Changing Corners sulla Pointe Adolphe Rey di Christophe Dumarest e Tom Livingstone

Gli alpinisti Christophe Dumarest e Tom Livingstone hanno aperto Changing Corners (M7, 250m) sulla Pointe Adolphe Rey nel massiccio del Monte Bianco.
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Christophe Dumarest e Tom Livingstone durante la prima salita di Changing Corners sulla Pointe Adolphe Rey (25/01/2022)
Christophe Dumarest / Tom Livingstone

Il 25 gennaio 2022 la guida alpina francese Christophe Dumarest e l'alpinista britannico Tom Livingstone hanno aperto Changing Corners sulla parete nord della Pointe Adolphe Rey, vicino al Grand Capucin nel massiccio del Monte Bianco. La linea di 250m offre difficoltà fino a M7 ed è stata aperta in libera dai due alpinisti in una lunga giornata che ha avuto la sua partenza da Chamonix.

Dumarest ha scritto: "Ho sempre voluto aprire una nuova via su questa parete. Avevo individuato la linea molto tempo fa e aspettavo pazientemente un compagno di cordata e le condizioni giuste per tentarla. Avevo notato una sottile fessura su una grande placca, sovrastata da un fantastico diedro poco sotto la cima, e ho intuito che fosse possibile salire questa via con ramponi e piccozza in inverno.

Lunedì 24 gennaio ho scalato la Goulotte Lafaille con un cliente. Quando ho suggerito a Tom Livingstone di aprire questa via con me il giorno successivo mi ha risposto: “Sì certo". Dopo la nostra ripetizione di "No Siesta" sulle Grandes Jorasses qualche giorno prima, sapevo che Tom era l'uomo giusto per questo progetto. Così ho depositato tutto il materiale in un crepaccio, pronto per il giorno successivo…

Martedì abbiamo raggiunto la base della montagna, pronti per una grande battaglia. È stato così emozionante infilare le lame in queste fessure sottili, sapendo di essere i primi, immaginando che forse un giorno altri avrebbero potuto seguire le nostre tracce.

Era ormai tardo pomeriggio quando siamo arrivati ​​alla base del bel diedro, e toccava a me salire da capocordata. Ciò che è seguito è stata una piccola "guerra di logoramento" su questo estetico diedro di 40 metri poco sotto la vetta. Per quelle che mi sono sembrate ore ho lottato duramente per non cadere da questo "libro aperto", mi sentivo un po' come un nuotatore che cerca di tenere la testa fuori dall'acqua. È stato un momento di grande determinazione per salire questo tiro in libera! Questo è poi stato seguito da una sezione che, sebbene non troppo estrema, era complicata dalla ricerca degli appoggi giusti. Soprattutto però, era estremamente bella. Da qui il nome della via, Changing Corners!

Abbiamo scelto di salire la via quando era senza ghiaccio, con le condizioni più secche possibili, speriamo però che chi la ripeterà abbia più ghiaccio".

Christophe Dumarest ringrazia: Petzl, Karpos, Scarpa, Julbo, Samaya, Snowleader




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