Paretina di Forno, la falesia seminascosta in Val Grande di Lanzo
La Paretina di Forno è una piccola falesia a pochi minuti dall’abitato di Forno Alpi Graie, alla testata della Val Grande di Lanzo. Mentre per buona parte dell’anno, considerata la quota, il luogo vive una sorta di letargo, in estate la falesia si rianima e magicamente riunisce un gruppo di amici, che proprio qui 35 anni fa si sono conosciuti (M. O.)
GLI AMICI DELLA PARETINA
Questa paretina, una modesta e seminascosta struttura che solo l’occhio attento può vedere percorrendo dopo Forno Alpi Graie il sentiero che conduce al rifugio Daviso (ora fatto strada nella prima parte dopo le alluvioni degli anni 90), venne scoperta da un gruppo di amici a metà degli anni ’80.
Tutto nacque dalla necessità di avere, dopo l’apertura di Aqualung sullo Specchio di Iside nel Vallone di Sea e un lungo soggiorno a Chamonix per ripetere alcune delle vie moderne sul Monte Bianco di Michel Piola & company, una struttura comoda, dall’accesso facile, che riproponesse quello stile di arrampicata tanto amato o odiato dai climbers.
Si perché la "Paretina" di Forno è il regno incontrastato della placca tecnica, quasi verticale, che richiede senso del movimento, grande capacità di lettura della roccia, sensibilità di piede e forza nelle dita. Quest’insieme o lo ami o lo odi. La via di mezzo non esiste. Se non ci si mette in gioco non rimane che guardare altri salire, magari meno dotati di forza e resistenza ma con grande capacità di movimento e di tecnica. La roccia levigata, alternata a muri a tacche e fessure per lo più svasate non lasciano ancor oggi respiro a chi scala qui alla "Paretina".
Con questi presupposti, a partire dall’agosto del 1985 e in pochi mesi, grazie al lavoro degli “amici della Paretina”, nacquero una decina di vie con difficoltà sino al 7b, ma con nessun tiro al di sotto del 6a.
Spiccava su tutte Camel by Camel che percorre il muro leggermente strapiombante a tacche e su cristalli a destra del grande diedro liberata niente meno che da Marco Bernardi e gradata 7a+ e solo parecchi anni dopo portata a 7b.
La paretina in quegli anni divenne il luogo di ritrovo di tutti noi; si scalava e si stava insieme. Si migliorava. Iniziarono nell’anno successivo i primi timidi tentativi anche sugli strapiombi a destra di Camel. Una bella sfida. Uno, due, tre progetti qualche bella realizzazione poi…. Poi pian piano il gruppo di amici iniziò a lasciare la "Paretina"; alcuni lasciarono anche l’arrampicata, altri individuarono nuovi terreni di gioco.
La "Paretina" fu dimenticata e per vent’anni cadde completamente nell’oblio sino a quando, e questa è storia recente, venne ripresa prima dal local Marco Blatto con il ripristino di alcuni itinerari storici e successivamente da Diego Re, vero artefice della nuova veste attuale della Paretina.
Un minuzioso lavoro di disgaggio e di pulizia da parte di Diego ha restituito a oggi una struttura con quasi 40 tiri con difficoltà dal 6a al 7b.
E gli amici? Poco per volta dopo quasi trent’anni anche il gruppo storico di amici è ritornato a scalare alla Paretina con un po’ di nostalgia ma ancora con tanta passione e voglia di scalare su questo fantastico muro di gneiss-granitoide della Val Grande di Lanzo.
Gli amici della paretina
SCHEDA: la falesia Paretina di Forno, Val Grande di Lanzo