Val Grande in Verticale 2022, vinta la scommessa nelle Valli di Lanzo
Venerdì pomeriggio mentre risalgo la strada semideserta che, snodandosi tra i paesi e le frazioni della Val Grande, porta a Forno Alpi Graie, ogni tanto alzo gli occhi sopra il crinale delle montagne, osservo il cielo che via via si fa sempre più grigiastro. L’auto è stracolma di roba, di gadget, premi e prodotti per i partecipanti.
….già….i partecipanti…..ogni anno è la stessa storia: ce ne saranno? Ne verranno? Il meteo nei cinque anni passati ci ha sempre graziati. Solo il sabato del primissimo raduno pioveva a dirotto. Però si vede che quella pioggia ha portato poi fortuna. Ma domani? Questa volta il meteo sarà ancora clemente? E le previsioni? Se i metereologi fanno i catastrofisti, anche se qui non piove, non verrà nessuno. E poi si sa, nel sentire comune se piove in pianura in montagna diluvia, anche se non sempre è così.
Sono a Forno, davanti allo storico Albergo Savoia, il nostro storico punto di appoggio per il raduno. Gli altri amici sono già lì, chi pronto a scaricare, chi a montare i gazebo, chi le bandiere e gli striscioni. Quest’anno siamo riusciti a coinvolgere molti giovani, anche della valle. Questa cosa è molto bella, si prestano con genuino entusiasmo, senza secondi fini.
Immancabilmente si mette a piovere… In settimana, nonostante le previsioni, non ha fatto una goccia. Ma dura mezzora, non di più. Esce il sole, le creste e le pareti della Leitosa piano piano si illuminano, la luce del pomeriggio, calda e radente, conferisce loro un colore dorato. Forse anche quest’anno ci andrà bene e ci prodighiamo a far sapere al mondo che qui è tutto asciutto, che c’è persino il sole.
Piano piano l’area adibita al raduno prende forma, è sempre un’emozione. Il ponte, il parcheggio, le staccionate sembrano prendere vita, ammantate nei colorati striscioni, innalzati verso il cielo dalle sventolanti bandiere. Non ci resta che attendere il domani.
Sabato. Non inizia male, né come partecipanti, né come meteo ma con il proseguimento della giornata capiamo che le previsioni non eccezionali e alcuni piovaschi a ridosso della pianura non fanno salire i partecipanti dell’anno scorso. La giornata però si riprende con la prova scalata per bambini, la voglia di provare a mettere le scarpette porta i partecipanti a sfidare anche il meteo avverso. Siamo molto contenti perché tutto si svolge nel migliore dei modi, con una ottima partecipazione. Così come anche il semplice ma bellissimo incontro preserale con l’ospite di quest’anno: Leonardo Gheza. Al di là dei gradi e delle imprese, è un giovane davvero molto simpatico, semplice e alla mano, disponibilissimo. L’incontro diventa un racconto di vita vissuta nei lunghi mesi passati in spedizione, un modo diretto e famigliare di narrare, tanto da coinvolgere il pubblico anche non di scalatori. Davvero un bel momento apprezzato da tutti. Ci siamo meritati la consueta e ottima cena da Cesarin, lo storico locale dove già Gian Piero Motti e Gian Carlo Grassi amavano fermarsi al ritorno dalle loro scalate in valle.
Di nuovo il meteo ci tiene con il fiato sospeso, oggi chi ha osato ha scalato ma stasera sul campanile di Chialamberto c’è lo spettacolo di danza scalata dell’associazione Evoluzionaria Vertical Dance. Il tempo “deve” tenere! Si vede che a volte gli scongiuri valgono e lo spettacolo si svolge in tutta tranquillità. Sotto gli occhi di un nutrito pubblico (circa 300 persone stimate) le ombre dei danzatori acrobatici creano fantastiche figure roteanti e avvinghiate all’antico campanile.
E così finisce il sabato. Per la domenica il meteo sembra decisamente migliore e difatti molta gente sale, presto le falesie si riempiono di scalatori e gli scudi di gneiss di Sea vedono salire sulla propria schiena molte cordate. Gli stand di La Sportiva e CAMP vengono presi d’assalto, le scarpette, i caschetti e gli imbrachi in prova suscitano l’interesse di molti arrampicatori.
Oggi tutto fila alla perfezione, in fondo basta un po’ di sole, mica ci vuole poi chissà cosa! Di nuovo i bambini accorrono a provare l’ebbrezza della scalata, così come gli adulti iscrittisi alla prova dedicata ai neofiti. L’elenco si allunga e arriviamo a quasi 300 iscritti ufficiali, più tanti curiosi. L’unica nota di amarezza è vedere a volte scalatori, anche di lungo corso, gironzolare al raduno senza iscriversi. L’iscrizione, oltre ad essere un mezzo per sostenere le chiodature e richiodature, visto che poi tutti su quelle vie ci scaliamo, è anche semplicemente un modo per dare un segnale, per far vedere che si è lì, che ciò in cui si crede è importante.
L’iscrizione è un numero, eppure i numeri sono molto importanti nella nostra società, tutto si basa su di essi. Mi ha fatto piacere che uno dei premi più belli, una bella corda da 80m offerta dal negozio MountainSicks, sia andato ad un iscritto dell’ultimo minuto. A estrazione già in corso è venuto a chiedermi la maglietta, la voleva a tutti i costi. Non ha nemmeno voluto il pacco raduno ma ho insistito per dargli almeno il biglietto per la lotteria. E alla fine ha vinto la corda, alla faccia di tutti quelli che hanno snobbato l’iscrizione!
E ora? Non ci resta che attendere il Raduno 2023! E fare i ringraziamenti. Per la disponibilità e il grande aiuto vorrei ringraziare tutti i giovani che hanno supportato l’organizzazione. Andrea Berardo, Umberto “Turbo” Brero, Alessio Ippoliti, Stefano Merlatti (il meno giovane….ma tra i più attivi!), Simone Olivetti, Emanuele Orsi, Luigi Sibille, Emilio Sibille, Federico Taranzano, Vanessa Cimolin. E anche i meno giovani, i coniugi Paolo e Donatella Schina. Sperando di non aver scordato nessuno.
Ringrazio inoltre gli istruttori della Scuola di Alpinismo Giovanile Lavesi, della gloriosa Scuola Nazionale di Alpinismo Gervasutti, della Scuola di Alpinismo Ribaldone, della Scuola di Alpinismo Grosso, della Scuola di Escursionismo Mentigazzi di Torino, e del gruppo escursionistico del Cai Uget e Cai Lanzo.
E poi Stefano Dalla Gasperina per Camp, Umbro Tessiore e sua figlia per La Sportiva, tutti gli sponsor tecnici (La Sportiva, CAMP, Ferrino, Edelrid, Grivel, Ortovox, Wild Country, Mountain Sicks e Bshop), le palestre di arrampicata Bside, Escape, Boulder Bar, Sasp, Cus Climbing, la Libreria della Montagna, i comuni e i sindaci della valle, i negozi, i ristoranti, gli alberghi e i B&B, tutto lo staff di Cesarin e del Savoia. Un grazie particolare va anche a Leo Gheza e all’associazione Evoluzionaria Vertical Dance.
Luca Enrico, C.A.A.I.
Gruppo Valli di Lanzo in Verticale