Seb Berthe ad Annot sale Le Voyage flash

Ad Annot in Francia Seb Berthe è riuscito in un'impressionante salita in stile flash di Le Voyage (8b+/E10), la via di 40 metri liberata nel 2017 da James Peason e considerata una delle vie trad più difficili della Francia. La via è rimasta in ombra fino al 2021 quando Barbara Zangerl, Jacopo Larcher e Siebe Vanhee hanno effettuato le prime ripetizioni. Da allora, altri che hanno seguito le loro orme includono Symon Welfringer, Jonas Schild, Steve McClure e, proprio in questi ultimi giorni, Ignacio Mulero, Robbie Phillips e Mathieu Miquel.

Dopo aver effettuato solo la seconda salita della Heart Route su El Capitan nel 2016, tre anni più tardi Berthe ha catturato le luci della ribalta con la sua salita di The Nose su El Capitan. Da allora non si è più fermato e, pur con la sua discutibile scelta di leggings, ha salito in modo indiscutibilmente veloce alcune delle vie lunghe più difficili in circolazione. Spiccano la Trilogia delle Alpi nel 2020, Fly (8c, 550m) su Staldenfluh nella Lauterbrunnental in Svizzera e Arco Iris (8c+, 200m) a Montserrat in Spagna. Inutile dire che la ripetizione di Le Voyage è la salita più veloce fino ad oggi e, dopo la salita in stile flash di The Path a Lake Louise in Canada da parte di Alexander Megos nel 2016, una delle salite flash più difficili di tutti i tempi.

Seb, congratulazioni! Le Voyage flash! Che livello! Ma quando hai pensato di salire questa via in questo stile?
Beh, ho pensato di salirla dopo aver letto che James aveva fatto la prima salita nel 2017. La via sembrava fantastica, così come la roccia. Poi quando ho visto il video di Jacopo, Siebe e Babsi ho cominciato a pensare che fare un tentativo ground-up, ovvero dal basso e mai con la corda dall'alto, sarebbe stata una bella sfida. E da quel momento in poi, ho continuato a pensare che avrei potuto anche provarla in stile flash.

Quindi?
Era da tanto che desideravo visitare Annot e quando Robbie Phillips mi disse che voleva provare la via questa primavera, ho capito che poteva essere una buona occasione. Il mio piano era di andare lì con lui, osservarlo mentre saliva la via, e imparare il più possibile prima di fare un tentativo flash.

Per quanto tempo hai studiato la via?
Sono stato ad Annot per due giorni all'inizio di questa settimana. Un'intera giornata è stata trascorsa a guardare Robbie e Mathieu Miquel lavorare la via e ovviamente ho cercato di imparare al massimo tutto il possibile: i movimenti, le protezioni, i riposi, ho guardato le foto, studiato i video... tutto ciò che si possa immaginare. Ho quasi deciso di provarla quel giorno, ma mi sono detto di essere paziente. Il giorno successivo sono tornato ed è arrivato il momento giusto.

Quindi quanto ne sapevi della via?
Prima di iniziare il tentativo sapevo praticamente tutto della via. Anzi, quasi tutto direi. Conoscevo tutte le protezioni, avevo organizzato sull'imbrago tutte le protezioni sul lato giusto e nell'ordine giusto, riuscivo a visualizzare tutte le sequenze, movimento per movimento. L'unica cosa che non sapevo era quale metodo volevo utilizzare al passo chiave: ci sono diversi modi di farlo, e prima di partire non avevo ancora deciso. Quindi sapevo che avrei dovuto fare delle scelte difficili durante la mia salita!

Evidentemente è proprio quello che hai fatto!
Sì. Durante la salita non c'è stato molto rumore, nessuno ha parlato più diu tanto. Robbie non ha detto molto, nemmeno Mathieu che mi stava assicurando. Avevo chiesto a loro di dirmi se commettevo degli errori, così forse avrei cambiato la beta, ma in realtà non hanno detto molto, a parte nell'ultima parte. La via finisce su per una fessura che non è poi così difficile, forse solo 7a, ma l'arrampicata è decisamente un po' insidiosa e Robbie che era sulla corda fissa a filmarmi mi ha spiegato come fare.

È stata una battaglia?
La salita è filata abbastanza liscia direi. In realtà non è iniziata bene perché sono caduto sul secondo 7a di riscaldamento. E poi quando ero sulla via, sono scivolato da uno dei movimenti in partenza e sono quasi caduto, ma sono riuscito a rimanere attaccato. La prima sezione è una fessura di 7a circa e non sono riuscito a scalare per niente bene, ero teso e nervoso. Ma poi arrivi a una buona cengia dove puoi riposare e ritrovare il focus, ed è proprio quello che ho fatto prima di iniziare la sezione difficile. Qui ho scalato bene, veloce, senza esitazioni. Ho trovato un buon "flow", sentivo anche di avere un buon margine di forza, non ero mai veramente al mio limite. In più, sono riuscito a rimanere molto concentrato, anche mentre piazzavo tutte le protezioni.

Quanto ci è voluto?
Ah non lo so. Forse 40 minuti? Ho usato tutti i riposi e mi sono preso il mio tempo, ma nelle sezioni dure penso di essere salito abbastanza velocemente.

Per curiosità, ha salito altre vie difficili in questo stile?
La mia salita flash più difficile è stata Mind Control (8c) ad Oliana e la mia a-vista più difficile è stato un 8b+ in Messico. Certo, ho salito flash alcuni tiri difficili sulle vie lunghe, anche con protezioni da mettere come su El Cap. Ma questa è la prima volta che ho studiato meticolosamente una via, che ho cercato di imparare il più possibile prima di iniziare la salita.

Avevi detto di non essere mai stato davvero al limite. A gennaio hai salito il tuo secondo 9a+, La Rambla, mentre l'anno scorso sei andato veramente vicino a ripetere la big wall più difficile al mondo, Dawn Wall su El Capitan. Evidentemente sei in grande forma!
È difficile per me dare un giudizio sul grado visto che scalavo flash e non ho molta esperienza con la scala inglese, ma ho la sensazione che la via sia abbastanza facile per l'8b+. Detto questo, sì, devo anche ammettere che al momento mi sento davvero in ottima forma. Il tempo ci dirà.

Quindi, grado a parte, come giudichi questa performance rispetto alle altre tue salite Seb?
Per me personalmente è davvero un grande risultato. Sono davvero orgoglioso della mia scalata, ma anche di tutto il lavoro che ho fatto prima di partire. E sono anche orgoglioso di aver osato fare un tentativo flash.

Con questo intendi...
Avere il coraggio di fare qualcosa non è mai facile, i grandi obiettivi possono essere molto spaventosi. Ero preoccupato e nervoso. In più le condizioni non erano molto buone, faceva caldo, ma ho osato darmi la possibilità!