

Roccia, chiodatura e tipo di arrampicata
La roccia è un granito molto solido in cui prevale l’arrampicata tecnica e di movimento su fessure, tetti e placche. In genere questa roccia richiede un breve periodo di adattamento soprattutto per evitare di faticare più del necessario nel posizionamento delle protezioni mobili e nelle lunghe fessure. Questi itinerari richiedono dunque una buona conoscenza dell’uso di friends e nut e delle manovre di corda.
La chiodatura varia da itinerario a itinerario; le soste sono solitamente attrezzate, le protezioni intermedie sono generalmente buone e facilmente integrabili.
Portare un assortimento di friends (molto utili anche i TCU e un assortimento di R.P.) e nut.Per l’avvicinamento non bisogna dimenticare poi che ci si muove sempre su terreno glaciale. E’ necessario quindi legarsi in cordata e ripassare le manovre di progressione su ghiacciaio nonchè quelle di recupero da crepaccio. E questo è già un buon inizio… per evitare spiacevoli avventure.

Periodo migliore
Il periodo migliore per intraprendere queste salite è sicuramente quello estivo anche se già da aprile, con tempo stabile, queste salite regalano delle stupende emozioni.

Meteo
Ottimo ed attendibile il servizio meteorologico della Francia, raggiungibile telefonicamente anche dall'Italia col numero 0033 836 680205;
Sul web sono disponibili i seguenti siti che offrono il servizio di previsioni Meteo:
Funivie Monte Bianco
www.montebianco.com
Meteo della Regione Valle d'Aosta
www.regione.vda
Per il versante francese:
www.chamonix.com
www.meteo.fr

Cartografia
Utili le carte dell’ IGN TOP 1:25.000 in particolare la n°:3531ET

Bibliografia
Monte Bianco Anni Novanta (G.Bassanini e G.Azzalea, Vivalda editore)
Monte Bianco: le classiche (Bassanini, Vivalda editore)
Monte Bianco: le moderne (Bassanini, Vivalda editore)
Le Topo du Masif du Mont Blanc, Tome I (M.Piola)
Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI, G. Buscaini, 1991 M. Bianco Vol.1
Guida Vallot (vol.1):Monte Bianco Edizioni Mediterranee




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