Punta Whymper alle Grandes Jorasses, Denis Trento scende con gli sci il couloir sud ovest
Denis Trento - parte ripida della Punta Whymper alle Grandes Jorasses in sci
Partire alle 8 e mezza dalla Val Ferret con mezzo litro scarso di acqua, un glicogeno e l'obiettivo di salire le Jorasses in giornata è un'idea che nemmeno il più somaro degli alpinisti può avere. Nonostante io spesso possa appartenere a quella categoria, nemmeno a me era venuta in mente una cavolata del genere.
Eppure mentre buttavo le ultime cose nello zaino per andare fino al Rifugio Boccalatte, il fatto di aver messo anche 30m di cordino probabilmente significava che in un angolo del mio cervello c'era l'idea remota di tirare dritto fino in cima. Quando dopo due ore di salita mi stavo mettendo l'imbrago per entrare nel ghiacciaio, dentro di me avevo già accettato l'idea di andare su fino a quando non avrei trovato un ostacolo abbastanza grande da non poter più salire, o meglio da non poter poi scendere con gli sci.
Un'ora più tardi, uscendo dal canalone tra Reposoir e Rocher Whymper la vista di un passaggio per accedere ad un canalino che sembra condurre direttamente in punta alla Whymper mi fanno definitivamente rassegnare al fatto che l'unica opzione ormai è quella di salire.
Il passaggio c'è, ma si tratta di una strettoia di 10m ghiacciata impossibile da sciare. Poco importa, si rimetteranno i ramponi anche in discesa. Il resto del canalino, sebbene sia in neve dura e a tratti crostosa, non mi sembra impossibile.
L'ultima parte della salita mi presenta il conto in termini di disidratazione e calo glicemico, ma 4 ore e 15 minuti dopo la mia tarda partenza, ricalco la seconda cima delle mie affezionate Jorasses. Arrivando nello stesso punto in autunno ero sollevato perché sentivo che la parte più pericolosa era alle spalle. Questa volta sapevo che era l'esatto contrario.
350m di brutte curve sul duro mi riportano alla terminale, da lì il ritorno a valle diventa una bella sciata su ottima neve primaverile. Peccato che lo stato di disidratazione in cui
versavo mi abbia impedito di apprezzare a pieno la situazione, ma non si può avere tutto..
I 10 minuti di camminata per tornare a Planpincieux mi sembrano l'attraversata del deserto del Sahara, ma il pensiero di arrivare ad una fontana mi fa tenere il ritmo alto a dovere.
Un paio di litri più di acqua e una pasta più tardi, inizio a pensare che data la scarsa frequentazione delle Jorasses a livello sciistico, forse forse quella poteva anche essere una prima discesa.
Confrontandomi con amici e colleghi, mandando mail a siti specializzati, cercando su internet questa ipotesi sembra avere preso valore, ma visto che chi è nato dopo gli anni ’80 ha poco da rivendicare in tutti i settori della vita, ormai è solo consentito parlare di "probabile prima discesa."
di Denis Trento
Denis Trento - prima parte della Punta Whymper alle Grandes Jorasses in sci