Jannu parete nord: intervista ad Alan Rousseau dopo la salita in stile alpino con Matt Cornell e Jackson Marvell

Intervista ad Alan Rousseau dopo la salita in stile alpino, effettuata con Matt Cornell e Jackson Marvell dal 7 al 13 ottobre 2023, della parete nord dello Jannu tramite il loro 'Round Trip Ticket' (2700m, M7 AI5+ A0).
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Matt Cornell, Alan Rousseau e Jackson Marvell in apertura su 'Round Trip Ticket' sulla parete nord dello Jannu in Nepal (7-13/10/2023)
archive Matt Cornell, Alan Rousseau, Jackson Marvell

Dal 7 al 13 ottobre 2023 gli alpinisti statunitensi Matt Cornell, Jackson Marvell e Alan Rousseau hanno completato un'impressionante salita della parete nord dello Jannu (7710m) nell'Himalaya nepalese. La loro via chiamata "Round Trip Ticket" si sviluppa per 2700 m, supera difficoltà tecniche fino a M7 AI5+ A0, ed è stata salita con uno stile alpino che si discosta radicalmente dalla Diretta Russa, con la quale condivide molto terreno e che è stata aperta in stile capsula e con l'utilizzo delle corde fisse da parte di una determinata spedizione russa guidata da Alexander Odintsov; la vetta raggiunta da Alexandre Ruchkin e Dmitry Pavlenko gli aveva fruttato il Piolet d'Or 2004. Il successo di questa via tecnicamente difficile arriva ora dopo 2 precedenti tentativi, il primo di Marvell e Rousseau nel 2021, il secondo di Cornell e Rousseau nel 2022. Abbiamo chiesto a Rousseau di fornirci qualche dettaglio in più

Jannu, che bella bestia di montagna! Quando ha attirato la tua attenzione?
Penso di essermi imbattuto nella parete nord dello Jannu su Google Earth circa dieci anni fa. Poi ho scoperto la linea russa del 2004. Ma era molto oltre ciò che potevo comprendere in quel momento. Poi nel 2020 Jackson e io stavamo lavorando insieme nel caldo dello Utah e lui mi ha detto che avremmo dovuto scalare qualcosa insieme nell'Himalaya. Gli ho mostrato una foto della nord dello Jannu e subito ci siamo stretti la mano. Affare fatto.

Prima di quest'anno c'avevi provato due volte. La prima nel 2021 con Jackson, la seconda nel 2022 con Matt. Come sono andate quelle spedizioni? Cosa vi hanno insegnato?
Quel primo anno io e Jackson non avevamo grandi aspettative. Non eravamo sicuri se sarebbe stato troppo pericoloso, se sarebbe stato troppo freddo per scalare bene o semplicemente se sarebbe stato troppo difficile da provare in stile alpino. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi e durante la ricognizione siamo arrivati a 7150 metri. Eravamo così contenti di vedere il potenziale della parete. Nel 2022 Jackson ha avuto un'emergenza medica in famiglia e è dovuto ripartire subito dopo essere arrivato a Kathmandu. Quell'anno faceva molto freddo e tirava troppo vento, e Matt e io siamo arrivati solo a 6700 m. Il vento creava troppi pericoli in parete. Ma abbiamo imparato che con condizioni quasi perfette, avremmo potuto scalare la parete in stile alpino.

Quest'anno siete venuti come team 3 persone. Avete cambiato tattica questa volta?
Il programma era lo stesso dell'anno scorso: ci eravamo impegnati in una salita single-push in stile alpino sulla headwall della parete nord dello Jannu.

Come vi siete acclimatati?
Siamo saliti e abbiamo dormito qualche notte a circa 6000 metri sul versante sud. C'è un bel terreno moderato lì.

Poi la salita vera e propria. Puoi raccontarcela?
Abbiamo fatto 5 bivacchi in salita ed uno in discesa, tre dei quali appesi nel vuoto. La salita inizia con un sperone roccioso di circa 300 metri che abbiamo salito in libera attorno a 5.8 grado statunitense. Quindi si ci si sposta in un'enorme cascata di ghiaccio prima di sbucare su un altopiano glaciale. Ci siamo accampati nel crepaccio terminale a 5800 metri. Il secondo giorno si percorre un'enorme rampa di neve di 60-90°. La seconda notte ci siamo accampati in un'enorme grotta glaciale a circa 6700 metri. Il terzo giorno il terreno diventa più difficile e la quota comincia a farsi sentire. Abbiamo superato molti tipi di terreno, fino a M5 AI4 e fino a circa 7100 mm, fino a raggiungere la headwall. I giorni 4 e 5 sono stati impiegati scalando terreno per lo più sostenuto, di M6-7 AI5, con bivacchi sospesi ogni notte. Il sesto giorno ci siamo spostati sul versante sud-ovest della montagna e abbiamo terminato la via con alcuni tiri sorprendentemente impegnative. L'arrampicata tecnica è cessata solo circa 100 metri sotto la vetta.

Quanta materiale e cibo avevate? Quella tenda e quei portaledge gonfiabili sembrano piccoli...
Abbiamo portato una normale dotazione alpinistica e 12 viti da ghiaccio, Una corda di 60 metri da 9,0 mm ed una corda da ghiacciaio iperstatica in dyneema aramidico da 6 mm. Abbiamo usato due pod gonfiabili per noi tre per rimanere leggeri e avevamo progettato di essere in parete tra i 6-7 giorni.

Solo una corda tra voi tre? Com'avete fatto?
Fissiamo la corda e la risaliamo. Il capocordata sale e fissa la corda. Poi gli altri due seguono utilizzando una microtraxion, mentre il capocordata issa su gli zaini.

Sul serio?
SÌ. Questa tecnica non ci ha ancora deluso ;-)

C’è stato un momento decisivo?
Alla fine del quarto giorno ho superato un blocco impegnativo e di difficile lettura, non riuscivamo a vedere dove salire. Con un po' di pazienza e il forte incoraggiamento dei miei compagni di cordata sono riuscito a trovare la via giusta. Successivamente siamo riusciti a vedere una via di fuga, dove la parete ha cominciato a ribaltarsi. Ma avevamo ancora davanti a noi una giornata di difficile arrampicata, sulla headwall che si è rivelata impegnativa.

Hai detto che avete trovato alcunei dei tiri più sublimi che avevate mai salito in vita vostra.
Sì, la scalata dai 7.000 ai 7.500 metri ci ha lasciato a bocca aperta. Offriva quello che stavamo cercando. Arrampicata ripida e sostenuta, continuamente avventurosa ma raramente runout o pericolosa.

Poi la cima
Una piccola pinna di neve attorno a molto vuoto...

Siete scesi vicino alla linea di salita?
Sì, siamo scesi a goccia d'acqua lungo la headwall rispetto alla nostra linea di salita. Ma eravamo comunque molto vicini alla linea di salita.

Quanto è terreno inesplorato, e quanto già scalato dai russi nel 2004?
Da 7000-7500 metri è tutto terreno nuovo.

Cosa ne pensate di quella salita di quasi due decenni fa?
Rispettiamo ciò che hanno fatto 20 anni fa. Ma sono venute alla luce cose nuove e pensiamo che sia meglio arrampicare in stile alpino. Ci sarebbe piaciuto che la linea del 2004 fosse priva di linee fisse e di protezioni materiale lasciato in parete. Riteniamo che attualmente non sia possibile effettuare una salita in stile alpino by fair means, dato il materiale lasciato in parete. Ciò ha influito sulla nostra decisione di dirigerci a destra della linea russa.

Il vostro è stato davvero un approccio molto diverso. Allora com'è quella parete nord?
Ci sentivamo come se avessimo lasciato l'orbita terrestre. Ci siamo sentiti così lontani da tutto. Ed in realtà questo è il vero punto; nelle nostre teste lo stile alpino rappresenta il massimo, e come team siamo interessati solo a questo stile. Qualsiasi altra cosa sembra semplicemente meno autentica.

Altri hanno descritto questa salita senza mezzi termini come "visionaria" e "forse la migliore salita in stile alpino degli ultimi decenni.". Voi come la vedete?
Questa salita rappresenta un importante passo avanti per la nostra arrampicata e la nostra cordata. Siamo contentissimi della nostra esperienza sullo Jannu ed entusiasti di ciò che possiamo fare insieme in futuro.




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