Pumari Chhish East tentata da Tom Livingstone e Mathieu Maynadier

A giugno gli alpinisti Tom Livingstone e Mathieu Maynadier hanno tentato senza successo l’inviolata cresta sudest del inviolata Pumari Chhish East in Pakistan. A causa delle condizioni proibitive sono scesi da circa 6750 metri.
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Tom Livingstone e Mathieu Maynadier tentano Pumari Chhish East in Pakistan, giungo 202
Mathieu Maynadier archive

L’alpinista francese Mathieu Maynadier e l’inglese Tom Livingstone si sono recati nella regione di Hispar in Pakistan il 18 giugno, dopo diversi ritardi dovuti al Covid. Il 26 giugno la cordata ha raggiunto un lussureggiante campo base a quota 4500 metri vicino al ghiacciaio Jutmaro, con splendide viste direttamente sulle pareti meridionali del Pumari Chhish Central (7492 m) ed Est (6850 m).

I due hanno trascorso alcuni giorni ad acclimatarsi il più possibile e sono saliti a 5600m, ma i loro piani sono stati interrotti a causa del tempo variabile. Anche la settimana successiva è stata caratterizzata da maltempo, con neve intermittente al campo base e tempo troppo brutto persino per fare boulder o nuoto al campo base. Tuttavia, la coppia è stata in grado di individuare un modo per raggiungere la base della parete sud del Pumari Chhish East attraverso il difficile ghiacciaio, per depositare cibo e materiale per un tentativo.

Giovedì 8 luglio è iniziata la prima delle 4 giornate di bel tempo previste. Non era sufficiente per tentare il loro obiettivo principale, quindi i due hanno scelto di tentare il premio di consolazione, ovvero l’ancora inviolata cresta sud-est del Pumari Chhish East.

Livingstone e Maynadier hanno trascorso due giorni a scalare misto moderato, neve e ghiaccio lungo una cresta "classica del Karakoram", spesso salendo grandi funghi di neve, effettuando lunghi traversi e salendo delle creste.

Domenica 12 si sono accampati a circa 6400m e si sono svegliati in una fitta nuvola e sotto una forte nevicata. Sono saliti a circa 6750 m con il tempo in peggioramento, nonostante questo dovesse essere il quarto ed ultimo giorno di buone condizioni. La neve pesante, lo spindrift, le nuvole spesse e il vento li hanno fatti sentire come se stessero scalando in Scozia in inverno, e sfortunatamente si sono ritirati, tornando fino al campo base più tardi quella notte.

Con previsioni del tempo brutte, la cordata ha lasciato il campo base il 18 luglio.




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