L'escursione al Lago del Sorapis, un gioiello delle Dolomiti da preservare

Enrico Maioni, Guida Alpina di Cortina, presenta l'escursione al Lago di Sorapiss nelle Dolomiti, accanto al Rifugio Vandelli e a pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo. Un gioiello dal colore turchese di rara bellezza che purtroppo rischia di essere rovinato a causa della inciviltà di molti.
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Il Lago del Sorapis nelle Dolomiti sovrastato dal Dito di Dio. Un gioiello dal colore turchese di rara bellezza considerato da molti uno dei luoghi più belli delle Dolomiti.
Enrico Maioni

Le acque dal meraviglioso color turchese del Lago di Sorapis (o Sorapiss o Sorapìs, originariamente Sorapíš in ladino), attraggono ogni anno migliaia di turisti. Purtroppo, al pari di altre mete che possono vantare fantastici scenari, l’afflusso incontrollato delle folle sta seriamente mettendo in pericolo l’integrità e la bellezza del luogo.

Il pericolo non è dato soltanto dalla quantità di gente che si reca al Lago del Sorapis, ma soprattutto dalla maleducazione e poco senso civico di molte persone, che noncuranti della bellezza del luogo abbandonano rifiuti di ogni genere in questo piccolo angolo di paradiso.

Inoltre, la via di accesso più facile presenta comunque alcuni tratti esposti che mettono spesso in difficoltà i turisti meno avvezzi ai sentieri di montagna. Sempre più spesso si incontrano lungo il sentiero avvenenti donzelle con calzature a dir poco inappropriate, bambini intimoriti, cani al guinzaglio o comitive variegate che creano grossi ingorghi e lunghe code.

È chiaro che tutti hanno diritto di muoversi liberamente in montagna, e perciò non è facile trovare una soluzione a quello che sta diventando un vero problema.

Chi di dovere sta da tempo cercando una soluzione, ad iniziare dalla mancanza di un parcheggio di adeguate dimensioni all’inizio del sentiero, dove troviamo sulla strada statale un’interminabile colonna di vetture in sosta.

L’esagerata frequentazione della zona del Lago di Sorapis sta creando dei grossi problemi igienici, di pulizia e di decoro pubblico. Infatti, lasciando in loco rifiuti e accampandosi senza rispetto della natura particolare del posto, le masse di turisti creano un grave danno ecologico e deturpano la bellezza di questo magnifico ambiente.

Pur essendo stata messa in atto una più attenta sorveglianza della zona da parte dei Carabinieri Forestali, in aggiunta a quanto già fanno sia i guardia-boschi delle Regole d’Ampezzo, sia il gestore del rifugio, ci si è resi conto che le Regole, quali proprietarie dell’intera area, e le Forze dell’Ordine poco o nulla possono fare per risolvere il problema.

Una proposta, a mio avviso interessante, è quella di posizionare un piccolo chiosco prefabbricato sulla via che dal Passo Tre Croci sale verso il Lago del Sorapìs, nel punto in cui la strada forestale si trasforma in sentiero.

Lo scopo del baracchino sarebbe quello di informare adeguatamente i visitatori, ad esempio riguardo al tempo di percorrenza e alle scarpe necessarie, sensibilizzarli ad un comportamento corretto, riscuotere un paio di Euro per ogni gitante, come pedaggio per il sentiero che si inoltra nella proprietà privata delle Regole, per l’uso del parcheggio (se e quando questo sarà fatto) e per finanziare la pulizia e il decoro del percorso e delle rive del Lago, compreso il trasporto dei rifiuti, in elicottero qualora fosse necessario.

Ma il primo passo spetta a noi: è poi così difficile riportare a valle i nostri rifiuti? Perché lasciare in bella vista i tuoi bisogni sulla sponda del lago, o a lato del sentiero, e non utilizzare i servizi del rifugio? E ancora, e ne sono testimone, è davvero necessario salire al Lago del Sorapiss con un canotto gonfiabile?

Il piccolo lago è una delle più belle mete escursionistiche delle nostre montagne, ma l’inciviltà di molti rischia di rovinare per sempre questa perla incastonata nella roccia del Sorapìs.

Ti prego, rifletti su quel che hai letto fin qui e incamminati con responsabilità e coscienza sul sentiero che dal Passo Tre Croci ti porta al Lago di Sorapis, un vero gioiello sorvegliato dal Dito di Dio.

di Enrico Maioniwww.guidedolomiti.com 

SCHEDA: Lago del Sorapis - Dal Passo Tre Croci al Rifugio Vandelli, Dolomiti


Curiosità

Il lago è scavato nella roccia e privo di emissari superficiali; le sue acque raggiungono infatti per via sotterranea la grande soglia rocciosa del ripiano glaciale, uscendo nella cascata “el Píš”. Il termine Píš ( leggi pisc, da “pisciare”, urinare) è molto diffuso nella toponomastica dell’area ladina per indicare cascate e cascatelle. Proprio da questo nome deriva quello del gruppo montuoso “Sora el Píš”, ovvero sopra la cascata el Píš. Durante la stagione invernale le molteplici cascate si ghiacciano, permettendo agli appassionati di praticare l’arrampicata su ghiaccio.

Note
Come ho scritto sopra l’escursione al Lago di Sorapis è molto frequentata. Se puoi, per godere appieno della bellezza del luogo, vieni a visitarlo in un momento di bassa stagione, e preferibilmente non nel week-end.
Ma se questo non è possibile, parti presto al mattino, anche se incrocerai comunque un sacco di gente sulla via del ritorno.
E se non vuoi partir presto, tieni presente che il parcheggio nei pressi del Passo Tre Croci è affollato; ti consiglio quindi di sfruttare il servizio bus dalla stazione degli autobus di Cortina.

Cartografia
Carta Topografica Tabacco n. 03 – Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane – scala 1:25.000

DOMANDE FREQUENTI SUL LAGO DI SORAPIS
Dove si trova il Lago di Sorapis?
Il Lago di Sorapis si trova in Dolomiti, nel Comune di Cortina d’Ampezzo.

Da dove si parte per andare al Lago di Sorapis?
Ci sono molti sentieri che portano al Lago di Sorapis. La strada più breve e meno faticosa e lungo il sentiero n. 215, con inizio al Passo Tre Croci.
Se hai paura del vuoto puoi parcheggiare la tua vettura presso l’Hotel Cristallo in località Fedèra Vecia, sulla strada che collega Auronzo a Misurina. Qui il sentiero n. 217 ti porta direttamente al lago. Il percorso non presenta alcuna difficoltà, ma è più faticoso in quanto il dislivello da superare è di oltre 600 metri, mentre dal Passo Tre Croci i metri sono poco più di 200.

Quanto tempo ci vuole per il Lago di Sorapis?
Il tempo medio di da andata e ritorno è di 4 ore, partendo dal Passo tre Croci.

È difficile andare al Lago del Sorapis?
Non è difficile, ma devi essere abituato a camminare in montagna e non avere paura del vuoto. Alcuni tratti del sentiero sono molto esposti. Sul tratto più difficile è posizionato un cavo d’acciaio che funge da passamano e al quale puoi assicurarti, se hai paura, con un cordino.

A cosa è dovuto il colore del Lago Sorapis?
La particolare colorazione dell’acqua è dovuta ai minerali che si sciolgono nell’acqua e a peculiari caratteristiche chimiche e batteriologiche naturali, oggetto di studi e analisi da parte dell’università di Trento.

Da dove arriva l’acqua nel Lago del Sorapis?
Non ci sono emissari superficiali. L’acqua arriva dal ghiacciaio per via sotterranea (acqua di fusione).

Si può fare il bagno nel Lago del Sorapis?
No! Il 1 agosto 2019 il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, ha emesso l’ordinanza di divieto di balneazione, con ammende fino a 500 euro. La balneazione potrebbe non soltanto compromettere il delicato ecosistema naturale del lago, ma costituire un serio pericolo per le persone. Il fondale non è visibile, e non esiste alcun servizio di soccorso per i bagnanti.

Quanto è profondo – grande il Lago Sorapis?
La profondità massima del Lago di Sorapis è di 2,60 m. La sua superficie misura 2,5 ettari.


Note: Dettagli della salita al Lago di Sorapiss
Inizio sentiero quota 1791 m
Arrivo – Lago di Sorapis quota 1923 m
Dislivello positivo in andata circa 220 m
Dislivello positivo al ritorno circa 70 m
Lunghezza percorso di andata al Lago del Sorapis 5,2 km
Tempo medio per la salita al Lago di Sorapis 2 ore
Difficoltà
Il percorso, pur non presentando reali difficoltà tecniche, include alcuni tratti esposti e non è adatto a chi soffre di vertigini e a coloro che si trovano a disagio quando l’altezza e l’esposizione si percepiscono appieno.

Equipaggiamento
Raccomandate scarpe da trekking e giacca a vento impermeabile. Consigliato l’uso di un kit da ferrata per i bambini e per i più timorosi.

Punti di appoggio
Rifugio Vandelli – Tel. 0435 39015
Ristorante Son Zuogo al Passo Tre Croci – Tel. 327 665 1191




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