Aperta in Val di Enghe (Sappada) la via di misto 'L’Orco non va mai in vacanza'
E’ già qualche anno che pratico l’arrampicata su ghiaccio, una grande passione. La Valle di Enghe è un luogo magico, affascinante che mi ha fatto trascorrere in passato giornate fredde ma meravigliose. La solitudine della valle, linee dalle forme più strane, a volte incassate, a volte muri di ghiaccio, mai banali…
All'inizio di quest’inverno assieme a Samuel Straulino ci siamo addentrati alla ricerca di qualcosa di scalabile che fosse in condizione e la scelta è caduta su Stelle e lucciole. Una a mio parere delle più belle colate della valle. L’occhio curioso durante il cammino, sia in andata che al ritorno, scruta sempre le pareti alla ricerca di qualcosa che a volte si vorrebbe immaginare che esista, ma poi non c’è. Così, anche con un po’ di immaginazione, ho intravisto una possibile salita nuova. Con Samuel ci siamo confrontati un attimo e, scattata qualche fotografia, ci siamo ripromessi di ritornare al più presto, magari attendendo 15 giorni nella speranza che si ingrassi un po'.
Così il 22 gennaio 2025 eccoci all’attacco, armati di tutto il necessario, anche di trapano e qualche spit. Il primo tiro parte Samuel che con l’ausilio di qualche chiodo e friend arriva alla sosta 30m più in alto. Il tiro è quasi tutto su roccia, a metà però qualche crosta di ghiaccio aiuta nel passo più atletico. Inizio io il secondo tiro che attraverso una placca sporca di neve porta sotto la colata ghiacciata. Un paio di passi più impegnativi e sono alla sosta su viti di ghiaccio, a sinistra di un muro più verticale. Sono 35 metri veramente divertenti, ma da scalare con attenzione. Arriva Samuel e superato il muretto in un attimo arriva in cima, 30m facili. Attrezziamo la sosta a spit, ci caliamo con una corda doppia di 60m alla prima sosta e da qui un’altra da 30m ci deposita a terra.
In generale la difficoltà è contenuta, ma la linea è molto divertente, ottima da abbinare ad un’altra cascata li vicino o se ci fosse sovraffollamento. Direi che è alla portata di tanti e questo ci appaga: l’idea che possa diventare una classica della valle ci entusiasma. Siccome la via è accanto alla famosissima Anche l’Orco va in vacanza, il nome è venuto facile.
Riordinando il materiale. ammiriamo con piacere il fortissimo Cristian Casanova in apertura sulla sua linea I tre Orchi, un capolavoro dalle difficoltà ben più ardite.
Grazie a Samuel Straulino per aver condiviso con me questa avventura. Come diceva Izaak Walton, "La buona compagnia durante un viaggio fa sembrare la strada più breve." Io aggiungerei anche più facile…
di Gianni Dorigo
Link: inmont.it